Nel cuore del Piemonte, incastonata tra le vette delle Alpi, si trova la Valsesia, una valle ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Conosciuta anche come la “Valle più verde d’Italia”, la Valsesia offre un mix unico di bellezze naturali, tradizioni secolari e tesori artistici.
Chi ama la montagna non può perdersi una vacanza o una gita nella Valsesia, ai piedi della vetta del Monte Rosa. Situata nella provincia di Vercelli, non distante dalle sponde del Lago D’Orta, la valle è facilmente raggiungibile da grandi città come Milano e Torino.
Territorio ideale per trekking ed escursioni, ma a sorpresa anche per il turismo acquatico. Il Sesia è infatti un fiume particolarmente adatto per fare rafting e buttarsi in kayak e canoa. Mentre in inverno si può viaggiare fino a Scopello e Alagna Valsesia, appena sotto il Monte Rosa, per usufruire dei diversi impianti e stazioni sciistiche della zona.
La cultura e la storia non sono poi da meno, tra tutti non si può non citare il Sacro Monte di Varallo, che con i suoi oltre cinquecento anni si aggiudica il titolo del più antico sacro monte piemontese. Oltre ad essere un bene protetto dall’UNESCO. Ovviamente non mancano musei e luoghi altrettanto interessanti e curiosi, come il complesso di ecomusei dedicati alla presenza Walser, abitanti della Valsesia dal XIII secolo.
Valsesia: cosa vedere tra storia e cultura
La Valsesia ha radici antiche ed è stata profondamente influenzata dalle migrazioni e dalle occupazioni vissute nel corso dei secoli, come quello degli Sforza che ne fecero un suo dominio fino al 1700. Un’altra delle presenze più significative della valle è la già citata comunità Walser, un popolo di origine germanica che arrivò tra Piemonte e Val D’Aosta nel Medioevo.
La loro eredità è ancora visibile oggi nelle architetture tipiche, nelle tradizioni e nel dialetto locale. I villaggi Walser, con le loro caratteristiche case in legno e pietra, quadrangolari e circondate dalla “lobbia” (il grigliato in legno) sono un esempio tangibile di questo patrimonio culturale montano. Inoltre, rappresentano una delle principali attrazioni turistiche della valle.
Tutto questo si può approfondire con una visita ai due musei dedicati, ad Alagna e Rimella e alla Casa Museo Walser di Rabernardo, anch’essa frazione di Alagna. Quest’ultimo si trova in un’abitazione risalente al XVII secolo, all’interno di quello che è a tutti gli effetti un piccolo villaggio Walser rimasto quasi inalterato dal tempo. Da non perdere anche il Mulino di Mollia e la Segheria di Rassia, esempi di antica ingegneria locale.
Turismo religioso e spiritualità
Oltre alle tracce Walser, la Valsesia offre una serie di attrazioni culturali e religiose, come il famoso Sacro Monte di Varallo. Un percorso che porta i visitatori e i fedeli tra quarantaquattro cappelle finemente decorate e rese vive da ottocento statue in legno e terracotta. Progettato dal frate francescano Bernardino Caimi sul finire del XV secolo, ha visto il lavoro dello scultore Gaudenzio Ferrari e di tantissimi artisti e architetti dell’epoca. Una vera Gerusalemme tra i monti piemontesi.
Le numerose chiese e santuari sparsi per la valle testimoniano la profonda spiritualità che ha sempre caratterizzato gli abitanti di questa regione. Menzioni speciali vanno fatte alla squisitamente affrescata Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, nel comune di Riva Valdobbia e alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Varallo.
Eventi e manifestazioni da non perdere, tradizione e novità
la ricchezza culturale e storica della Valsesia si trasmette anche nelle sue antiche festività e manifestazioni, come quelle legate al gran Carnevale tra Borgosesia e Varallo. Qui si può assistere a spettacoli, sfilate di carri e cerimonie animate da costumi e dalle maschere locali nate nella seconda metà dell’Ottocento. Un’esplosione di colori, legata a doppio filo con la tradizione tessile della zona.
La Valsesia è infatti nota per la lavorazione della seta, della lana e soprattutto della canapa. In molti eventi locali è possibile vedere ancora lo splendore degli abiti tradizionali. Gli scapin (calzature di origine Walser) e il puncetto, intricato ricamo ad ago molto amato dalla Regina Margherita di Savoia e che ha un museo interamente dedicato a Fobello.
