Michael Kiwanuka: il soulman inglese in concerto al Fabrique di Milano

Tra i maggiori talenti del soul internazionale, l’artista di origini ugandesi Michael Kiwanuka tornerà in Italia per presentare il suo ultimo lavoro discografico, prodotto da Danger Mouse e Inflo.

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_di Roberta Scalise

Uno sguardo fiero accompagnato da un accennato sorriso bonariamente scaltro e divertito si staglia sullo sfondo di un paesaggio dominato da colori caldi e avvolgenti, prosieguo ideale di una tunica regale dai contorni sontuosi e pregiati.

Il cantautore londinese di origini ugandesi Michael Kiwanuka è tornato, e lo ha fatto in grande stile. Il 25 ottobre scorso è, infatti, uscito il terzo album dell’artista, “Kiwanuka”, prodotto da Danger Mouse e Inflo e presentato dal suo autore come un lavoro relativo «all’accettazione di sé, in un modo trionfante e non malinconico: è un disco che esplora che cosa significa essere, oggi, un essere umano».

Una disamina ambiziosa, accurata ed elegante, dunque, esplicata mediante una struttura complessa e 14 tracce – di cui 3 interludi – dove il soul – espressione sonora cardine dei precedenti “Home Again” e “Love & Hate” – si sposa non solo con il consueto folk, particolarmente apprezzato da Kiwanuka, ma anche con l’afro-beat, la psichedelia, il doo-wop, il funk e l’hip hop, in una commistione di generi che irretisce e attrae l’ascoltatore in un’atmosfera maestosa e dai tratti tipicamente black.

La medesima nella quale il cantautore originario del quartiere londinese di Muswell Hill e accostato sovente alla vocalità di Bill Whiters, immergerà, quindi, il pubblico del Fabrique di Milano sabato 7 dicembre, dove sarà l’artefice di un concerto nel cui dispiegarsi carisma, immaginari e territori sonori si uniranno a creare un live intenso e coinvolgente.