Verso la tecnologia e oltre: un Festival per i 160 anni del Politecnico di Torino

Tecnologia e umanità sono le due parole chiave del Festival che si terrà tra il 7 e il 10 novembre prossimi per celebrare i 160 anni del Politecnico di Torino. In programma un evento per ogni candelina e più di trecento ospiti: l’obiettivo è quello di valicare gli spazi universitari per creare un luogo d’incontro tra i cittadini e una società sempre più tecnologica, ma non per questo distante dall’umano.

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_di Valentina Borla

Dall’intelligenza artificiale all’energia rinnovabile, dai trasporti alle telecomunicazioni: questi i grandi temi al centro del Festival della tecnologia. Quelli che vedranno protagonista Torino nei giorni 7-10 novembre 2019 saranno quattro giorni di full immersion nei progetti delle grandi innovazioni che guardano a un futuro appena dietro l’angolo, già riflesso sul presente.

Il tutto senza dimenticare le radici tecnologiche dell’Italia. Anzi, si rifletterà proprio sulle tappe della continua metamorfosi tecnologica a cui è soggetta la nostra società, a partire dagli anni in cui il Politecnico di Torino muoveva i primi passi. Dalla sede centrale universitaria, gli eventi saranno dislocati su più sedi, dando luogo a un’ampia rete di collaborazioni tra i vari enti culturali, tra cui il Circolo dei Lettori, il Museo della Radio e della Televisione, il Museo del Cinema e il Polo del Novecento, solo per citarne alcuni.

Verso la tecnologia e oltre, per un Festival che si sa muovere a 360°, aprendosi anche al cinema, all’arte figurativa, alla letteratura: tra gli ospiti, infatti, leggiamo i nomi di Alessandro Baricco, Piero Angela, Michelangelo Pistoletto e dell’italianissima astronauta Samantha Cristoforetti.

Uno dei grandi temi sarà la privacy nell’epoca di Internet, in cui hackers e demoni della rete si confrontano con utenti ingenui, spesso adolescenti: uno spunto di riflessione più che mai attuale negli incontri proposti da Sandra Cortesi e Geert Lovink. Ci sarà spazio anche per dibattere sulle nuove sfide che la scienza è pronta a intraprendere riguardo al tema più caldo dell’anno, il clima, in particolar modo con l’intervento di Antonio Navarra.

Se è vero che l’innovazione è il primo passo verso il futuro, è oltremodo essenziale saper conservare il nostro passato: su questa linea, gli archivi Rai propongono un workshop dal titolo “Il futuro della memoria. Dall’analogico all’intelligenza artificiale”, che vuole essere uno spunto per dare nuova vita alle immagini partendo proprio dalle tecniche di archiviazione di contenuti.

È così che la memoria del passato guarda alla tecnologia dell’epoca digitale, a uno spazio cittadino che da reale, visibile, si fa sempre più invisibile. Grazie a questi e tanti altri appuntamenti – realizzati grazie al patrocinio del Comune di Torino- il lavoro dell’Intelligenza Artificiale non vi sembrerà più così fuori dal mondo, ma sorprendentemente a portata di mano.