Salone OFF Food Topic torna con la sua quarta edizione dal 2 maggio al 2 giugno in occasione di Exposed Torino Foto Festival, il primo festival internazionale di fotografia della città di Torino. Per chi ancora non lo conoscesse, Salone OFF Food Topic, è un format enogastronomico che coinvolge selezionate realtà del settore food & wine creando un legame con i più grandi eventi artistici e culturali organizzati a Torino.
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In questa edizione le attività coinvolte infatti proporranno ai commensali dei piatti Limited Edition ispirati alla fotografia di grandi artisti contemporanei protagonisti del Exposed Torino Foto Festival che sono riusciti a mettere a fuoco attraverso le loro opere “altri MONDI nuovi Orizzonti”. Ogni edizione di Salone OFF Food Topic vede la presenza di uno Chef Guest che ha creduto nel progetto e che ha tutte le carte in regola per essere da esempio alle nuove generazioni di ristoratori.
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Lo Chef Guest di questa IV edizione è Federico Zanasi del ristorante Condividere, 1 stella Michelin che ha realizzato una Limited Edition ispirata alla fotografia di viaggio, che dunque mette a fuoco “altri MONDI nuovi ORIZZONTI”, in senso più ampio.
“Siamo partiti dall’immaginario di viaggio di mio figlio Matteo 11 anni: lo spazio. Abbiamo selezionato quindi un’immagine di un astronauta che approda sulla Luna e da lì guarda la Terra. Il viaggio non è altro che un punto di vista. Può essere dietro l’angolo o su un altro pianeta, ma è il punto di vista da cui si guardano le cose che dà il via al viaggio. Scoperta, avventura, ricerca, talvolta è qualcosa di metaforico. Nel nostro caso un viaggio di sapori fatto di caffè, frutto della passione, cioccolato al latte.”
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Il piatto pensato dallo chef stella Michelin Federico Zanasi sarà disponibile al ristorante Condividere durante tutto il Salone OFF Food Topic dal 2 maggio al 2 giugno nel menu degustazione Gran Festival.
Questa edizione di Salone OFF Food Topic sarà, se possibile, ancora più variegata delle precedenti visto che troveremo proposte di ogni tipo, dalle specialità di carne ai panini veg, dal gelato a rivisitazioni in chiave italiana di piatti asiatici, insomma un viaggio per il mondo pur rimanendo comodi nella capitale sabauda.
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Vi presentiamo ora in ordine sparso tutte le attività coinvolte e i loro piatti limited edition dedicati ai protagonisti di Exposed Torino Foto Festival:
Oinos. Via della Rocca, 39g – Torino.
Il loro piatto si chiama Fleur e consiste in un un delizioso gazpacho arricchito da petali di riso dalle mille sfumature di colore e richiama, attraverso un elegante gioco di colori, la scena di un’immagine della Riverola scattata in un mercato di fiori in Messico. z
Brace Pura. Via Roero di Cortanze, 2 – Torino.
Eternal Beauty: carpaccio di Fassona piemontese, sale di Cipro, jus di pesche gialle e fiori di campo. Lo chef Johnny Mazzarino gioca con gli ingredienti per riportare nel piatto i colori intensi, vividi, brillanti dell’opera Eternal Beauty dell’artista fotografo Peter Lik- Via Trento Gelato & Caffè. Via Po, 40 – Torino.
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Bahar: latte di capra, riso, acqua di rose, zafferano e pistacchi. Ispirato all’artista iraniana Farnaz Damnabi che riesce a raccontare attraverso le sue immagini la routine delle donne del suo Paese evidenzionado le discriminazioni e le accentuate disparità a cui sono soggette.
Eternal Beauty: carpaccio di Fassona piemontese, sale di Cipro, jus di pesche gialle e fiori di campo. Lo chef Johnny Mazzarino gioca con gli ingredienti per riportare nel piatto i colori intensi, vividi, brillanti dell’opera Eternal Beauty dell’artista fotografo Peter Lik- Via Trento Gelato & Caffè. Via Po, 40 – Torino.
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Bahar: latte di capra, riso, acqua di rose, zafferano e pistacchi. Ispirato all’artista iraniana Farnaz Damnabi che riesce a raccontare attraverso le sue immagini la routine delle donne del suo Paese evidenzionado le discriminazioni e le accentuate disparità a cui sono soggette.
