Artissima: 10 appuntamenti da non perdere

Torna l’attesissima fiera internazionale di arte contemporanea che negli ultimi 25 anni ha saputo contribuire non solo alla crescita della città, ma anche del mercato italiano, mantenendo una ricerca critica e curatoriale in continua evoluzione.

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_di Miriam Corona

Artissima nel 2018 celebra il suo venticinquesimo anniversario. Diretta per il secondo anno da Ilaria Bonacossa, inaugurerà giovedì 1 novembre, e aprirà le porte ai suoi oltre 50.000 visitatori da venerdì 2 a domenica 4 novembre all’OVAL di Torino. Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico, che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera, la sola in Italia dedicata esclusivamente al contemporaneo, si riconferma come la preferita da curatori, direttori di istituzioni e fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nei progetti di Artissima.

Il fil rouge della venticinquesima edizione è “il tempo” (Time is on our side – Il tempo è dalla nostra parte) inteso non come statica cristallizzazione del ricordo e della celebrazione, ma proposto come flusso dinamico, in grado di imprimere il ritmo del cambiamento, preservando la sospensione temporale dell’emozione dell’opera d’arte.

Il “tempo” di Artissima assume quindi una duplice valenza: un passato eloquente e un futuro aperto all’indagine creativa. La fiera parte sempre dalla propria storia e dalla propria identità – segnata dalla coerenza di un percorso volto al rinnovamento e alla sperimentazione costante ma sempre capace di mantenere viva la propria riconoscibilità – per partecipare alla costruzione della futura storia dell’arte. La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie e, di riflesso, con i progetti culturali del territorio.

La fiera è come sempre suddivisa in sezioni: la Main Section raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale.

Quest’anno ne sono state selezionate 94 di cui 44 straniere; le  New Entries, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale, quest’anno avrà 14 gallerie di cui 10 straniere; Dialogue, sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di due o tre artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 19 gallerie di cui 12 straniere; Art Spaces & Editions ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, project space e spazi no profit, con 9 espositori.

Quattro sono invece le sezioni curate da board di curatori e direttori di musei internazionali:

Present Future: Da diciotto anni, Present Future è la sezione curata di Artissima dedicata ai talenti  emergenti. Le opere, presentate in un’area dedicata all’ingresso del padiglione, sono il frutto di un lavoro approfondito di ricerca del team curatoriale composto da Cloé Perrone (coordinatrice), Myriam Ben Salah e Juan Canela che ha inoltre vagliato, per la prima volta, le proposte inviate spontaneamente dalle gallerie.
Nel 2018 Present Future propone i lavori di 18 artisti presentati da 19 gallerie (14 straniere, 5 italiane): progetti inediti realizzati appositamente per la fiera o alla loro prima esposizione in contesto europeo e italiano.

Back to the Future: Back to the Future è la sezione curata che Artissima dedica alla riscoperta dei pionieri dell’arte contemporanea, per evidenziare l’importanza di artisti che hanno avuto un ruolo centrale nella trasformazione dei linguaggi formali e il cui lavoro influenza attivamente le pratiche contemporanee. Giunta alla sua nona edizione, nel 2018 la sezione si concentra sul periodo 1980-1994, il quindicennio antecedente la nascita della fiera: un’occasione unica per scoprire le tendenze artistiche che hanno caratterizzato la scena internazionale al debutto di Artissima e per valutarne l’impatto sulle sperimentazioni attuali. Presentata in un’area dedicata del padiglione con un allestimento di qualità museale, Back to the Future per il secondo anno è coordinata da Anna Daneri con la curatela di Cristiano Raimondi, Gabriela Rangel e Pietro Rigolo. Nel 2018 partecipano a Back to the Future 21 artisti, presentati da 23 gallerie (17 straniere, 6 italiane).

