Le 10 maglie da calcio preferite di sempre del Baroneostu

In questo limbo storico durante il quale il calcio mondiale procede a porte chiuse, abbiamo chiesto al Baroneostuuno dei nostri punti di riferimento per quanto riguarda lo stile a Torino e non solo – di raccontarci le sue casacche del cuore. Un viaggio nello swag sul campo da pallone, tra nazionali e club, attraverso maglie diventate icone. 

10) Manchester United 1998/1998 (Umbro)
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La mia personale top ten si apre con un’icona degli anni 90’: La maglia del Manchester United della strepitosa finale di Champions League 1999 vinta in rimonta allo scadere dai Red Devils.
Ho sempre amato questo kit per via della pulizia del design , senza particolari disegni nella trama e con il colletto bianco (portato rigorosamente abbottonato da David Beckham in foto) a spezzare il color rosso fuoco , il logo è ispirato al primo emblema societario e gli sponsor dalle dimensioni ridotte aiutano a mantenere una certa eleganza britannica a questo capo sportivo.
Lo sponsor tecnico Umbro ha firmato le maglie più belle degli anni 90’, infatti il sodalizio con i Diavoli durerà per ben 10 anni dal 1992 al 2001 regalando ai collezionisti dei bellissimi pezzi da collezione.

9) Nigeria F.F. World Cup 2018 (Nike)
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La maglia dei record: Con 3 Milioni di esemplari venduti in meno di 4 ore la divisa in casa della nazionale nigeriana di calcio per la Coppa del Mondo di Russia 2018 ha stabilito un nuovo record di vendite (precedentemente appartenuto alla maglia del Manchester United del 2016) e non fatico a capirne il perché.
Nike ha creato un kit innovativo unendo tradizione ed innovazione grazie alla presenza dei disegni tradizionali nella trama ed un fit aderente perfetto per i ragazzi che amano lo streetwear, infatti questo capo venne definito dai giovani del Paese “Naija” , ovvero tutto ciò che è nuovo, bello ed in linea con la voglia di cambiamento, anche il logo è stato rivisitato dai designer che si sono ispirati all’emblema presente sulla divisa olimpica del 1996 che vinse l’oro nella disciplina calcistica.
La mia unica critica è nella scelta di applicare il numero anche frontalmente, io l’avrei lasciata pulita.

8) A.C. Milan 1998/1999 (Adidas)
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Paolo Maldini che galoppa sulla fascia sinistra con addosso una maglia rossonera dalle righe strettissime è il motivo per cui da piccolo sono diventato tifoso milanista, la passione per il vintage già viveva in me, infatti questo restyling ispirato alla prima divisa di Herbert Kipling (Fondatore nel 1899 dell’A.C.Milan) si è sempre distinta per eleganza in un’epoca in cui i giocatori indossavano Jersey di due o tre taglie più grandi. Lo stemma tecnico non troppo appariscente e lo sponsor total white sono in linea con il colletto retro ed il logo con lo scudo crociato, considerata l’epoca Adidas è riuscita a tirar fuori una gran bella maglia dal valore collezionistico  elevato.

7) A.C.Fiorentina 1998/1999 (Fila)
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Immaginate di unire tre icone degli anni 90’ in una sola maglietta…viene fuori la divisa della Fiorentina del 1998/1999. Alla fine del Vecchio Millennio lo streetwear italiano era targato Fila che è anche lo sponsor tecnico di questa maglia,i giovani si divertivano con i primi videogames in 3d della Nintendo che sponsorizza la squadra viola e tutti i ragazzini nei campetti o per strada ,dopo ogni goal, imitavano l’esultanza a “Mitraglietta” del Re Leone Gabriel Omar Batistuta, bomber di questa fantastica squadra.
Ho sempre amato questa maglietta per il colore non usuale , infatti il viola è raro da vedere in un team di calcio, per il colletto con il bottoncino bianco come se fosse una camicia e soprattutto perché in alcune partite della stagione giocarono con il faccione di SuperMario al posto dello sponsor.

6) F.C.Internazionale 2008/2009 (Nike)
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Al sesto posto facciamo un viaggio nel tempo , non con una De Lorean ma con una maglietta da calcio , quella del centenario dell’Inter per la stagione 2008/2009 ed il nostro Marty McFly è l’evergreen Javier Zanetti. Ho sempre ammirato il Capitano neroazzurro per sportività ed eleganza, così ogni volta che lo vedevo con questa particolare divisa ripensavo alla classe dell’altro storico capitano interista, il grande Giacinto Facchetti, infatti la Nike è stata molto brava a portare a termine un compito non facile , quello di creare un kit in vecchio stile che contenesse però tante patches celebrative (perché l’Inter in quel periodo dominava tutte le competizioni nazionali) tutte posizionate nei riquadri bianchi come a “rispettare” la storia e l’imponenza  della Croce Ambrosiana sul petto, ulteriore tocco di stile è il kit nome/numero sul retro con i classici colori nero ed azzurro a contrasto su schiena bianca.

