Lucio Dalla, immagini e suoni dell’artista che veniva dal mare

Lucio Dalla

L’essenziale è invisibile agli occhi: questa è la regola per godere nella maniera corretta della mostra fotografica dedicata a Lucio Dalla al Vittoriano di Roma. Fino al 2 ottobre.

di Raffaella Ceres – Un ritratto di Lucio Dalla attraverso molteplici visioni fotografiche. La mostra per immagini e suoni a cura di Ernesto Assante e dedicata all’artista che veniva dal mare, si pone l’obiettivo di offrire nuovi spunti per omaggiare un uomo poliedrico e multiforme come il cantautore bolognese. Lo spazio scelto per ospitare questo originale percorso di riscoperta dedicato a Lucio Dalla è il Vittoriano di Roma. Scelta felice se pensiamo che questo imponente museo nasce alla fine del XIX secolo proprio per illustrare i momenti ed i protagonisti degli eventi storici e culturali che portarono all’unità d’Italia. Un vero e proprio archivio della memoria dove sono custodite le suggestioni e gli eventi che hanno creato l’identità italiana. Le canzoni di Lucio Dalla hanno contribuito in maniera significativa alla creazione di un’unità di emozioni culturali e sociali italiane e la mostra cerca di catturare queste emozioni per restituirle ai visitatori attraverso immagini che sono lontane dal personaggio pubblico. Moltissimi sono i primi piani esposti che permettono di instaurare un dialogo muto che rispetti la semplicità geniale dell’autore scomparso. La mostra rimarrà aperta fino al 2 ottobre ed è parte integrante della rassegna estiva gratuita “Vittoriano, appuntamenti d’arte e musica“, che si svolge dal 1 luglio al 30 settembre presso la Terrazza Panoramica del Vittoriano: comprende concerti jazz e incontri con i protagonisti dell’arte contemporanea. Momenti magici di arte e di cultura, fortemente voluti dal direttore del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli.

Raccontare un percorso espositivo rischia, nella maggior parte dei casi, di diventare una guida soggettiva per critici improvvisati. Ci siamo così posti dalla parte della mostra immaginando cosa potesse dire se avesse anche il dono della parola oltre che dei suoni e delle immagini e, se davvero volete gustarvi questo piccolo spazio dedicato all’arte, ecco le 3 cose più 1 da non fare.

Non seguite il percorso
La mostra è sicuramente di grande valore ma la molteplicità di suggestioni che rimanda potrebbe farvi perdere il piacere di quello che state per andare a fare, per giunta gratis. Passate subito alla sala dove proiettano Senza Lucio, l’interessante e completo film documentario di Mario Sesti che ha una durata di circa 80 minuti. Fermatevi, svuotate ogni pensiero. Solo dopo iniziate a passeggiare fra le foto dedicate a Lucio Dalla. Possibilmente portatevi un vostro personale sottofondo da ascoltare rigorosamente in cuffia e la magia sarà completa perché la colonna sonora che c’è in mostra è mortificata dal vociare del visitatore improvvisato.

Fotografare le foto: ma perché?
La mostra è fotografica. Non nel senso “ venite a farvi le foto davanti alle foto”. Lasciate a casa o in tasca smartphone e macchinette. Prendetevi tutto il tempo necessario per passare da una fotografia all’altra firmate Giovanni Canitano, Guido Harari, Fabio Lovino, Carlo Massarini, Fausto Ristori e Luciano Viti. Se proprio dovete portare a casa un ricordo comprate il catalogo. Un libro è per sempre e non impallerete chi invece tenta di godere della mostra.

Critici d’arte? Anche no
Catturare un’ istante non è impresa facile. Se pensate anche voi che “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale“, considerate anche che se le foto sono lì vuol dire che qualcuno che ne capisce di più ha scelto di curare la mostra attraverso quegli scatti. Allora non osservate la foto come oggetto ma come soggetto che cerca di interagire con voi. Scrutate, spiate, perdetevi nei colori e in quello che l’immagine non grida ma sussurra.

Non tentate di ingannare il tempo
Se volete entrare nelle sale del Vittoriano solo perché c’è l’aria condizionata, fermatevi allora al primo piano (così evitate pure le scale) e potrete sempre ripassare i valori del popolo italiano descritti e resi eterni, almeno nelle intenzioni, dal complesso monumentale del Vittoriano. Un po’ di ripasso di educazione civica di questi tempi davvero non andrà sprecata. Inoltre, nessuna mostra andrebbe mai solo sfiorata di corsa: in questo caso ci sono musica, colori, immagini che aspettano di essere valorizzate da voi per non perdersi nella banalizzazione.

Stelle, oceani e stupori: tutto questo, se sarete abili, vi accoglierà fra le immagini dedicate al poeta della canzone italiana.