Dal 2 al 5 novembre torna C2C, il Festival musicale indoor più grande d’Italia. Qual è il tema di quest’anno? Chi suona? E dove? Rispondiamo a queste e ad altre domande nella nostra guida all’edizione 2023. Guida a cura di Edoardo D’Amato.
Manca ormai pochissimo a C2C 2023, Festival giunto alla sua ventunesima edizione e ormai appuntamento imperdibile del novembre torinese (che si conferma un mese particolarmente ricco per la città sabauda, tra Contemporary Art Week, ATP Finals e i molti altri eventi in programma). Ventuno come il numero dell’Arcano dei Tarocchi dedicato al Mondo, che è tema centrale di quest’anno, inteso come il motore di un’attività creatrice permanente.
Ed in effetti C2C è emblema di questa forza. Ormai da anni punto di riferimento dei suoni pop contemporanei più decostruiti e “avant”, anche in quest’edizione punta molto sull’incontro di suoni e culture provenienti da svariate zone del Pianeta. Saranno 36 gli artisti, di 20 nazionalità diverse, che si esibiranno tra OGR e Lingotto Fiere: delle performance previste, vanno menzionate le 15 esclusive italiane, oltre ai 10 debutti. Tradotto: sarà l’occasione per vedere per la prima volta alcuni artisti live in Italia.
Purtroppo non potremo assistere allo showcase dedicato all’etichetta palestinese BLTNM, che dalla base di Ramallah diffonde il “futurismo arabo” predicato dal produttore Al Nather e il dj Mouri insieme ai rapper Shabjdeed e Daboor. Non ci saranno per ovvi motivi. Oltre a questo, tante novità anche con riferimento ai momenti “off” del Festival, tra talks e altri incontri (alcuni dedicati a bambini e ragazzi!). Andiamo con ordine.
Il programma di C2C 2023, day by day
Molte volte succede che la maggior parte delle attenzioni vengano rivolte agli headliner, finendo con arrivare un po’ “impreparati” o peggio ancora con il perdere del tutto le altre chicche che un Festival come C2C offre. Lo scopo delle prossime righe è proprio questo: orientarsi nel ricchissimo programma dei quattro giorni oltre i tre act più conosciuti, ovvero Caroline Polacheck, King Krule e Flying Lotus. E già nel giorno inaugurale non mancano le sorprese…
Day 1 – Giovedì 2 novembre, OGR
Come ormai avviene di consueto da qualche anno a questa parte, il battesimo di C2C si terrà alla Sala Fucine delle OGR. C’è da registrare il forfait dell’ultimo minuto di Avalon Emerson (che non suonerà con il suo progetto in collaborazione con The Charm, ma ci sarà il giorno dopo a Lingotto), ma gli artisti della serata saranno comunque cinque. Un inizio soft? Mica tanto. Prendiamo i Model/Actriz, la quota più dark rock e chitarrosa di C2C (come lo erano stati i Black Midi nel 2019). Decisamente meno estremi e arditi dei colleghi londinesi, i quattro di NY – dopo un tris di EP – hanno pubblicato il disco d’esordio “Dogsbody” proprio quest’anno. Un album diretto, dove ai momenti post punk in stile Gilla Band (passati quest’anno ai TOdays) si alternano quelli più danzerecci a là LCD Soundsystem. Usciti per la True Panther, etichetta che ha pubblicato tra gli altri Slowthai e lo stesso King Krule, i Model/Actriz faranno ballare e non poco. Ascoltare pezzi come Crossing Guard e Mosquito per credere.
E a proposito di chitarre, ce n’è tante anche nelle canzoni di Rachika Nayar, ma il mood è completamente diverso. Con i Model/Actriz condivide solo la provenienza: anche lei arriva da Brooklyn. In questo caso però non c’è traccia di dance-punk: quello che sentiamo nell’opera dell’artista di origini indiane è un post-rock intriso di elettronica e ambient-pop. Tutte queste etichette per dire che con Rachika Nayar ci si perde in atmosfere oscure, dominate da chitarre lancinanti e da un senso generale di nowhere elettronico. Consigli per gli ascolti: “Gayatry” e “Tetramorph”.