5) Mexico World Cup 1998 (ABA Sport)
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L’Azteca, chiamata così per il motivo dominante su tutta la texture , è probabilmente la maglietta più bella dei mondiali di calcio francesi del 1998. Il concept, lo sviluppo e la produzione sono tutti made in Messico  by ABA Sport che è riuscita a creare una perla rara da collezione , la faccia azteca sul petto, il colletto bianco a contrasto ed il logo ricamato sono assemblati alla perfezione, purtroppo il tessuto fu criticato dai giocatori per via dell’eccessiva pesantezza ma se vale il detto “Chi bello vuole apparire un po’ deve soffrire” questa sofferenza è stata ampiamente ripagata. Viste le ultime collaborazioni tra mondo del fashion e quello del calcio , questa divisa la vedrei bene anche indossata come capo streetwear, mi aspetto che qualche Trapper la tiri fuori nuovamente in un proprio video musicale.

4) Finale Europei 1988
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In questo caso non troviamo una sola maglia da gioco ma ben due , quelle delle squadre finaliste del campionato europeo del 1988 giocato in Germania Ovest, ovvero l’Olanda dei Tulipani rossoneri e l’Unione Sovietica al massimo della propria espressione calcistica, la partita passerà alla storia come quella dell’incredibile “Goal di Van Basten”. Sia gli olandesi che i sovietici indossavano un iconico. kit Adidas con il logo classico a fiore , una banda laterale con le tre strisce cucite ed il logo  ricamato in rilievo, quella dei Paesi Bassi presentava il classico colore arancione con delle bellissime forme geometriche orizzontali più chiare nella trama, mentre i rivali giocavano con una scritta a caratteri cubitali “CCCP” ricamata a zig zag . Ho un debole per la maglia dell’Olanda visto che riesce sempre a stupirmi positivamente anche con le ultime creazioni, mentre l’Ex Unione Sovietica ha avuto un picco di stile solo con la divisa bordeaux della Russia per i Mondiali di calcio del 2010.

3) Torino F.C. 2015/2016 (Robe di Kappa)
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“Sotto la sua toga pulsa un cuore granata!”
Questa citazione di Diego Abatantuono nei panni di Zebrone , ultras juventino, tratta dal film Tifosi svela la mia seconda fede calcistica , quella granata del Torino calcio. Sono sempre rimasto affascinato dalla storia di questo club , infatti la mia prima partita vista allo stadio fu un noiosissimo match di serie B tra Torino e Monza al vecchio Delle Alpi e tutte le domeniche pomeriggio andavo a seguire le partite a casa di mio zio Gianni, grande tifoso granata , che aveva la pay tv. Tornando alla top ten questa maglia si classifica sul gradino più basso del podio perché è difficilissimo creare al giorno d’oggi una maglia particolarmente bella, infatti la Robe di Kappa con la terza divisa della stagione 2015/2016 ha raggiunto l’apice nella partnership granata, la sagoma del toro sulla parte frontale è composta dai nomi di tutti i campioni della storia del club e l’inusuale colore blu la rende ancora più affascinante. Le uniche due pecche sono il fit molto aderente (classico nella linea Kombat) e l’eccessiva presenza di sponsor che per fortuna negli stores ufficiali era  opzionale, io infatti la posseggo nella sua versione “basic”.

2) Ajax
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I Lancieri di Amsterdam sono uno status symbol del calcio fuori dagli schemi, giocato principalmente per  divertire e non solo per vincere, di conseguenza la maglia è esattamente in linea con la loro essenza fuori dagli schemi . Vi basterà vedere una banda verticale rossa su base  bianca per associare i  colori al club di Amsterdam, questo é il motivo per cui al secondo posto inserisco direttamente la squadra e non una maglia singola, dai primi anni 70’ fino ad oggi le loro divise sono tutte eleganti e minimal ma sempre belle (In foto Cruijff con una divisa basic di metà 70s) infatti secondo me una maglia da calcio deve seguire una sola regola estetica: deve essere bella senza sponsor. Iconiche sono le versioni prodotte dalla Umbro nei 90s e stupende le recenti creazioni Adidas , che per la stagione 2021 si è superata creando una versione da trasferta che rende omaggio al modello del 1988.

1) Germania Ovest World Cup 1990 (Adidas)
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L’ultimo Mondiale giocato dalla Germania divisa in due doveva assolutamente entrare nella storia del calcio, così i fratelli della parte Ovest hanno deciso di consacrare l’ultima apparizione con una vittoria sia sul campo da gioco contro l’Argentina di Maradona che nel mondo del collezionismo, infatti la loro divisa da gioco per me e per tanti altri appassionati è la maglia da calcio più bella di sempre . Il tricolore tedesco stilizzato orizzontalmente è arte,  i loghi cuciti e posizionati nei “buchi” bianchi non rovinano l’armonia estetica ed il retro è occupato dal kit nome e numero in 3d di un elegantissimo vellutino nero chiamato flock , anche molti artisti vantano la presenza di questo pezzo nella propria collezione , uno su tutti è il dj/producer Paul kalkbrenner che spesso e volentieri la indossa durante i suoi dj set.
Nel 2018 Adidas ha realizzato una versione per il Mondiale in Russia ispirata al modello del 90’ invertendo la riga orizzontale e sostituendo il tricolore con un fade grigio , il risultato è stato un capo molto bello ma che non ha avuto la stessa fortuna della maglia più bella di sempre.

Il Baroneostu si occupa di moda e lifestyle in aperta opposizione ai meccanismi del “fast fashion” attraverso le sue piattaforme online (seguitelo su Instagram e sul suo e-commerce) e la sua attività di “mercataro” al Balon.