Ristorante Giudice: dal 1944 una certezza

Quando si è in cerca di un attimo di delicatezza immerso nel verde degli alberi non si può che rifugiarsi da Ristorante Giudice, a due passi dal centro di Torino. 


_di Giorgia Bollati

Due eleganti sale e un soffitto di legno scuro: spunta tra gli alberi che costeggiano strada Val Salice, nella bella zona collinare a pochi passi dal centro di Torino, il Ristorante Giudice, già istituzione per tante famiglie. Fino a pochi anni fa luogo di lauti pranzi con parenti, rinfreschi e festeggiamenti, il ristorante fondato nel 1944 dalla famiglia Giudice si scrolla di dosso la tradizione piemontese e si apre all’innovazione, sotto la guida degli chef Carmelo Damiano e Marco Granato e del maître Diego Bava.

Il menu proposto si arricchisce di contaminazioni gastronomiche provenienti da tutto il mondo, anche grazie alla presenza ai fornelli di alcuni nuovi e giovani membri della brigata che hanno ideato piatti come la Sarda in pasta kataifi ripiena di tapenade su crema di patate, cardamomo e limone e la Carne cruda battuta al coltello alla milanese.

Particolarmente riusciti, inoltre, il Petto d’anatra di Barbarie “Selecta” al fieno su camouflage, morbido e dolce adagiato sul cioccolato, e l’equilibrato e lussurioso Filetto di Baccalà, crema di frutto della passione e cioccolato bianco Valrhona al quale, in questa particolare cena, il sommelier Diego Bava ha audacemente abbinato la Freisa d’Asti Superiore Sori di Giul 2016 della Tenuta Santa Caterina, riuscendo a esaltare perfettamente il sapore del pesce. In abbinamento alle entrée, invece, Franciacorta Coupé pas dosé Monte Rossa e il non scontato Monferrato bianco Salidoro (Chardonnay, Sauvignon) 2016 di Tenuta Santa Caterina.

Da provare, prima di dedicarsi alle dolcezze, il delicato e cremoso Sorbetto di pera Williams e vin cotto, preparato dagli chef per rinfrescare i palati dopo il ricco menu e predisporre le papille gustative allo scenografico biscuit di cacao e arachidi con mousse al tabacco glassata e caramello salato, ai baci di dama e ai macaron al cioccolato e violetta, tutti accompagnati dai liquori del Salento Essentiae.

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Insieme al menu alla carta, tre menu degustazione da 40, 50 o 60 euro, quest’ultimo arricchito dai vini giusti. Un luogo appartato e romantico dove la cucina si dimostra esotica e avventurosa, per mantenere vivo ogni entusiasmo.

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