Al via la nuova stagione del Teatro Regio: martedì 19 in scena “La Juive” di Halévy

Quello che si svolgerà martedì 19 settembre a partire dalle ore 20 costituirà un vero e proprio evento storico: a distanza di un secolo e mezzo, infatti, La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy tornerà a calcare il palco del Teatro Regio per ammaliare e scuotere gli animi degli spettatori sabaudi, proprio come fece nel 1885 – anno della sua ultima rappresentazione a Torino. Articolo a cura di Roberta Scalise. 

L’occasione sarà offerta dall’inaugurazione della Stagione d’Opera e di Balletto 2023-2024, anticipata – come di consueto nell’arco degli ultimi mesi – da un’Anteprima Giovani interamente dedicata a un pubblico costituito da Under 30, che potrà, così, apprezzare il lavoro che lasciò ammirati, tra gli altri, Wagner e Mahler.

Tra gli emblemi della Grand-Opéra – ossia genere di opera seria dominante in Francia tra il 1830 e il 1870, caratterizzato da ampie proporzioni (con numerosi personaggi, cori, balletti e intermezzi strumentali), dalla grandiosità della messinscena e dal virtuosismo dei cantanti -, La Juive verrà riproposta nella versione del regista visionario Stefano Poda – che ne curerà anche costumi, scenografia e luci -, cui si affiancherà la direzione del maestro d’orchestra di grande prestigio Daniel Oren, il lavoro del regista collaboratore Paolo Giani Cei e la guida maestro del coro Ulisse Trabacchin.

Composta nel 1835 su libretto di Eugène Scribe, l’opera di Halévy intreccia con sapiente maestria e profondo pathos i temi dell’inganno, della morte e dell’amore, dispiegati in un inanellarsi di cinque atti che si propongono di offrire un affresco vivido e avvincente del fanatismo religioso proprio della Germania del XV secolo.

Protagonisti della narrazione sono Éléazar, un gioielliere ebreo, e sua figlia Rachel, piegati dalle persecuzioni e dall’avversione da parte dei cristiani e coinvolti in un intreccio di bugie, segreti e misteri che li condurrà a un epilogo dai risvolti tragici e irreversibili.

A prestare la voce e il volto ai personaggi della storia, vi saranno: Mariangela Sicilia (Rachel); Gregory Kunde (Éléazar); Martina Russomanno e Daniela Cappiello (Eudoxie); Ioan Hotea (Léopold); Riccardo Zanellato (Brogni); e Gordon Bintner (Ruggiero).

A seguire, poi, si terrà l’appuntamento con Contrasti, il format promosso in collaborazione con The Goodness Factory che, nel Foyer del Toro, vedrà l’esibizione di Guinevere, alias Ginevra Battaglia:  una songwriter, attrice e performer nata a Milano da genitori artisti e cresciuta tra i palcoscenici teatrali, prima di approdare al suo debutto in musica con Running In Circles, EP d’esordio pubblicato da La Tempesta, interamente co-prodotto con Matteo Pavesi (già al lavoro con Alice Phoebe Lou, Eugenia Post Meridiem).

Running In Circles è un cammino che gradualmente ci porta, mano nella mano, a sentire con delicatezza e cura il respiro corto di chi vede la società correre senza mai fermarsi, cieca e sorda alle richieste d’aiuto di chi la abita. È un invito a sostare, ad ascoltarsi e ad ascoltare, a guardare davvero e a prendersi cura, in un’atmosfera di fragilità, tenerezza e speranza. Il suono poggia su radici folk, ora intense ed evocative, ora sferzanti e icastiche, che lambiscono anche i territori della musica classica e del jazz, con uno sguardo che porta l’ascoltatore lontano, in quella dimensione di mezzo che non percepisce il tempo.