Disegni: Alla sua seconda edizione, Disegni è la sezione curata che Artissima dedica alle peculiarità del disegno, una pratica artistica in grado di catturare l’immediatezza processuale e di pensiero del gesto creativo, in uno spazio sospeso tra idea e opera finita: un mezzo espressivo che sta conoscendo una rinnovata popolarità e che si sta progressivamente affermando nel mercato, particolarmente fra i nuovi collezionisti. La sezione si costituisce come una vetrina di alto livello, curata per il secondo anno da un duo d’eccezione: João Mourão e Luís Silva, direttori della Kunsthalle Lissabon, Lisbona. Disegni porta all’attenzione del pubblico i lavori di 23 artisti, rappresentati da 24 gallerie (16 straniere, 8 italiane), in un’area centrale della fiera per dare una visibilità ancora maggiore agli stand e ai lavori in essi presentati. E la novità dell’anno, Sound (punto imperdibile n. 5).

1) CITY SOUNDTRACK – 02/11/2018 – h.13:30-14:30 @Meeting Point

Susan Philipsz (artista) in conversazione con Luca Cerizza (curatore e critico).
Memoria tempo e spazio pubblico. Susan Philipsz da anni ragiona sul suono come materia prima dell’opera d’arte. Come si è sviluppata la sua pratica? Quali aspetti la legano al discorso sulla scultura espansa?

Credit and Copyright ©: Colin Davison

2) IL PENSIERO CHE NON DIVENTA AZIONE AVVELENA L’ANIMA – 02/11/2018 – h.15:00-16:00 @Book Corner

Il Pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima

Presentazione del libro Eva Frapiccini. Il Pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima, edito da Silvana Editoriale, ideato insieme all’artista come dispositivo di consultazione dell’opera omonima, oltre che come sede di approfondimento della genesi e degli obiettivi di una ricerca realizzata nell’arco di un anno, a Palermo, sul tema della legalità. La sua struttura è pensata come lettura parallela della mostra, con una sezione di Apparati dedicata ai documenti presenti nell’installazione fotografica: immagini, appunti, agende di uomini che hanno speso la loro vita nella lotta alla mafia. Arricchiscono il volume alcuni testi critici, che sottolineano la natura complessa di un progetto artistico partecipato.

Vincitore della prima edizione del bando Italian Council, il progetto di Frapiccini, curato da Connecting Cultures e Isole, ha coinvolto archivi pubblici e privati, centri studi sulle mafie, familiari delle vittime, due licei artistici e l’Accademia di Belle Arti di Palermo. L’installazione è stata esposta da giugno ad agosto 2018, presso l’Archivio Storico Comunale di Palermo, nell’ambito del programma di Palermo Capitale della Cultura.

3) IMMERGERSI NELL’ASCOLTO: DALLA PERFORMANCE AL VIDEO PASSANDO PER IL SUONO – 02/11/2018 – h.16:00-17:00 @Ypsilon St’Art Tour stand

L’edizione 2018 di Artissima rinnova il programma di visite guidate, promosso da Lancia Ypsilon e offerto al grande pubblico per scoprire la fiera in modo appassionante: sei percorsi al giorno, caratterizzati da temi diversi che i visitatori potranno scegliere in base alle loro preferenze, iscrivendosi preventivamente dal web.
L’edizione 2018 di Lancia Ypsilon St’Art Tour, dal titolo Dettagli del contemporaneo, conferma la collaborazione con i professionisti della mediazione culturale di Arteco, associazione attiva nel campo della ricerca storico-artistica e della formazione al contemporaneo. Le visite guidate, dureranno un’ora, e partiranno dallo stand Lancia Ypsilon allo stesso orario tutti i giorni di apertura al pubblico (venerdì 2, sabato 3, domenica 4).

IMMERGERSI NELL’ASCOLTOdalla performance al video passando per il suono

Alfabeti visivi e sonori; mezzi che diventano linguaggi; la poetica del suono nello spazio-tempo; contaminazione e interazione di media nell’arte contemporanea a partire dal rapporto del ritmo con l’immagine in movimento e del suono come medium tra artista e spettatore; storia della Sound Art e le sue declinazioni contemporanee: sound archeologysound design, paesaggi sonori.

