Arabia Saudita: il piano ambizioso per il boom del turismo

Ormai, i confini del mondo si sono ridefiniti, con le distanze – non soltanto sul piano virtuale – che si sono ridefinite fin tanto ad azzerarsi. Questo, ha rappresentato una delle molteplici conseguenze dirette dell’avvento della tecnologia e della crescita della curiosità da parte delle persone nei confronti di destinazioni considerate, in passato, irraggiungibili, se non dal punto di vista geografico, almeno per quanto concerne il gap culturale percepito esplorando Paesi Extra Europei.

In tempi recenti, in seguito a notevoli investimenti, alcuni Paesi del Medio Oriente (Qatar ed Emirati Arabi su tutti) hanno visto crescere il turismo dall’Europa e dal resto del mondo e ora l’Arabia Saudita – meta raggiungibile in aereo dall’Italia in tempistiche che vanno da 5 a 9 ore (la durata dipende anche dal fatto che si viaggi con un jet privato, un aereo di linea diretto o da eventuali scali) – intende seguire la stessa linea per raggiungere obiettivi molto ambiziosi.

Sita in una location spettacolare e rappresentando una eclettica commistione di deserto e metropoli, tra tradizione e modernità, l’Arabia Saudita sta diventando una meta di spicco sempre maggiore per il turismo internazionale, grazie alle avventure da Mille e una notte che offre ai suoi visitatori. Tra escursioni nel deserto, piatti locali dalla bontà unica, falò sulla sabbia e immersioni alla scoperta dei fondali di acque cristalline, l’Arabia Saudita offre una proposta turistica di grande spicco, fornendo al Governo locale la spinta giusta per poter investire nel turismo in maniera adeguata, con un piano che punterebbe a raccogliere, in pochi anni, un numero di turisti annuali davvero impressionante: ben 100 milioni.

Un piano, questo, decisamente ambizioso e che, osservando Paesi differenti, potrebbe risultare quasi un’utopia. In Arabia Saudita, però, le cose stanno in modo molto diverso, vista la ricchezza di questi territori e la possibilità di poter sbloccare il potenziale inespresso dell’Arabia, facendone una nazione innovativa, diversificata e leader a livello mondiale, più di quanto non sia già nell’ambito petrolifero, puntando all’emancipazione del Paese dalla dipendenza dal greggio.

I piani del Governo saudita per lo sviluppo del turismo in Arabia

Una corsa verso il futuro spinta dal piano ambizioso di trasformazione con cui il Governo saudita ha deciso di investire in maniera massiccia per poter avviare un settore che fino a pochi anni fa, nel territorio, non esisteva. L’Arabia sta diventando un punto di riferimento per i turisti in cerca di avventure esotiche, con i progetti per il turismo internazionale partiti nel 2019, con la semplificazione dell’ottenimento del visto per 49 Paesi, compresa Unione Europea e Stati Uniti e per la costruzione di un’offerta ricettiva e turistica in generale del tutto nuova, tra attrazioni, siti di interesse, alberghi, trasporti e collegamenti aerei.

Le manovre organizzative del Regno saudita hanno il solo scopo di impressionare il pubblico e, per farlo, sono stati impiegati ben 800 miliardi di dollari. Una mossa evolutiva che segna anche una progressiva transizione culturale che, pur avendo caratteristiche progressive, continua – purtroppo – ad essere estremamente moderata.

L’apertura riformatrice del principe ereditario Mohammed bin Salman, comunque, si sta mostrando in maniera sempre più chiara, grazie ai profondi cambiamenti che stanno rendendo l’Arabia Saudita un paese tourism friendly, in cui i diritti umani sembrano assumere un valore sempre maggiore, a discapito delle disparità, soprattutto in ambito di genere, percepite fino a pochi anni fa. Il progetto Vision 2030 punta ad aumentare il numero di turisti annuale in maniera molto notevole nei prossimi anni, grazie a prezzi più accessibili per i collegamenti, già garantiti dalla collaborazione con la compagnia low cost Wizz Air e da un ampliamento delle possibilità turistiche sia in resort che in città.