Che cosa succede quando la tua migliore amica è bella, ricca e affascinante, e viene uccisa il giorno del suo matrimonio? Ce lo svela l’autrice bestseller statunitense, tra storie d’amore, scenari da sogno e social network.
_di Roberta Scalise
Lo sappiamo: l’estate si è appena conclusa, le mete delle nostre vacanze sono ormai ricordi lontani e l’autunno inizia a mostrare il suo profilo.
Per rivivere l’ebrezza della calda stagione e farsi cullare ancora un po’ dalle onde del mare, tuttavia, ci viene in soccorso la letteratura, da sempre dolce rifugio e momentaneo distacco dalla realtà. Soprattutto se le sue storie risultano farcite di intrecci dall’intrigante sapore thriller, filtri Instagram e un pizzico di ironia.
È il caso di Un’estate alla grande, l’ultimo romanzo dell’autrice bestseller Jennifer Weiner – suo, tra gli altri, il celebre Brava a letto –, pubblicato da Sperling & Kupfer poco prima che la nostra, di estate, iniziasse ufficialmente.
L’intreccio presenta fin dalle prime pagine gli ingredienti perfetti per un’evasione fugace ma non disimpegnata. Ad accoglierci, infatti, vi è Daphne Berg, giovane influencer “plus-size” che, dopo innumerevoli umiliazioni subite a causa del suo aspetto fisico, ha deciso di volgere in profitto le sue sofferenze, collaborando sui social con aziende e stilisti di fama internazionale.
La sua vita procede pressoché serena, tra filtri Instagram, post programmati e il lavoro part time da babysitter, fino a quando una figura del suo passato dismette i panni di “brutto ricordo” e torna a ribadire la sua presenza fisica: si tratta di Drue Cavanaugh, ex compagna di liceo di Daphne nonché sua ex migliore amica.
Ereditiera ricca, bella e di successo, Drue rappresenta l’incarnazione della cosiddetta “perfezione”. Ma, come in ogni persona, non mancano le zone d’ombra, che in Drue Cavanaugh si scopriranno presto essere molteplici. La giovane donna ha, infatti, abusato del suo potere e del suo carisma, trascinando nel baratro e nella mortificazione tutte le persone che hanno orbitato intorno a lei, vessate dai suoi comportamenti avvilenti e denigratori.
Compresa Daphne, umiliata pubblicamente dalla sua “migliore amica” ai tempi dell’adolescenza e soggiogata, emotivamente e psicologicamente, dalla sua cruda cattiveria. Umiliazioni che la nostra protagonista non ha dimenticato, e che influenzano ancora la sua vita, soprattutto sui social network.
Tutto cambia, però, quando Drue ricontatta Daphne per chiederle un favore: partecipare al suo matrimonio a Cape Cod – con un divo della televisione, ovviamente – in qualità di damigella, in onore dei vecchi tempi. E dietro compenso.
Nonostante siano trascorsi anni dal loro ultimo incontro, Daphne, pur con qualche iniziale reticenza, non resiste al carisma della sua ex amica e decide di sfruttare l’occasione, sia per tentare una riconciliazione («Forse è cambiata»), sia per incrementare, al contempo, il suo successo sui social, traendo vantaggio dalla grande affluenza di brand e invitati di livello e sfoggiando la nuova linea di abiti di cui è sponsor, ossia quella della famosa stilista Leela Thakoon.
I preparativi sono fervidi e vorticosi, e ricreano quel “rapporto speciale” che Daphne ha sempre pensato di possedere con Drue. «Come sempre – pensa Daphne –, sentii il mio stupido cuore volare al pensiero di essere stata notata, vista, scelta; la gioia di avere quella persona splendida, ricca, importante che mi dedicava la sua attenzione».
Non tutto, però, andrà come previsto: poche ore prima del matrimonio, infatti, Drue viene ritrovata senza vita nella piscina di Cape Cod. Di qui, inizieranno le ricerche parallele della polizia e di Daphne, la sua amica Darshi – anch’essa vessata, a suo tempo, dalle angherie di Drue – e Nick, uomo tanto affascinante quanto intriso di segreti e ombre, con cui Daphne ha trascorso una notte di passione proprio prima di rinvenire la propria amica esanime.
In un perfetto equilibrio tra romance, thriller e romanzo di evasione, Weiner tiene, così, il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima riga della sua avvolgente narrazione, combinando con la giusta uniformità ironia, scorci di riflessione e battaglie per l’inclusività. Ricordandoci che l’unica strada per una vita serena e appagante non è la ricchezza o la forma fisica più “conforme”, ma l’amore e la gentilezza che nutriamo per noi stessi, al di là dei filtri e dei post di Instagram.
Proprio come ricorda Daphne a una sua follower adolescente:
«Non sono sempre coraggiosa. Nessuno lo è. Tutti siamo stati delusi; tutti abbiamo avuto il cuore spezzato e tutti facciamo soltanto del nostro meglio. Assicurati di circondarti di persone che ti amano, che amano quella che sei veramente, non la versione di Instagram. Se non riesci a essere coraggiosa, fingi, e se ancora non ci riesci, sappi che non sei sola. Tutti quelli che vedi hanno difficoltà. Nessuno ha la verità in tasca».