The Witches Seed: alla scoperta dell’Opera prodotta da Tones on the Stones

Dal genio di Stewart Copeland e con la voce di Irene Grandi, arriva una spettacolare Opera «Rock» con video scenografia immersiva. Una storia di streghe e persecuzioni, piani diabolici e illusioni. L’Opera nasce da un’idea di Maddalena Calderoni ed è frutto della collaborazione e creatività di grandi artisti, in primis l’ex batterista dei Police noto al pubblico più attento alla sperimentazione anche per le sue colonne sonore. Quattro gli appuntamenti da segnare in calendario: 25 maggio al Teatro Alfieri di Asti, 31 maggio e 1 giugno all’Arcimboldi di Milano e 13 luglio nella cava di Tones Teatro Natura in Val d’Ossola. 


Andiamo alla scoperta di un progetto operistico atipico quanto affascinante. Partendo dalla trame e arrivando alle personalità artistiche coinvolte.

Di cosa parla l’opera? 

In un momento di crisi economica, sociale e politico-spirituale dovuta alla pestilenza e al diffondersi di nuove fedi ed eresie, tre donne vengono accusate di stregoneria, soffrendo persecuzioni e tribolazioni fino a un’inaspettata resa dei conti, mentre sono avvolte dalle fiamme.

Ci raccontano la loro battaglia contro la chiesa più oscurantista dell’Inquisizione, per conservare e proteggere le loro conoscenze, i loro rituali e le proprie professioni. Al contrario, attraverso gli occhi dell’Inquisizione emergono distorte visioni di sabba e di riti orgiastici che per colpa delle protagoniste impossessano il popolo.

Una vicenda continuamente sul filo della tensione, che gioca tra realtà e visioni distorte e corrotte, tra personaggi realmente esistiti e altri di fantasia. Paganesimo, magie e abbandono orgiastico minacciano i rituali, la conoscenza e il potere delle istituzioni religiose lontane dalle persone.

Le protagoniste Isabetta, Nele, Manzinetta e Teresa hanno a disposizione strumenti potenti, ma saranno sufficienti a salvare le loro vite? Sappiamo che nei secoli milioni di donne nella sola Europa hanno subito atroci torture e sono finite al rogo o al patibolo…

Chi ha lavorato all’opera? 

Autore della partitura orchestrale Stewart Copeland.
Polistrumentista, compositore, fondatore e batterista di una band iconica come i Police, Copeland vanta 60 milioni di dischi venduti nell’arco della sua carriera, 6 Grammy Awards e ha scritto le colonne sonore di film indimenticabili come Rusty il selvaggio di Francis Ford Coppola, Wall Street e Talk Radio di Oliver Stone e Piovono Pietre di Ken Loach.

Alla creazione sonora dell’artista americano si aggiungono alcune canzoni composte da un altro nome di punta del pop-rock degli ultimi decenni, la cantautrice Chrissie Hynde, leader dei Pretenders.
Le canzoni di Hynde irrompono nella partitura come elemento di rottura nell’orchestrazione contemporanea. Il ruolo da protagonista dell’opera è affidato a Irene Grandi, artista eclettica dal timbro inconfondibile, tra le più amate del pop-rock italiano, con oltre 25 anni di carriera alle spalle e collaborazioni con artisti come Pino Daniele, Jovanotti, Vasco Rossi.

Artefice del libretto è invece il drammaturgo britannico/irlandese Jonathan Moore, nome ben noto alle più prestigiose istituzioni teatrali internazionali e autore per la BBC, che vanta collaborazioni con compositori del calibro di Michael Nyman, Ludovico Einaudi e lo stesso Copeland. In occasione della ripresa del 2024, a Jonathan Moore è stata affidata anche la regia, in collaborazione con l’eclettica coreografa e danzatrice Valentina Versino, artista dallo stile unico nato dall’incontro con grandi Maestri delle Arti performative, a cominciare da Pina Bausch e David Zambrano. E poi Marina Abramovich, Simone Forti, Andrew Harwood.

A dirigere l’Orchestra Filarmonica Italiana sarà Troy Miller, polistrumentista, compositore, e produttore; un talento raro la cui abilità artistica trascende i confini del genere. Ha lavorato con Amy Winehouse, Adele, Chaka Khan, Macy Gray, Branford Marsalis, Kyle Eastwood, Gloria Gaynor, Grace Jones, Sister Sledge, Q‑Tip, Donna Summer. Ha prodotto Jamie Cullum (Island Records), Laura Mvula (Sony), Gregory Porter (Blue Note) e Rag n Bone Man mentre i suoi ruoli da direttore lo hanno portato alla London Symphony Orchestra, alla Philharmonia e alle orchestre della BBC Concert.

Le video scenografie che trasformeranno il Teatro Arcimboldi e il Teatro Alfieri, sono firmate dalla concept&visual artist di fama internazionale Edvige Faini, che da anni collabora con i più prestigiosi studi di produzione hollywoodiani (ha lavorato su film come Il pianeta delle scimmie, Pirati dei Caraibi, 300 e Sin City, per citarne soltanto alcuni) e con le più rinomate game house mondiali (da concept artist ha sviluppato video giochi cult Assassin’s Creed Unity e Final Fantasy XV).

La realizzazione delle scenografie di palco è affidata a Lia Fabbrini, mentre i preziosi costumi sono firmati da Sartoria Klemann. Le luci sono firmate da Emiliano Pascucci.

The Witches Seed: dai teatri alla cava 

Una storia di streghe, persecuzioni, illusioni e piani diabolici ambientata nel passato per raccontare anche il nostro presente. L’opera arriva dapprima in teatro per poi ritrovare la sua casa-madre nella cava di Teatro Natura in Val d’Ossola.

Quattro appuntamenti da non perdere tra Piemonte e Lombardia:


25 maggioTEATRO ALFIERI, ASTI

31 maggio e 1 giugnoTEATRO ARCIMBOLDI, MILANO

13 luglioTONES TEATRO NATURA
Oira di Crevoladossola (VB)

 

La prima ad Asti in versione musical 

Il 25 maggio alle 21 partirà dal Teatro Alfieri di Asti il tour di The Witches Seed, la spettacolare e immersiva opera rock firmata da Copeland e con Irene Grandi nel ruolo di protagonista. In questa data l’opera verrà eseguita eccezionalmente in forma di musical. 

Biglietti: 50 euro platea, barcacce (45 euro ridotto*), palchi, 38 euro loggione (35 euro ridotto*) + diritti di prevendita
* Abbonati Stagione, over 65, under 25
Prevendite presso la cassa del Teatro Alfieri, aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 17, e online su www.bigliettoveloce.it
Info e prenotazioni 0141.399057-399040