Guida agli eventi teatrali di maggio a Torino

Siamo in dirittura d’arrivo: la stagione teatrale volge al termine. Ma il mese di maggio ha ancora qualche ultimo colpo in canna . Articolo di Umberto Scaramozzino.

Alcune venue ce le siamo già lasciate indietro, altre ci salutano proprio in questo maggio ugualmente ricco di contenuti. Le stagioni teatrali stanno volgendo al termine, in un’annata che ha regalato tantissime scoperte ma che ha ancora diverse serate imperdibili da regalarci. Okay, l’attenzione di maggio per Torino sarà quasi tutta per il Salone del Libro – che tra l’altro si chiuderà proprio con una serata a Teatro, al Carignano, con “Abel concerto” di Alessandro Baricco – ma sarebbe un errore mancare alcuni degli ultimi appuntamenti in sala. Per questo ci siamo noi.

Intanto, sempre al Carignano, troviamo l’ennesima prova magistrale del grande Silvio Orlando, diretto dallo spagnolo Pablo Remón. E poi anche al Gobetti e alle Fonderie Limone troviamo registi internazionali pronti a regalarci alcuni tra gli spettacoli più rilevanti dell’anno: rispettivamente Jurij Ferrini, con “Panico” di Rafael Spregelburd, e il duo Julie Tenret/Sicaire Durieux con “Dimanche“.

Lo spettacolo su cui puntiamo tutto andando all-in è “Sid” di Girolamo Lucania, al TPE Teatro Astra, insidiato da un promettentissimo “Toilet” di Gabriele Pignotta al Teatro Gioiello. Poi se volete il più puro intrattenimento di qualità allora le due migliori opzioni si trovano al Teatro Colosseo – con Edoardo Ferrario già sold out, com’è giusto che sia – e il solito, irresistibile one-man show di Arturo Brachetti, al Teatro Alfieri.

Infine, ultime scintille della meravigliosa stagione di Fertili Terreni Teatro al Cubo Teatro di Off Topic e a San Pietro in Vincoli, mentre il Cineteatro Baretti punta a chiudere col botto con il suo “Lady Grey“, tra i nostri consigli più calorosi in questa maxi-guida primaverile. Tutti gli altri consigli li trovate come sempre qui sotto, insieme alla programmazione completa dei migliori teatri di Torino.

Teatro Carignano

Il Teatro Carignano ha in serbo ancora qualche perla in questo finale di stagione. A parte l’attesissimo concerto di chiusura del Salone del Libro 2024, con Alessandro Baricco protagonista con il suo “Abel“, spicca l’ultima commedia del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, dal titolo “Ciarlatani“.

Ritroviamo in scena uno dei più amati attori del panorama nazionale, ovvero Silvio Orlando, qui protagonista di una pièce in dieci capitoli per quattro attori, che viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi, per dare vita ad una satira sul mondo del teatro e del cinema, ma anche a una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo.

Teatro Gobetti

A guardare il programma del Teatro Gobetti – vivo e vigoroso, più che mai – non si direbbe che siamo a fine stagione. Tra i quattro spettacoli del cartellone di maggio, selezioniamo per voi “Panico“, una pièce vorticosa del pluripremiato autore argentino Rafael Spregelburd, ancora una volta portato in scena dal regista Jurij Ferrini (già noto per aver diretto un altro capolavoro di Spregelburd: “Lucido”).

Il panico non è altro che la traduzione moderna del peccato dell’accidia: quello stato d’animo che si genera tra persone affannate a rincorrere una vita divisa tra due o tre lavori, e che si arrangiano come possono e cercano come pazzi – è il caso dei protagonisti – le chiavi smarrite di una fantomatica cassetta di sicurezza. Un panico ridicolo attanaglia chiunque, come se i personaggi non fossero mai presenti a se stessi e tornassero confusamente e ossessivamente sui propri passi, cercando di ricominciare da capo.

Fonderie Limone

La scelta alle Fonderie Limone è obbligata, ma l’opera suggerita non sfigura al fianco delle altre nel cartellone del Teatro Stabile di Torino. L’ensamble belga Compañía Focus & Chaliwaté, sempre pronto a stupire con il suo teatro fisico contaminato con il circo contemporaneo, ci regala “Dimanche“, uno spettacolo che tra finzione onirica e realtà fattuale dipinge un ritratto acuto dell’umanità sorpresa dalle forze incontrollabili della natura.