Da un po’ di anni sono invece nati festival come il Borderline Arte Festival di Varallo, che offre una rassegna di mostre e installazioni di arte contemporanea, concerti e musica live sparsi tra le vie della cittadina nel primo fine settimana di Settembre. Altrettanto interessante è l’Alpàa Festival, che si tiene sempre a Varallo ma nel periodo di Luglio.
Molto bella e particolare è anche La Notte del Re di Biss, piccolo festival di musica e incontri ispirato dalle leggende e dalla mitologia locale. Si tiene ad Agosto nel comune di Civiasco, per chi volesse approfondire in questo articolo il programma di una delle ultime edizioni.
Natura e paesaggi della “Valle più verde d’Italia”
La Valsesia è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. La valle è dominata dal Monte Rosa, la seconda cima più alta delle Alpi, che offre panorami mozzafiato e numerose opportunità per escursioni e attività all’aria aperta. I fiumi, le cascate e i laghi alpini offrono scenari suggestivi e sono l’habitat ideale per molte specie di flora e fauna.
Come accennavamo all’inizio dell’articolo, la Valsesia si presta molto bene ad attività come rafting, canoa e pesca, grazie al suo fiume, il Sesia. Quest’ultimo è infatti particolarmente indicato per gli sport outdoor per portata, intensità e bellezza, con acque fresche e cristalline proveniente direttamente dai ghiacciai di montagna.
Che si tratti di trekking, rafting o semplicemente di una passeggiata nella natura, la Valsesia offre infinite possibilità per immergersi nella bellezza incontaminata delle Alpi. Con la possibilità di scorgere stambecchi, aquile, marmotte, camosci e tanti altri animali facenti parte della fauna locale. Senza poi dimenticare gli importanti impianti sciistici di Alagna Valsesia e Scopello.
Oasi protette della Valsesia: tra stambecchi e Neanderthal
La Valsesia è anche sede del Parco Naturale dell’Alta Valsesia e dell’Alta Valle Strona. Una zona che conserva la ricca biodiversità della regione e che è nota per essere la “più alta” area protetta d’Europa. Del resto, i suoi 6511 ettari di territorio compresi tra i 900 e gli oltre 4000 metri d’altezza ne fanno indubbiamente un luogo da record.
Da questo parco nascono numerosi sentieri e itinerari, alcuni indirizzati ai più esperti e altri adatti anche a principianti e famiglie. Per chi se la sente, affrontare il percorso fino a la Capanna Regina Margherita è d’obbligo. Si tratta del più alto in Europa ed essendo stato inaugurato dalla Regina Margherita di Savoia in persona nel 1893.
Un po’ più in basso, tra le colline e i fitti boschi della Valsesia troviamo invece il Parco naturale del Monte Fenera. La regione in cui si trova questo parco è ricca di cave nate da attività carsica, come le suggestive Grotte di Ara e la “Ciota Ciara“. Proprio all’interno di quest’ultima cavità sono state rinvenute numerose tracce e resti di antichi Uomini di Neanderthal del tardo paleolitico. Non solo, anche numerosi ritrovamenti dell’età del bronzo e del ferro, fino all’epoca romana.
Valsesia: come arrivare e dove alloggiare
Raggiungere la Valsesia è semplice, grazie alla sua posizione strategica vicino alle principali arterie di comunicazione del Piemonte e della Lombardia. La valle è quindi ben collegata sia con il resto dell’Italia che con i paesi vicini, come la Svizzera.
Una volta arrivati, i visitatori possono scegliere tra una vasta gamma di alloggi, dai tradizionali alberghi di montagna ai bed & breakfast più intimi. Per chi ama la natura non mancano case vacanza e camping in aree attrezzate. Ogni tipo di alloggio offre un’esperienza unica, permettendo ai visitatori di vivere appieno l’atmosfera magica della Valsesia.
Prima di andare via raccomandiamo di provare almeno un calice di Gattinara e di Ghemme, vini DOCG molto amati e conosciuti, oltre a un assaggio di salumi e formaggi locali, in primis la toma d’alpeggio.
In conclusione, la Valsesia è una destinazione imperdibile per chi cerca un luogo dove storia, cultura e natura si fondono in un armonioso connubio, offrendo un’esperienza indimenticabile.