Dopo il successo delle prime due serate di dischirotti.live Bologna, il format live del collettivo dischirotti. arriva a Torino per iniziare la settimana in pieno relax. Appuntamento per lunedì 14 con la playlist a cura di Sara Borello, il talk con l’artista Matteo Baracco, il concerto del cantautore My Girl is Retro e un particolare omaggio al… Pastis!
Un lunedì al mese Jazz Club diventa il luogo dove rilassarsi, ascoltare il meglio della musica emergente italiana e conoscere i progetti delle nuove leve del settore creativo torinese e non, proposti e supportati dal collettivo dischirotti.
Il concept di dischirotti.live nasce dalla volontà del collettivo di concretizzare i tavoli di discussione che si sviluppano quotidianamente nell’ecosistema dischirotti. Il mondo della musica ai giorni nostri non si accontenta più di essere arte fine a se stessa ma funge da collante per tutte le arti visive, per il design e per le diverse branche della comunicazione.
dischirotti. vuole mettere in luce l’emergenza dei nuovi valori legati alla cooperazione nei diversi settori dell’arte, valorizzando i progetti artistici più virtuosi e con uno sguardo che passa attraverso la storia per cercare l’innovazione e le correnti future.
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Ecco il programma della serata di lunedì al Jazz Club:
h. 21.00 – Opening
h. 21.30 – Parola d’artista con Matteo Baracco
h.22.00 – My girl is Retro Live show
🎟️ Ingresso libero
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ore 21.00 – Apertura Porte e ascolto di “Sunday Selection”, una playlist targata dischirotti
Il progetto “Sunday Selection” è nato dall’esigenza di Sara Borello di collezionare in una playlist la musica terapeutica. Alla base della ricerca musicale di S.B. sta l’idea del relax come momento per il proprio benessere. “Sunday Selection” è una playlist che aleggia tra il jazz d’autore, il new soul e la nuova musica sperimentale, creando un ambiente sonoro che rilassa la mente ed il corpo.
ore 21.30 – Parola d’artista con Matteo Baracco
Parola d’artista è un salotto comodo dove condividere le idee, un dibattito con gli artisti del circondario torinese che si sono distinti per progetti legati al mondo della musica. Il fine è quello di indagare i nuovi orizzonti della comunicazione musicale, mettere in luce gli aspetti più innovativi e di relazione tra la musica e tutte le altre arti. Modera il dibattito Matteo Bresaola, fondatore e direttore artistico del collettivo dischirotti.

ore 22.15 – My Girl is Retro live show
Tra i nomi più freschi del nuovo cantautorato italiano, My Girl is Retro si distingue per l’ottima capacità espressiva, dimostrata in primis dai testi semplici e profondi, che indagano i temi più intimi della solitudine e della paura ma anche gli aspetti sociali e politici della nostra società. Ascoltalo a questo link.

In questo intreccio di musica e arte e parole, riprendiamo anche le parole che Raffaele Bartoli e Matteo Bresaola utilizzano per descrivere il concept grafico del progetto:
“Vogliamo creare conforto attraverso la conoscenza, comunicare le storie nascoste delle usanze comuni, raccontare cosa si cela dietro un semplice gesto che oggi riteniamo scontato, risaltando gli usi e costumi locali”.
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Il design del format per questa stagione sarà legato ogni volta ad una diversa bevanda alcolica tipica della zona piemontese. Il primo alcolico selezionato, in verità, viene da oltre le Alpi: il leggendario Pastis.
Ma perchè proprio il pastis? Il collettivo dischirotti.live rievoca una storia avvincente e decisamente outsider:
La storia del pastis è l’incontro perfetto fra il sacro e il profano. Il liquore nasce durante la Prima Guerra Mondiale, nel periodo del proibizionismo francese. Anche il verde assenzio, amatissimo dai poeti maledetti di fine ‘800, finisce per essere bandito come tutti i liquori superiori ai 16 gradi.
Il ventenne Paul Ricard è un aspirante pittore e figlio di un commerciante di vini marsigliese. Vedendosi costretto a lavorare nell’azienda di famiglia, decide di applicarvi la sua vena artistica. Nasce così il pastis come “pasticcio” e miscuglio di una mente creativa. Paul modifica una ricetta già esistente a Marsiglia, e inventa il suo liquore a base di anice, anice stellata, liquirizia, zucchero e alcol. La vera novità è la liquirizia, mai usata prima in un liquore e la cui presenza sperimentale gli dà, forse, l’idea di un pasticcio, termine da cui deriva la denominazione pastis. Non contento, disegna persino etichetta e bottiglia. Il successo è immediato.
Ma Paul non ha fatto i conti con il principale produttore di assenzio francese, la famiglia Pernod che comincia a produrre il proprio pastis. La lotta tra i due pastis continua senza esclusione di colpi, fino a quando i due produttori si riuniscono in un’unica azienda e nasce il Pastis Pernod Ricard. Paul, da vero artista, inventa campagne pubblicitarie sui generis, come ad esempio la distribuzione di pastis in groppa a cammelli ed ottiene persino la benedizione di Paolo Giovanni XXIII.
Oggi possiamo bere un bicchiere di pastis in tutta tranquillità: il Papa in persona si è preso la briga di benedire questa rinfrescante pausa aperitivo. Esattamente quel che faremo lunedì sera al Jazz Club, per festeggiare il battesimo torinese di dischirotti.live