Una famiglia sta per trascorrere la domenica insieme, ma i muri tremano, fuori imperversano forti venti e piogge torrenziali e la tempesta è appena iniziata. Nel frattempo, tre reporter naturalisti riprendono, con la poca attrezzatura di cui dispongono, le ultime specie viventi della Terra: tre animali selvatici sull’orlo dell’estinzione. Lo spettacolo ironizza sull’ingegnosità e la testardaggine degli esseri umani che cercano di difendere le abitudini quotidiane, arrivando a estremi assurdi, nonostante il caos del collasso ecologico.

Teatro Astra

L’esito del bilancio di fine stagione sembra già segnato: il Teatro Astra ha proposto una delle stagioni più belle degli ultimi anni. Ci avviamo verso la fine in compagnia di uno dei maggiori talenti della recitazione teatrale: Alberto Boubakar Malanchino – vincitore del Premio Ubu 2023 come Migliore attore under 35 – protagonista di “Sid“, una produzione di Cubo Teatro che grazie alla regia e drammaturgia di Girolamo Lucania si è portata a casa il premio In-Box 2023.

È un racconto urbano, ma anche di frontiera, di un giovane figlio della periferia, che, per rincorrere il sogno del successo ha intrapreso la via sbagliata, quella della violenza, e ora si ritrova a fare i conti con il proprio passato. Questa è la storia di un ragazzo nordafricano in Italia o di un ragazzo italiano e basta. Di uno dei tanti ragazzi e ragazze che non sono altro che la risorsa più potente che la specie umana ha a disposizione per affrontare il necessario cambiamento radicale che l’aspetta. “Se non ci darete qualcosa da fare, distruggeremo tutto” dice Sid.

Teatro Alfieri

Dai, su. Lasciateci essere torinesi basic e dirvi che se fossimo in voi, in questo maggio essenziale del Teatro Alfieri, noi andremmo a vederci il nostro compaesano Arturo Brachetti. Torna “Solo – The Legend of Quick-Change“, il one man show del più grande trasformista al mondo che oltre ai grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, intende sorprenderci con novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser.

Brachetti apre le porte della sua casa fatta di ricordi e di fantasie, una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri. Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.

Teatro Colosseo

Lo spettacolo è sold out, ma noi ve lo segnaliamo lo stesso, anche solo per farvi rosicare: Edoardo Ferrario, fresco fresco della sua grande prova a “LOL” su Prime Video, torna a Torino col suo ultimo spettacolo, dal titolo “Performante“. In collaborazione con Torino Comedy Lounge, il Colosseo ospita il nuovo spettacolo di uno dei nomi più rilevanti nella stand up comedy italiana.

Tempi duri per i pigri e i poco mondani: non è più tollerata alcuna forma di ozio o di privacy, e oggi anche l’elettrauto sotto casa deve fare show business. Quindi manteniamo la calma e confrontiamoci con i temi che tediano le nostre pause pranzo, come crisi climatica, iper-esposizione mediatica, la necessità di sentirsi un eroe e poi la speranza che, nonostante tutto, l’intelligenza artificiale possa risolvere tutti i nostri problemi, compreso quello della sua esistenza.

Teatro Gioiello

Si chiama Teatro Gioiello mica per ridere. Questo mese, nell’edificio di via Cristoforo Colombo, troviamo uno degli spettacolo più interessanti e – si spera – sorprendenti della stagione: il gioiello di questo mese si intitola “Toilet“, una storia scritta diretta e interpretata da Gabriele Pignotta.

Il venditore Flavio Bretagna sta guidando e risponde a mille telefonate. Ha bisogno di una pausa e, distrattamente, si ferma in una piccola area di servizio. Entra nel bagno, ma al momento di uscire la porta si blocca. Da quel momento Bretagna cerca in ogni modo di uscire dal bagno di questo piccolo autogrill e per farlo interagisce al telefono con il Maresciallo dei carabinieri, con la sua segretaria e con una serie di altri inaspettati personaggi tra i quali le persone che hanno scritto gli annunci sui muri del bagno, regalando momenti di imperdibile comicità.

Teatro Erba

Teatro Erba si avvia alla chiusura di stagione così come l’aveva iniziata. Ancora una volta, il consiglio ricade sulla cosiddetta “più bella commedia di Carlo Goldoni”, ovvero “La Locandiera“. Questa versione vede protagonista Miriam Mesturino, accreditata interprete goldoniana, affiancata da Luciano Caratto e Alessandro Marrapodi.

Non dovrebbe essere necessario approfondire, ma si parla di uno dei capolavori della produzione goldoniana, andato in scena la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia il 26 dicembre 1752. Qualche centinaia di inverni dopo, ritroviamo Mirandolina, serva e padrona al tempo stesso di una locanda fiorentina, e tutti quegli irresistibili personaggi che hanno brillantemente vinto la prova del tempo: il Conte parvenu e spendaccione, il Cavaliere misogino e ingenuo, il Marchese spocchioso e Fabrizio, sinceramente innamorato.