Il Giovedì sarà anche il giorno della prima apparizione di Caroline Polachek, che alle OGR farà un DJ set. Una sorta di momento preparatorio in attesa del live del giorno dopo a Lingotto? Lo scopriremo. Nel programma del Day 1 c’è poi anche Spiritual Sauna, club night di Virginia W Ricci e Luca Giudici (aka Giad/Rapala 700): cosa c’è di meglio che abbandonare corpo e mente e rilassarsi con una bella dose di suoni sperimentali per poi andare a nanna? Ad aprire la serata invece ci penserà Reptilian Expo, selezionato e produttore poliedrico, con i suoi groove incalzanti e fuori dagli schemi.
Day 2 – Venerdì 3 Novembre, Lingotto Fiere
Indubbiamente i riflettori saranno tutti puntati su Caroline Polachek. Incensata da pubblico e critica (tranne in alcuni articoli un po’ ingenerosi), arriva a C2C 2023 con un hype enorme. Probabilmente è lei l’emblema più riconoscibile di quell’avant pop, ormai la vera keyword principale quando si parla del Festival organizzato dall’associazione Xplosiva. Aggiungiamoci che quello della Polachek sarà un debutto italiano, in esclusiva assoluta, e abbiamo tutti gli ingredienti del concerto più atteso. MA, proviamo a volgere lo sguardo altrove, perchè venerdì nei padiglioni di Lingotto Fiere c’è davvero tantissima musica da scoprire.
Abbiamo già potuto toccare con mano ad esempio quanto sia talentuosa Marina Herlop. Al Nextones dello scorso anno aveva presentato per la prima volta in Italia il suo ultimo disco “Pripyat” (uscito su PAN, etichetta che è una garanzia di altissima qualità), mentre proprio in queste ore uscirà il nuovo lavoro “Neekuja”. Perciò assisteremo nuovamente a qualcosa presentato quasi in anteprima (sebbene alcune tracce facessero già parte nella scaletta dei live di questi mesi). Di Herlop stupiscono le sue straordinarie doti vocali, allungate in direzioni infinite, e come queste si sposino bene con il piano (l’altra grande passione dell’artista) e le produzioni fatte al computer. “miu” e “Karada” possono introdurre bene al suo mondo onirico.
Lucrecia Dalt, pur essendo colombiana, non aveva mai omaggiato pienamente le sonorità latine. I suoi precedenti dischi l’hanno posizionata come un punto di riferimento della musica d’avanguardia internazionale. Ma è con quest’ultimo “¡Ay!” che è riuscita davvero ad unire la musica sperimentale più rigorosa con le cose che ascoltava da bambina. Un cocktail sonoro ammaliante, dove la musica elettronica si mixa con il tango, il flamenco (sembra di sentire la prima Rosalia) e il bolero. Le atmosfere sono molto malinconiche, quasi decadenti. “Atemporal” e “Bochinche” sono musica latina 2.0.
Tra le esclusive e debutti italiani, è molto interessante quello di Hagop Tchaparian. Pur avendo lavorato per 20 anni (prima come parte della rock band Symposium e poi come tour manager di Four Tet e Hot Chip), il producer armeno ha pubblicato il suo album d’esordio solo nel 2022. “Bolts” è un disco dove c’è tutta la vita di Tchaparian: è pieno di registrazioni fatte in giro per il mondo che evocano rumori quotidiani, così come la storia della sua famiglia. Se c’è un momento in cui tutte le cose prendono una forma magnifica è “Right To Riot”, dove la comparsa di una zurna potentissima alimenta una fotta techno notevole. Stesso discorso per “GL”. Potenzialmente una mina.
Togliamo pure il “potenzialmente” quando parliamo invece degli Space Afrika. Già passati dall’edizione 2021, il duo di Manchester continua nella propria ricerca della musica elettronica decostruita. Il loro ultimo lavoro, “Honest Labour”, prosegue in questa direzione. Sembra di sentire un Tricky quasi irriconoscibile sotto un tappeto sonoro fatto di drones eterei, beat industrial e archi meravigliosi (bellissima “B£E” con Blackhaine al microfono). L’oscurità di Lingotto è una cornice che li sa esaltare.
