[REPORT + PHOTO] La notte fumosa dei Be Forest al Piccolo Teatro di Catania

Weak è tornato! Ha deciso di farlo a sorpresa, senza un cartellone in programma, seguendo soltanto la propria voglia di organizzare concerti, fuori da ogni vincolo. 

_di Federica Garozzo

Questa volta sono i Be Forest gli ospiti di questo appuntamento spot, organizzato in collaborazione con MIT, in una cornice inusuale quanto intrigante come quella del Piccolo Teatro di Catania. Soltanto 200 posti in questo spazio raccolto che accoglie il tour del nuovo album del trio marchigiano, successivo al precedente di ben 5 anni, “Knocturne”.

Quello che accade dalla prima nota del primo pezzo in scaletta, il primo anche dell’album, Atto I, sembra ricalcare l’immaginario estetico sprigionato dal video dello stesso brano. C’è un sipario nero che ad un tratto si apre e rivela una coltre fumosa, fluttuante nell’aria, che assume forme cangianti ma mai si dissolve; al contrario riesce a pervadere lo spazio, trapelando, alla fine, aldilà del tendone.

I brani di questo nuovo lavoro vengono suonati in sequenza senza nessun’interruzione da parte dei tre, che si confermano dei veri e propri “shoegazers”, nell’attitudine musicale così come nella presenza sul palco. Concentratissimi sui propri strumenti e allo stesso tempo come rapiti in un’altra dimensione, i Be Forest pervadono il Piccolo Teatro con il riverbero della chitarra, il basso cupo e darkeggiante, e le percussioni che arricchiscono il suono di corporeità quasi tribale facendo da contrappunto alla voce di Costanza che si adagia sugli altri suoni come un velo di notturna malinconia.

Dopo aver suonato per intero l’ultimo album, la band rientra per un piccolo bis, prima di congedarsi timidamente. L’impressione a fine serata è che la musica dei Be Forest, come quella nuvola di fumo del video già citato, si sia diffusa per tutto il teatro, creando una sospensione spazio-temporale intorpidita  a lento rilascio.

Gallery a cura di Martina Manoli

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