Due sguardi, una sola direzione: El Tango al Teatro Verdi di Padova

Dall’Argentina a ritmo di tango, in una fredda sera di febbraio ci pensano le cinque coppie della Herrera Tango Company a scaldare l’atmosfera del Teatro Verdi di Padova, con i loro ritmi sensuali e vibranti, per uno spettacolo tutto da ballare, anche dalla platea.


_di Valentina De Carlo

Suono di passi che scivolano sul palcoscenico, note di fisarmonica che si librano nell’aria, sguardi seri e appassionati: El tango comincia, in un Teatro Verdi di Padova al completo, tutti attenti e ipnotizzati da quelle gambe che si intrecciano velocissime, da quelle caviglie che si sfiorano un momento per poi continuare i loro passi magicamente, senza rimanere attorcigliate…

Il maestro Roberto Herrera e la sua Tango Company arrivano in Italia per portare un soffio di Argentina e un concentrato di passione, con il linguaggio universale della danza che scavalca confini geografici e linguistici, per trasmetterci emozioni uniche, senza usare neanche una parola.

Per la rassegna di danza del Teatro Stabile del Veneto, Evoluzioni, il tango appare in cartellone per più di uno spettacolo, portando in scena un ballo senza tempo per la gioia degli appassionati e la curiosità di quanti non l’hanno mai ammirato dal vivo.

Perché il tango è molto più che un ballo, é anche uno stile, un portamento, un carattere, un modo di vivere.

Tra tango, tango escenario (un tango arricchito da evoluzioni coreografiche di elevata difficoltà tecnica) e milonga (un particolare genere di tango dal ritmo più veloce), sulle note dal vivo dei quattro musicisti, riviviamo la storia della nascita di questa danza di strada, che, poco a poco, ha invaso i palcoscenici di tutto il mondo, portando con sé il suo particolare sguardo sulla vita e sull’amore.

Come é noto, il tango è forse una delle danze più passionali, carica di erotismo e sensualità e di pari passo è la danza del rispetto, della cortesia e della parità. Il tango si balla in due e chi guida (l’uomo), non è più importante di chi segue (la donna), perché se guidare è un invito gentile, seguire è una risposta di fiducia, se guidare è la proposta di un cammino, seguire é arricchirlo con qualche deviazione che renderà unico il viaggio. Sul percorso tracciato dalla musica, il tango è una catena di passi in continua creazione, che nasce e cresce dalla spontaneità dei due ballerini e dal loro continuo comunicare, ma senza parole.

Le coppie del maestro Herrera, nella loro diversità, ci mostrano tanti tipi di tango, come tanti sono i tipi di coppie danzanti, tante interpretazioni di uno stesso ballo, tante sfumature di uno stesso colore, attraverso variazioni di ritmo, di umore e di emozione. C’è il tango serio della passione, quello arrabbiato della gelosia, quello giocoso della milonga, quello frizzante della serata in compagnia. Ad ogni tango la sua interpretazione, che altro non è che lo specchio dell’emozione che il tango stesso ti sta regalando. Tango dopo tango, trascinati dalla musica e dal ritmo, i piedi degli spettatori picchiettano sul pavimento e le mani battono al tempo dettato dai maestri sul palco. Il tango é l’incontro di due sguardi che, seppur guardando in direzioni diverse, nel ballo vanno in un’unica direzione, mescolando storie e sensazioni, abbandonandosi alla musica e l’uno all’altra, perché non c’è tango senza fiducia reciproca.

Non servono grandi evoluzioni per vivere pienamente il tango, anche una semplice camminata tanguera è un’iniezione di energia e di emozione, da vivere dalla prima all’ultima nota… E allora ad ogni tango il suo sapore, e ad ognuno il suo tango.