Di tutt’altra pasta gli Overmono, ovvero i fratelli Ed e Tom Rusell. Per il loro esordio “Good Lies” hanno mantenuto in parte la techno e i breakbeats con cui sono cresciuti, ma ai loro riferimenti hanno aggiunto melodie pop che rendono il tutto più accessibile ad una platea di pubblico più ampia. Il risultato è divisivo, perchè se da un lato le canzoni ci sono eccome (“Is U” e la stessa title track si preannunciano inni da club), dall’altro nell’insieme l’album sembra voler vincere “troppo facile”. Per avere un quadro più chiaro, vanno ovviamente visti live.
Atro nome riconoscibiissimo proveniente dalla scuola UK sono i criptici Two Shell, usciti di recente con il nuovo EP “lil spirits”. Spesso accostati ai colleghi della PC Music, in realtà sono ottimi compagni da pista da ballo quanto qualsiasi altro gruppo britannico che riempie i festival (e a cui vengono spesso paragonati). Gli inifiniti mutamenti di forma, presenti nei lavori in studio del duo, si rivelano anche nei loro set dal vivo: sono semplicemente imprevedibili. Chi c’era a C2C 2022 sa.
Ulteriore esclusiva italiana è Evian Christ, già passato dalle parti di Lingotto nel 2016. Consolidatosi in questi anni come uno degi architetti sonori fra i più quotati (tanto da aver collaborato anche con Kanye West), il suo disco di debutto è però arrivato solo quest’anno. Si intitola “Revanchist” (uscito su Warp) e dentro c’è tutto il percorso del producer di Liverpool, a partire dall’amore per la trance, declinato in modi poco convenzionali. “On Embers” e “Nobody Else” sono tracce emblematiche.
Tornando nuovamente oltreoceano ecco un peso massimo del dancefloor, ovvero Tiga. Si, proprio quello di “You Gonna Want Me” e “Pleasure From The Bass”. Sono lontani i tempi di “Sexor”, ma il dj e produttore canadese continua a infiammare i club di mezzo mondo con il suo sapiente mix di dance ed eletro-pop. E spostandosi invece negli USA, e più precisamente a Miami, ecco Nick León, salito alla ribalta per le produzioni presenti in Motomami di Rosalia. Nel suo ultimo “Xtasis” c’è tanta techno massiccia e suoni da club latino.
E poi ci sarà anche Avalon Emerson, senza i the Charm (a causa di problemi di salute della chitarrista Hunter Lombard). Figura chiave del crossover underground/overground, è nota per i suoi dj set dinamici, che spaziano in tutte le epoche e i generi della musica dance. Secondo Resident Advisor, la sua “The Frontier”è una delle 10 migliori tracce del decennio.
Ad aprire e chiudere la serata, nel main e nello Stone Island stage, due torinesi: Matteo Martino e Stenny.
Day 3 – Sabato 4 Novembre, Lingotto Fiere
Dopo Caroline Polachek, l’attenzione il sabato sera è rivolta ai concerti di Flying Lotus e King Krule. Dell’artista californiano rimane indimenticabile lo show audiovisivo presentato nell’edizione 2012 del Festival. Un ritorno più che gradito per l’alchimista del groove. Sarà invece un battesimo per il cantautore londinese, che porterà a C2C le sue storie di vita vissuta, raccontate su basi che svariano con disinvoltura dal post punk al jazz.
Personalità da vendere per entrambi, come anche per Yves Tumor. Un talento irrequieto, che ha iniziato la sua carriera con l’elettronica più decostruita (nell’edizione 2017 presentò il suo esordio “Serpent Music” incatenato in mezzo al pubblico, mentre si dimenava governato da una misteriosa figura mascherata dietro di lui), per poi approdare ad una sintesi ricchissima dove il soul incontra il glam e l’r&b il post punk. Tutto in un modo straordinariamente equilibrato. A volte sembra di sentire Prince, altre addirittura a tratti Lenny Kravitz. In realtà, è semplicemente Sean Bowie aka Yves Tumor. L’ultimo disco “Praise A Lord Who Chews But Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds)” è una bomba.
