Dai Queen al Mago di Oz: i cine-eventi della settimana nei cinema torinesi

Dal biopic su Freddy Mercury allo psicologico Tutti lo sanno, agli intramontabili ricordi che il Massimo ci propone come Odissea nello spazio, all’opera prêt-à-porter del Baretti con Cenerentola e Attila, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco gli appuntamenti più sfiziosi al cinema della prima settimana di dicembre.


_di Sara Carda

Gli addobbi illuminano le vie, il profumo di caldarroste si diffonde e l’aria frizzante ha ormai il sentore della neve. Ormai è innegabile, winter is coming e le calde serate estive in piazza Vittorio vanno messe nell’armadio, ma per non rinunciare a uscire, quale alterativa migliore di un bel film al cinema con amici e famiglia? Ecco a voi, anche questa settimana, il vasto panorama filmico che la nostra città non manca mai di offrire. 

Martedì 04

L’Agnelli tiene in cartellone Senza lasciare traccia di Debra Granik, mentre all’Ambrosio restano Roma di Cuarón e Bohemian Rhapsody di Bryan Singer e torna Il Verdetto di Richard Eyre, sulla difficile decisione di un giudice, interpretato da Emma Thompson, riguardo l’imporre cure mediche a un bambino.

Al CineTeatro Baretti si può vedere Bébé Tigre, la pellicola francese di Cyprien Vial su un ragazzo indiano e la sua difficile integrazione in Francia tra la ricerca del lavoro, l’amore e il desiderio di tenere un legame con la comunità Sikh.

Il Classico mostra ancora First Man di Chazelle, mentre l’Eliseo mantiene Bohemian Rhapsody, Tutti lo sanno e Ride.

Il cinema Massimo, oltre a Roma di Cuarón, Quasi nemici di Attal e L’Appartamento di Wilder, porta Moliére di Mnouchkine, biopic sul drammaturgo francese del 1978, e La donna elettrica di Erlingsson su una giovane donna che si divide tra il sabotaggio della grandi industrie in nome dell’ecologia e la nuova sfida di essere una madre adottiva. In sala anche Reel Rock Tour, la rassegna cinematografica dedicata all’arrampicata, e, per i membri del circolo A.I.A.C.E., Io la conoscevo bene di Pietrangeli, il film con le nostre vecchie glorie, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Stefania Sandrelli, capace di indagare sulle ombre del cinema italiano degli anni ’60 e anticipare alcune lotte femministe ai costumi del tempo.

Al Nazionale si mantengono Tutti lo sanno e Tre volti, mentre al Romano va ad aggiungersi a Ride, Troppa grazia e La donna dello scrittore, il film di Valeria Golino Euforia, incentrato sul recupero del rapporto tra due fratelli (Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea) alla luce della malattia.

Mercoledì 05

Restano invariati i cartelloni dei cinema Agnelli, Ambrosio, Eliseo, Nazionale e Romano.

Il CineTeatro Baretti ci ripropone invece Ti porto io di Chris Karcher e Terry Parish, sull’amicizia epica tra il paralitico Justin e il giovane Patrick che accetta di portarlo lungo il Cammino di Santiago, in un viaggio all’insegna del superamento dei propri limiti.

Al Classico resta l’Armstrong di Gosling, First Man, per un ultimo recupero della pellicola.

Il cinema Massimo, oltre a Roma, porta in sala Il grande silenzio, il western di Corbucci del 1967 con il pistolero Silenzio e cacciatori di taglie appostati in mezzo alla neve, Ottobre del mitico regista russo Ejzenstejin, che fece su commissione del governo per commemorare la Rivoluzione di Ottobre del 1917, introdotto dal professore Giaime Alonge, e la commedia satirica scritta da Casaretti, Eat It, dove un iconico Paolo Villaggio è l’ingegnere di un’industria di carne in scatola che sfrutta la scoperta di un cavernicolo per sponsorizzare il prodotto della fabbrica. A seguire, tre pellicole uscite quest’anno: Styx di Fischer, che affronta il delicato tema degli immigrati e dell’odissea che compiono attraverso gli occhi di una giovane dottoressa che si imbatte nella richiesta di aiuto di un gruppo di profughi africani in mezzo al mare; L’altro lato di tutto di Mila Turajilic dove la porta chiusa di una casa di famiglia è l’occasione per scoprire la verità sulla propria storia sullo sfondo della frattura politica di Belgrado; e Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, ambientato nel duro mondo di una piantagione di tabacco ai tempi della schiavitù e incentrato sull’evolversi dell’amicizia tra Lazzaro, schiavo della tenuta, e Tancredi, figlio della proprietaria, e le conseguenze che porterà.

Giovedì 06

Il cinema Massimo ci propone due pellicole sull’amore tra donne, ma molto diverse tra loro: l’anglo-americano Disobedience di Lelio, dove Rachel Weisz e Rachel McAdams portano lo scandalo di un amore saffico nella rigida comunità ebraica di Londra, e Un conteau dans le coeur di Gonzalez in cui la protagonista, produttrice di film porno, cerca di riconquistare una vecchia fiamma mentre un killer dà la caccia ad alcuni dei suoi attori più talentuosi.

Venerdì 07

Il CineTeatro Baretti proietta in diretta da La Scala di Milano, Attila di Giuseppe Verdi, per la regia di Davide Livermore e diretta da Riccardo Chailly.

Il Massimo riporta in sala due pellicole di Pasolini del ’68, Che cosa sono le nuvole?, il quarto dei sei episodi del film Capriccio all’italiana con Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Domenico Modugno che reinterpretano l’Otello, e Teorema, sulla vanitas vanitatum della vita mostrata a una ricca famiglia romana borghese da un giovane straniero, che ne seduce e abbandona ogni membro cambiando la loro esistenza. Un inno alla decadenza morale cara al regista. In proiezione anche Seduto alla sua destra di Zurlini, sull’amicizia nata in carcere tra un leader del movimento di liberazione africano e un trafficante italiano, e Youth del cinese Xiaogang, spaccato degli anni ’70 della Cina attraverso le vicende di un gruppo di ragazzi appartenenti a un corpo di ballo militare.

Sabato 08

Il CineTeatro Baretti riporta in sala Bébé Tigre di Cyprien Vial.

Il cinema Massimo ci intrattiene con altri due film del ’68: Grazie zia di Samperi, dramma psicologico su un rapporto incestuoso tra un nipote che rifiuta il suo ruolo nella società e la zia che si propone di aiutarlo, e One Plus One aka Sympathy for the Devil di Godard, documentario sulla nascita dell’omonima canzone dei Rolling Stones. Nel primo pomeriggio, Il grande e potente Oz, rivisitazione del 2013 della famosa fiaba dal punto di vista del mago, di Raimi con James Franco.

Domenica 09

In linea con Il grande e potente Oz, il cinema Massimo propone lo storico film di Fleming del ’39, Il mago di Oz. In sala anche Il giorno della civetta, sempre del ’68, di Damiani, con Franco Nero e Claudia Cardinale, tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, e Still Recording di Al Batal e Ayoub, dove l’amicizia tra due giovani ragazzi è il pretesto coraggioso per raccontarci della guerra in Siria.