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Passaparola Bottega Contemporanea. Via Torta, 3 – Vinovo, Torino
Confine: pita con pulled lamb, babaganoush, hummus, crème fraîche, pomodori, cipolla e menta. Ispirandosi all’artista Lynsey Addario che, con i suoi lavori, raccontano le conseguenze della guerra in Afghanistan, Iraq, Sudan e Yemen focalizzando il suo obiettivo sulla situazione delle donne e dei bambini.
Confine: pita con pulled lamb, babaganoush, hummus, crème fraîche, pomodori, cipolla e menta. Ispirandosi all’artista Lynsey Addario che, con i suoi lavori, raccontano le conseguenze della guerra in Afghanistan, Iraq, Sudan e Yemen focalizzando il suo obiettivo sulla situazione delle donne e dei bambini.
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Piattini Caffè Vini. Via Corte d’Appello, 9a – Torino
Bolo Chocolate Cake: torta al cioccolato di tradizione Brasiliana con ganache al cioccolato, panna al caffè monorigine Brasile e noci di macadamia. Questo dolce vuole ricordare le meravigliose immagini di Steve McCurry e del suo progetto di From These Hands: A Journey Along The Coffee Trail. Una serie di 62 opere scattate in paesi come Brasile, Burma, Colombia ed Etiopia.
Bolo Chocolate Cake: torta al cioccolato di tradizione Brasiliana con ganache al cioccolato, panna al caffè monorigine Brasile e noci di macadamia. Questo dolce vuole ricordare le meravigliose immagini di Steve McCurry e del suo progetto di From These Hands: A Journey Along The Coffee Trail. Una serie di 62 opere scattate in paesi come Brasile, Burma, Colombia ed Etiopia.
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Ristorante Raffaello. Via Piave, 5m – Torino.
il Ramen modenese dello chef Kevin Giovanetti si ispira all’artista Pia Riverola e alla sua rappresentazione della città di Tokyo. Scompone il ramen originale giapponese fondendolo con un’idea di cucina tipicamente italiana. Il brodo viene dunque preparato con cappone e alcuni vegetali, I piemontesi tajarin 42 tuorli sostituiscono i classici noodles, la pancia di maiale viene marinata in aceto balsamico di Modena Igp e cotta a bassa temperatura per 24 ore, Il Naruto (surimi di pasta di granchio a forma di spirale) viene realizzato con lardo e mortadella di Bologna Igp.
il Ramen modenese dello chef Kevin Giovanetti si ispira all’artista Pia Riverola e alla sua rappresentazione della città di Tokyo. Scompone il ramen originale giapponese fondendolo con un’idea di cucina tipicamente italiana. Il brodo viene dunque preparato con cappone e alcuni vegetali, I piemontesi tajarin 42 tuorli sostituiscono i classici noodles, la pancia di maiale viene marinata in aceto balsamico di Modena Igp e cotta a bassa temperatura per 24 ore, Il Naruto (surimi di pasta di granchio a forma di spirale) viene realizzato con lardo e mortadella di Bologna Igp.
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Van Ver Burger. Itinerante
Yamashita: pane artigianale biologico farcito con straccetti pulled e bambù brasati e sfumati con sakè, maionese al macha e radice di daikon grattugiata e marinata con zenzero e salsa di soia. Yamashita ha fotografato ampiamente in Giappone, Cina, sud-est asiatico e India trasmettendo in modo articolato la diversità culturale e la straordinaria bellezza di questo affascinante continente.
Yamashita: pane artigianale biologico farcito con straccetti pulled e bambù brasati e sfumati con sakè, maionese al macha e radice di daikon grattugiata e marinata con zenzero e salsa di soia. Yamashita ha fotografato ampiamente in Giappone, Cina, sud-est asiatico e India trasmettendo in modo articolato la diversità culturale e la straordinaria bellezza di questo affascinante continente.
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Margherì. Via Sant’Ottavio, 51c – Corso Guglielmo Marconi, 23 – Torino.
New Generation: Un trancio dai sapori piacevolmente francesi: Rocomandour, asparagi e chutney di fichi. Si ispira a JR e al suo primo grande progetto artistico Portrait of a Generation – una serie di ritratti di teppisti suburbani in formato gigante affissi nei quartieri borghesi di Parigi. z
New Generation: Un trancio dai sapori piacevolmente francesi: Rocomandour, asparagi e chutney di fichi. Si ispira a JR e al suo primo grande progetto artistico Portrait of a Generation – una serie di ritratti di teppisti suburbani in formato gigante affissi nei quartieri borghesi di Parigi. z