Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario… A cura di Alessio Moitre.
Ill tempo non è mai stato così contrito Eppure si avanza. Le letture possono segnare una svolta. Forse nei libri di aprile, il senso dei granelli nella clessidra è in pochissime, povere, azioni, compiute in modo ripetitivo ma che in assenza di altro contesto vengono rivalutate e amate per la modestia del loro lignaggio.
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Annie Le Brun, “L’eccesso di realtà”, a cura di Martina Guerrini, BFS edizioni
Quanta realtà ci sta dirocciando addosso lo diranno non solo gli istanti ma anche le analisi future. L’emotività viene sollecitata e da essa parte il libro/saggio di Annie Le Brun per ricalibrare il mondo “eccessivo”, diretto discendente di un eguaglianza che è spesso omologazione e asservimento. C’è ne per tutti, anche per intellettuali ed artisti, complici contenti dell’annientamento della libertà.
Ekow Eshun, “L’Africa del XXI secolo”, Einaudi
Continente sfortunato l’Africa, continente depredato, vilipeso, frazionato. Certo è uno scenario accaduto ma oltre c’è un continente che si evolve, che cresce soprattutto nelle nuove generazioni ansiose di entrare nel mondo con la carta d’identità buona. Questo bel volume per esempio riunisce l’ultima generazione di fotografi appartenenti al mondo africano, regalandoci una visione più ampia di un universo composto da incalcolabili microcosmi e dove si vive, nonostante i nostri scarsi aggiornamenti.
“Nuova poesia americana. Volume 1”, a cura di John Freeman e Damiano Abeni, Black Coffee edizioni
Semplice, come afferma la sinossi del progetto, pubblicare cento raccolte come queste perché la poesia americana è estremamente viva nonché intensamente popolata di riferimenti. Per questa prima uscita sono stati selezionati sei nomi, mai proposti in una traduzione italiana: Tracy K. Smith, Layli Long Soldier, Terrace Hayes, Robert L. Hass, Natalie Diaz, Robin Coste Lewis.
Gianni Mura, “Non gioco più, me ne vado”, Il Saggiatore
Ci manca già ora Gianni Mura, figuriamoci quando il tempo lo peserà. Amico, sodale, allievo di uno scrittore e giornalista sportivo sublime, dalla scrittura variegata e dotta, come Gianni Brera, che ci ha schernito donandoci articoli semplicemente altissimi. Uomo ironico, composto, malinconico al punto giusto, Mura ha scritto pagine su vari sport e in tutti ha
fatto attecchire la sua imprevedibile umanità. Rileggere, rileggere e rileggere i suoi scritti. Ci si trova sempre un umore diverso.
Remo Rapino,”Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”, Minimum Fax
L’imprevedibile testo. Succede sempre al Premio Strega. Forse per il 2020 potrebbe essere proprio quest’opera di Remo Rapino che narra la vita di un uomo nato nel 1926 e venuto a mancare nel 2010, Bonfiglio Liborio. Le date contano, come le parole, che lo scrittore alterna tra il saggio ed il popolino, in una danza composta ma ineluttabile come se la vita dovesse essere sempre raccontata, nonostante frangenti o spaccati che lo potrebbero impedire. Un incitamento alla scoperta.