Questa sera alle OGR di Torino inizia l’edizione numero 17 di Club To Club. A dare il via al Festival ecco le rime infuocate di Slowthai, che presenterà il suo disco d’esordio Nothing Great About Britain.
Northampton, 23 giugno 2016: anche nel distretto metropolitano delle Midlands orientali si vota per il referendum sulla permanenza del Regno Unito all’UE. In una città (e più in generale in una Regione) dove il Leave stravincerà, c’è un ragazzo di 20 anni che invece va controcorrente e vota Remain. Lui si chiama Tyron Kaymone Frampton, ma già da qualche mese si fa notare con il suo aka Slowthai (da bambino aveva un disturbo del linguaggio, per cui parlava lentamente). E’ arrabbiato: vive nelle case popolari, è cresciuto senza padre e in generale la situazione sociale intorno a lui sta andando a rotoli. Insomma, terreno fertile per un artista. Dopo un paio di EP, quest’anno ha pubblicato il suo esordio discografico “Nothing Great About Britain”.
E il disco a livello di tematiche riflette la quotidianità di Tyron: vivere a Northampton significa fare i conti con un tessuto socio-economico ormai sgretolato (un’erosione iniziata ben prima di Brexit), in cui le persone sono costrette ad arrangiarsi, alcune a delinquere. Aggiungiamoci il quadro desolante della provincia britannica, dove le giornate sembrano non passare mai e c’è chi si dà all’alcool (lo stesso Slowthai, per sua ammissione, aveva inizato a bere già all’età di 13 anni).
Un acquerello di workglass britannica, di quella parte di Gran Bretagna dimenticata dalla politica, di quegli esclusi che hanno votato leave.
I presupposti tematici sono questi dunque, ma come suona Nothing Great About Britain? Bene, dannatamente bene. C’è un po’ di tutto: il rap di The Streets e Dizzee Rascal , il grime di Skepta (quest’ultimo ospite d’eccezione nel brano Inglorious) e l’elettronica dei Prodigy. Fa addirittura capolinea il punk-rap in pieno stile Sleaford Mods (ascoltare a tal proposito Doorman, con le basi di Mura Masa). Un mix declinato dal flow di Slowthai, che sputa un mare di parole su questo Regno Disunito con ironia, nichilismo e una genuina autenticità.
Dal vivo il risultato dovrebbe essere una fotta notevole. Ed è per questo che non vediamo l’ora di vederlo: appuntamento questa sera alle OGR di Torino, per l’apertura di Club To Club. Tutte le info sul Festival le puoi trovare qui.