Gli artwork più interessanti di giugno selezionati da Andy McFly

Tre dischi usciti questo mese e altrettante copertine da incorniciare, scelte dall’artista torinese Simona Iamonte aka Andy McFly. Rifatevi gli occhi (e le orecchie). 

MELODY’S ECHO CHAMBER – “BON VOYAGE”

Tornano dopo sei anni di assenza (ed uno spinoso problema di salute) I Melody’s Echo Chambers con un bellissimo album in stile dream pop che ha il loro sound scanzonato e psichedelico, che in poche parole è il loro marchio di fabbrica. Bon Voyage suona come un viaggio (appunto) in un altro pianeta. La cosa che più mi ha colpito è l’integrazione di sound esotici ma anche leggermente hip hop, cosa che nel primo album non c’era, ma sono riusciti comunque a rimanere fedeli al loro stile.

La copertina è un capolavoro della tatuatrice francese Silly Jane che usa la figura femminile come mezzo per esprimere situazioni e sensazioni, il tutto con uno stile unico e libero, leggero. Questo rosa sul bianco che domina la cromia, cattura subito l’attenzione mentre ciò che succede è una scena serena e pacifica di un non-luogo incantato in cui si suona e si sta in mezzo alla natura. Un pavone, degli archi ricoperti dall’edera e dai fiori, lui che sembra un elfo che intona melodie per lei che si rattoppa il cuore con ago e filo, mentre indossa quello che sembra un copricapo da pirata e che penso voglia simboleggiare l’avventura e la forza di ricominciare. Mi ha ricordato “Colazione sull’erba” di Manet: il concetto è diametralmente opposto, ma è così che io m’immagino la spensieratezza di quell’opera riportata ai giorni nostri.

GHOST BAG – “GHOST BAG & TINE FEtZ”

Nick Jongen in arte Ghost Bag, musicista e Tina Fetz, fumettista ed  illustratrice, sviluppano questo magnifico progetto di arte e musica che li porta a costruire un concept album in cui le immagini hanno un ruolo fondamentale nel racconto dell’album. I due progettano  un vinile completamente in banco/nero in cui al suo interno, si trova un fumetto, anch’esso completamente in bianco e nero che illustra una storia, la storia descritta nelle canzoni dell’album. Penso sia un progetto ambizioso, artisticamente molto lo-fi, ma molto espressivo: una mano sulla spalla ed una galassia lontana, due mondi che s’incontrano, ma che sono distanti anni luce…

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CHANCHA VIA CIRCUITO – “BIENAVENTURANZA”

Pedro Canale ossia Chancha Via Circuito è un dj, compositore e producer argentino che costruisce il suo stile attorno alla cumbia e alla musica elettronica: digital cumbia, downtempo, canti tipici sudamericani e beat afro. Quest’anno c’è stato un boom incredibile di autori sudamericani che “modernizzano” la loro cultura musicale in modo sorprendente e non mi riferisco al raggaeton piuttosto che alla bachata, parlo di tradizioni antiche e mondi lontani, strumenti integrati nel sound che probabilmente non abbiamo mai visto in vita nostra! Penso sia una delle tendenze più fresh nell’orbita dell’industria musicale pop che cerca di ingabbiare o indirizzare il talento degli artisti verso lidi già esplorati…

Tornando alla copertina, era inevitabile rappresentare l’iconografia di una cultura: la scultura iconica di un alpaca bianco guida (come se fosse uno spirito protettore) una ragazza dal profilo e dai vestiti colorati e le forme tipiche della cultura argentina attraverso le terre ancora incontaminate di mondi a noi sconosciuti e lontani. Se non fosse una copertina di un album, posso immaginarla come una fotografia di repertorio di una testata giornalistica del secolo scorso: immaginatevela in color seppia o bianco e nero! Divertente e potente.

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