Cubo Teatro – Off Topic

Mentre firma la produzione della serata più interessante del mese (vedere al capitolo Teatro Astra), il Cubo Teatro di Off Topic ospita “Almeno nevicasse“, di e con Francesca Sarteanesi,  uno spettacolo programmato in collaborazione con Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto Corto Circuito.

Almeno Nevicasse è un laboratorio alla ricerca della parola o della frase o della sensazione che non abbiamo fatto in tempo a fermare. Saranno incontri dove ci concederemo il lusso di pensare alle cose senza fretta ma soprattutto di ripensare alle cose. Tornarci sopra. Tornare sul luogo del delitto. Riguardarsi intorno alla ricerca del dettaglio che non avevamo considerato. Lavoreremo sulla parola, sulla frase, sulla sensazione che ci era sfuggita. Maglioni, ago e fili come kit di sopravvivenza. Abbiamo un maglione che alla fine dei giorni dovrà uscirne “cambiato”.

San Pietro in Vincoli

Questa è l’ultima occasione per godere della meravigliosa venue di San Pietro in Vincoli nell’ambito di questa stagione teatrale, a opera di Fertili Terreni Teatro. Se quest’anno non ci siete ancora stati, ma come noi amate questo posto, quale occasione migliore di questo show conclusivo: “Il rivoluzionario errante” di Tommaso Urselli. Liberamente ispirato al libro di Claudio FacchinelliLumpatius Vagabundus“, diretto da Alberto Oliva.

Nel silenzio di un paesaggio tropicale, finalmente solo, un uomo nel suo elegante completo di lino chiaro, colto nel momento di concedersi una tregua e fare i conti con se stesso: è la figura ancora pressoché sconosciuta di Nikolaj Sudzilovskij, medico e rivoluzionario, protagonista di molte battaglie, spesso donchisciottesche, intraprese in quattro continenti.

Cineteatro Baretti

Al Cineteatro Baretti arriva lo spettacolo che all’ultimo Fringe Festival di Roma si è portati a casa tutti i premi più importanti. “Lady Grey” di Will Eno – celebre drammaturgo del teatro americano, già finalista Pulitzer nel 2005 – viene qui diretto da Marco Macceri, con protagonista la giovane attrice palermitana Alice Giroldini. Questa prima collazione con il Teatro Nazionale di Genova è una di quelle occasioni che proprio non andrebbero perse.

Una donna sola sul palco sta aspettando il pubblico per iniziare quella che sembra essere una conferenza, ma ciò che avverrà è il racconto di un episodio della sua esperienza di ragazzina a scuola: la maestra ha dato un nuovo compito alla classe, mostra & dimostra. La bambina prende alla lettera il compito ma scarta giocattoli, ricordi e regali, e in questa delicata e profonda ricerca arriva a chiedersi quale sia la sua identità e dove è collocata.

Cafè Müller

Al Cafè Müller c’è “jHAsHA!“, un progetto che vede la collaborazione dell’artista Véronique Torgue, con interventi site specific negli elementi scenografici, in uno spettacolo curato da Salgari Records, etichetta che nasce a Torino alla fine del 2018, da un’idea di Davide Vizio, con una nuova missione: creare una comunità culturale allargata capace di offrire performance musicali in grado di coinvolgere producers dalla scena locale e internazionale.

Un viaggio musicale fluido e onirico, segnato da onde lunghe e profonde che si espandono nell’evocazione di divinità perdute del Mediterraneo. In un tempo sospeso, l’eco di canti mistici medievali si accorda con la musica elettronica sperimentale, tra impatti di crini e corde. Il confine, il limbo, il limes dove si incontrano e si alimentano il sacro con il profano, la speranza con la disperazione. I musicisti Natalie Lithwick, mezzosoprano, Beatrice Zanin, violoncello, Davide Vizio, elettronica, presentano in anteprima questo percorso di ricerca sonora, un incontro tra culture, tra idiomi ed epoche, tra mondi musicali apparentemente distanti.

Teatro Concordia (Venaria Reale)

Il Teatro Concordia di Venaria chiude la sua stagione con uno spettacolo di e con Andrea Pennacchi. “Mio Padre” è il monologo con cui l’attore e drammaturgo pavese racconta il suo lutto come la fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza. La sua è una ricerca nella storia di un padre partigiano, prigioniero, e della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra.

«Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente e c’è un casino da mettere a posto. E tuo papa?, che era bravo a mettere a posto, non c’è più. Così sono finiti i miei favolosi anni ’90.»

Articolo a cura di Umberto Scaramozzino