L’essenza dello scrittore e la sua produzione letteraria interamente raccolte nella nuova edizione Einaudi presentata al Circolo dei lettori di Torino.
Di Carla Paolo – Il 25 gennaio 2017 al Circolo dei lettori di Torino il tempo sembrava essersi fermato per circa un’ora, l’atmosfera era immobile, la sala conferenza gremita di persone che ascoltavano attente senza battere ciglio: era in corso la presentazione dell’ultima raccolta delle opere di Primo Levi, edita da Einaudi e curata con immensa attenzione da Marco Belpoliti. Partecipavano all’incontro, oltre al curatore, anche Anna Bravo, Alberto Cavaglion e Walter Barberis.
Il lavoro di ricerca per questa nuova edizione ha superato largamente le altre raccolte delle opere leviane: oltre a contenere e vantare un testo inedito, la tesi di laurea dattilografata di Levi, e la primissima edizione del 1947 di Se questo è un uomo, questa raccolta serve a rimettere ordine nell’attività letteraria dello scrittore torinese e a ristabilire una cronologia più esatta, come spiega al pubblico il professor Cavaglion.
«Un uomo alla costante ricerca di sé stesso: una ricerca così tenace e così profonda che non si arresta nemmeno dopo la sua morte»
Non si tratta, quindi, solo di unire insieme tutta la produzione di Levi, quanto di rendere omaggio all’enigmatico scrittore attraverso le sue creazioni: Omaggio a Primo Levi è il titolo di questo straordinario evento che è anche e soprattutto commemorazione dell’anniversario trentennale della sua scomparsa. Dai racconti e dagli interventi emerge quanto Levi sia stato ignorato dalla gran parte della critica del suo tempo, quanto questi trent’anni siano stati travagliati per l’eredità letteraria dello scrittore e quanto questa nuova edizione serva a riscattare la sua costante attività e la sua importanza: Levi viene descritto come un “prisma ricco di possibilità” di cui, una volta conosciute le prime sfaccettature, è poi impossibile non voler andare oltre per scoprire nella sua interezza.
Colui che però riesce a parlarne trasmettendo una smisurata passione ed un sentimento simile all’amore fraterno per lo scrittore è Marco Belpoliti, curatore della nuova edizione: racconta di un Primo Levi intellettualmente onesto, uno scrittore che non ha paura ad andare controcorrente rispetto alla tradizione letteraria della sua epoca, un uomo che si mette in discussione e che risulta essere in continua rielaborazione, che è alla costante ricerca di sé stesso, una ricerca così tenace e così profonda che non si arresta nemmeno dopo la sua morte, portando su di sé l’attenzione della critica.
Come fa notare Belpoliti, Levi, da buon chimico, aveva una predilezione per i particolari e per le minuzie, passione che si riscontra facilmente nelle sue opere e che si ritrova senza fatica nei suoi sguardi aperti sul mondo e sempre attenti, gli stessi sguardi che riescono ad andare oltre il male e a regalare una forte immagine di grande umanità. La nuova edizione di Einaudi si propone questo stesso obiettivo: seguire nei particolari la vita dello scrittore senza tralasciarne nessun aspetto per regalare ai lettori la vera e piena essenza di Primo Levi.