[REPORT] Sound and Vision: una viaggio tra note e immagini, musica e fumetto

Note di violino e il sound più cupo del rock italiano si intrecciano su immagini di universi lontani ma vicini: l’insolito trittico Dorian Gray, Blaine Reininger dei Tuxedomoon e Davide Toffolo arriva sul palco di Hiroshima Mon Amour per un live evocativo accompagnato dal live painting del fumettista pordenonese.


_di Alessia Giazzi

La relazione (e anche la celebrazione, in fondo) dei sensi di udito e vista è alla base del format di eventi Sound and Vision che vede protagonisti i Dorian Gray, band emblematica della scena alternative rock degli anni Novanta. Lo spettacolo si divide in due componenti che interagiscono e si intrecciano sul palco: se da una parte il suono è rappresentato dalla musica della band cagliaritana, dall’altra il senso della vista è affidato a illustratori e autori di graphic novel, uno diverso per ogni tappa del tour. Nomi come Davide Toffolo, Ausonia, Paolo Bacilieri e Andrea bruno si sono susseguiti nelle varie performance fino ad oggi.

Sound And Vision arriva a Hiroshima Mon Amour giovedì 22 febbraio. Insieme ai Dorian Gray troviamo proprio Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) agli inchiostri e un ospite d’eccezione sul palco insieme alla formazione cagliaritana: Blaine Reininger, co-fondatore dei Tuxedomoon, storica band del post-punk americano.

Complice un pigro giovedì sera, quella che prende vita sul palco dell’Hiroshima è una performance intima e raccolta. Il live scivola sognante incalzato dalla voce cupa di Davide Catinari in contrasto con i disegni rapidi di Davide Toffolo in cui il pennello si muove senza fatica sul foglio facendo apparire figure umanoidi e scenari distopici.

Città che si innalzano verso il cielo e indizi di mondi lontani si legano al tema del viaggio, di suoni e immagini nuove in cui inchiostro rosso e nero dialogano e si completano sotto le mani dipinte di blu di Davide Toffolo.

Sul palco Dorian Gray e Blaine Reininger conducono uno show psichedelico con una scaletta assemblata attingendo da brani della band italiana e canzoni del repertorio dei Tuxedomoon e dello stesso Reininger. La cover dark di You Spin Me Round dei Dead or Alive aggiunge un tocco di fascino alla performance.

“Don’t you wonder sometimes about sound and vision?” cantava David Bowie nel lontano 1977 e associava ai sensi di udito e vista la parola “gift”. A distanza di trent’anni i Dorian Gray dimostrano ancora una volta la potenza narrativa del suono unito alle immagini e dell’accoppiata vincente musica-illustrazione.

Clicca qui per sfogliare la gallery a cura di Franco Rodi