Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario… magari da mettere sotto l’Albero.
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_di Alessio Moitre
Natale, Natale, Natale. Le uscite delle case editrici non si contano e sarebbe arduo riuscire a tenersi nei paletti fin qui adoperati. Dunque allarghiamo le maglie e accogliamo una selezione di testi particolari, nuove ristampe, curiosità e vere perle, utili per fare bella figura in forma di regalo oppure come godimento personale. Si spazia dalla poesia alla letteratura, dal fumetto all’illustrazione, dal classico al contemporaneo, dal serio al divertente. Buone letture, buone feste e come sempre, buone scoperte.
Hermann Melville – Omoo – Clichy edizioni
Dell’autore di Moby Dick si sa tutto, comprese le sventure in vita, ora però esce un testo pochissimo noto e pochissimo tradotto in italiano, infatti da tempo introvabile. Un gioiellino insomma, nonché il secondo romanzo del nostro. Mi piace ricordare che la traduzione è a cura di Fabrizio Bagatti, benemerito riscopritore di opere consunte dal tempo.
Orson Welles – Moby Dick, prove per un dramma in due atti – Italo Svevo edizioni
E a proposito, ancora lui, verrebbe da dire, Hermann Melville ma visto e approcciato con il carattere e la testa di Orson Welles. Una riduzione teatrale degna del miglior, pindarico Orson, quello degli anni cinquanta, per intenderci.
Racconti parigini a cura di Corrado Augias – Einaudi
Il periodo è propizio per perdersi in qualche divagazione, piacevolmente lasciar andare i propositi e leggere magari di chi, una città come Parigi, l’amata, ma anche detestata e rincorsa. Un selezione di testi a cura di Corrado Augias ci mette sotto gli occhi come una metropoli possa essere il centro non solo degli affari ma anche dei più svariati istinti.
Poesie erotiche – Patrizia Valduga – Einaudi
Una delle più grandi poetesse contemporanee alla prese con l’amore, con l’eros, le perversioni, le funzioni, i compromessi, le mancanze. È per il lettore una vera immersione, non certo strattonata, verso il cuore del concetto, che come si sa, non ha una spiegazione sempre umana.
Leo Malet – Nestor Burma e il mostro – Fazi editore
Per gli appassionati, Leo Malet è un padre, una figura di riferimento. Fazi ora manda in stampa una nuova avventura, inchiesta, di Nestor Burma. Un occasione per rileggere e bearsi, di uno dei padri del noir francese.
Colette Rosselli – Lampo, cane viaggiatore – Henry Beyle edizioni
Sempre un piacere parlare della casa editrice Henry Beyle che come si sa, rimane un caso raro e particolare nel panorama italiano. Per Natale regalerei volentieri, ad un bibliofilo o ad un annusatore di libri seriale, il libro di Colette Rosselli (grande giornalista mondana e di glamour a partire dagli anni cinquanta). Piacerà, sia di stile che di pancia.
Fiabe faroesi – Iperborea
Immancabile, il capitolo fiabe, favole, racconti per bambini e la Iperborea non manca di far uscire un’ennesima puntata del suo impegno con la narrativa fantastica. In questo caso si procede verso le isole Far Oer, che molti italiani non sanno nemmeno collocare sulla cartina, dunque una accoppiata di ottime premesse per trovarsi e leggerne.
Giovanni Guareschi – Giovannino nei lager – Rizzoli
Come si fa a rimanere umorista in periodo di guerra? Ancora peggio, dentro ad un lager? Guareschi, uomo attento e non certo banale, come certi vorrebbero, ha da sempre vigilato sulla società ed il mondo circostante. Una prova ulteriore, questa bella edizione della Rizzoli, che riunisce gli scritti del periodo passato nel campo. Un libro toccante, per davvero.
Soren Kierkegaard – L’avventura del giglio selvatico – Quodlibet
Solo a pronunciarne il cognome, la gola si secca e la fama del filosofo danese ritorna in mente, se non per seguito scolastico almeno per sentito dire. Eppure questa storia, favola, ammonimento, è davvero una sorpresa e le illustrazioni del pittore Matteo Fato, giovane certezza della pittura italiana, sanno ben istoriarne il senso.