E, a proposito di carisma strasbordante, che dire di Moodymann? Presenza fissa al Jazz:Re:Found, ora arriva al C2C con il suo stile riconoscibilissimo. La black music, il funk, il soul e il jazz, che incontrano la techno e la house: è questa la formula di Kenny Dixon Jr, ormai giunto a 20 anni di attività. Le tracce “Do wrong” e “Let me in” dall’ultima fatica “Taken Away” rendono bene l’idea.
Nella line up del main stage c’è anche Slauson Malone 1, artista multidisciplinare che di recente ha aperto i live del tour di King Krule. Cresciuto in una famiglia di jazzisti (suo padre è Wynton Marsalis, famoso trombettista di New Orleans), dopo un paio di album caratterizzati da un hip hop a tinte fortemente dark, per il suo primo disco con l’1 davanti (prima era semplicemente Slauson Malone) c’è si il rap, ma anche tanta dub e psichedelia. Consigli per gli ascolti: “The Weather” e “New Joy”.
Nello Stone Island Stage invece, per tutta la sera e fino a notte inoltrata, si festeggerà il 15esimo compleanno della PAN, etichetta d’avanguardia divisa tra Berlino e Atene. Fondata nel 2008 da Bill Kouligas (che prenderà parte alla festa), è diventata in questi anni una delle più importanti label al mondo. Non a caso su PAN sono usciti nomi di primissimo piano del clubbing più estremo, tra cui Arca e Amnesia Scanner. Dalle 20.45 alle 4 si alterneranno sul palco Honour, Sangre Nueva (ovvero Florentino, DJ Python & Kelman Duran), Bambii, Crystallmess, il già citato Bill Kouligas e Tzusing.
Day 4 – Domenica 5 Novembre, OGR
Domenica si festeggia un altro compleanno, ovvero quello della Gang Of Ducks, etichetta e crew torinese che compie 10 anni. Dal 2013, il collettivo si è posto come obiettivo quello di ristabilire una connessione tra la musica e le altre arti. E i set? Incatalogabili: sono un viaggio oltre il dancefloor. Alla festa della Gang parteciperanno Azu Tiwaline & Cinna Peyghamy, Francesca Hearth & Regno Maggiore, Upsammy & Jonathan Castro. Ad accompagnare le esibizioni i contenuti visivi e audio di Exposed. Torino Foto Festival.
Gli altri appuntamenti di C2C 2023
Il programma di C2C Festival si completa con C2C Talks, che animerà le ore diurne di sabato 4 novembre. Il palinsesto di incontri, curato in collaborazione con la rivista Resident Advisor, si terrà al Teatro Regio. Rappresenterà l’occasione per gli addetti ai lavori di interrogarsi sul futuro della musica contemporanea. Altra nuova location è Combo, l’ostello di nuova generazione sito a Porta Palazzo in una vecchia caserma dei pompieri attualmente ristrutturata: sarà l’headquarter del festival e anche teatro di diversi eventi.
C’è poi C2C Kids, nuova proposta culturale e didattica per promuovere le nuove istanze artistiche e creative contemporanee e di favorire la formazione con il coinvolgimento attivo delle future generazioni di fruitori musicali. Si è sviluppata in una prima fase di laboratori didattici guidati da Almare e SØVN (che suoneranno in apertura del main stage sabato 4 novembre), che ha visto coinvolte due classi dell’Istituto Comprensivo A. Peyron – Re Umberto I di Torino. Ecco gli appuntamenti da segnare: mercoledì 1 novembre alle Ogr Torino set musicali dedicati ai bambini e ragazzi con ospiti come dj Python, Stefania Vos e Sara Berts; giovedì 9 novembre la chiusura del progetto con il laboratorio gratuito aperto a tutte le età alla Fabbrica delle E, sede del gruppo Abele.
Confermata infine la collaborazione con la Pinacoteca Agnelli che fa accedere a prezzo ridotto alla sua Pista 500 durante i giorni del festival.
Per maggiori informazioni su artisti, programma e location, vai sul sito ufficiale di C2C.