4) CONCERTO DI FINE GIORNATA – 02/11/2018 – 18:30-19:30 – DAF Struttura

Concerto di fine giornata

DAF Struttura è una scuola gratuita e sperimentale; un’installazione di luci e suoni che funziona come uno spazio di ricerca e performance. Per quattro giorni, DAF Struttura si trasformerà in auditorium, studio di produzione, stazione radio, palcoscenico: una piattaforma per incontri che vedrà l’alternarsi di speaker, docenti, musicisti e artisti, a partire dai “concerti di fine giornata”. Il 3/11, dalle 18:00 alle 19:00, si terrà l’introduzione al Fiepblatter Catalogue, una serie di pubblicazioni aldilà dei generi della Thrill Jockey Records di Chicago che includono sperimentazioni elettroacustiche, ricerche algoritmiche, partiture musicali, elaborazioni di segnali digitali, registrazioni sul campo, improvvisazioni, performance pubbliche e opere grafiche.

Jan St. Werner Lecture

Nella giornata di domenica, il 04/11, si terrà un workshop aperto al pubblico dalle 12:00 alle 19:30.

5) ARTISSIMA SOUND OGR – Officine Grandi Riparazioni 2, 3 e 4/11 11:00-20:00

Artissima Sound

Sound è la nuova sezione della fiera dedicata alle indagini sonore contemporanee. Localizzata al di fuori degli spazi istituzionali di Artissima, sarà ospitata in una location di eccellenza del territorio: le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino. A conferma della natura sperimentale di Artissima, e in sinergia con le ricerche trasversali dedicate alla musica, alla performance e all’arte di OGR, Artissima Sound presenterà 15 progetti monografici dedicati al suono selezionati da un team internazionale di curatori: Yann Chateigné Tytelman, curatore e critico d’arte, Berlino e professore associato di storia e teoria dell’arte, HEAD, Ginevra e Nicola Ricciardi, direttore artistico, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino. Nei recenti sviluppi dell’arte contemporanea il suono è diventato protagonista di numerose ricerche e sperimentazioni capaci di scardinare le logiche dell’arte visiva. Il suono è usato per trasformare lo spazio e la sua percezione, per riattivare ricordi, per liberare l’immaginazione, diventando oggi fulcro delle ricerche non solo di artisti per la sua capacità di svelare la realtà al di fuori di una prospettiva visiva.

6) CAMPO TISSURATO/I SEGNI E L’URBANO 1964-1972 – Book Corner – 02/11/2018 – 17:00-18:00

Campo tissurato/i segni e l’urbano 1964-1972

Il libro raccoglie 268 opere e documenti relativi al periodo in cui Ugo La Pietra ha sviluppato un’ampia ricerca sul rapporto tra la “struttura rigida programmata” e il “gesto di rottura” (segno randomico). Un’area di sperimentazione che dalla “pittura segnica” (inizio anni Sessanta) approda agli ambienti audiovisivi interattivi (fine anni Settanta). Testi di Marco Scotini, Germano Celant, Gillo Dorfles, Tommaso Trini. Intervengono Tiziano Dabbeni, gallerista (introduzione), Marco Scotini, critico d’arte e curatore indipendente e Ugo La Pietra, artista.

7) MADEMOISELLE MA TRÈS CHÈRE COUISINE – 03/11/2018 – 16:00-17:00 – BOOK CORNER

Presentazione del volume Mademoiselle ma très chère Couisine, prima lettera di W.A.Mozart alla cugina, edito in Italia da Colophonarte (Belluno). Si tratta del primo libro d’artista di Philip Corner. L’edizione si compone di 30 esemplari (20 in numeri romani e 10 in numeri arabi), tutti arricchiti da un’opera unica su carta, realizzata dall’artista con colori all’acquarello, tinte acriliche e collage. Philip Corner, esponente di spicco nonché cofondatore della corrente artistica Fluxus, sarà presente all’evento con una sorpresa per gli ospiti. Intervengono Caterina Gualco, Rebecca Ballestra e Philip Corner – compositore, musicista e artista visivo.

8) GINO DE DOMINICIS, LO ZODIACO: L’ATTICO, ROME APRIL 4 – 8, 1970 03/11/2018 – 15:00-16:00 Book Corner

Gino De Dominicis, Lo Zodiaco: L’Attico, Rome April 4 – 8, 1970

Il 4 aprile del 1970 inaugura alla galleria L’Attico di Roma la seconda personale di Gino De Dominicis, intitolata Lo Zodiaco. La mostra è concepita dall’artista come un tableau vivant: i dodici segni zodiacali, rappresentati da manufatti, esseri umani o animali reali (quasi tutti vivi), sono disposti a semicerchio e presentati al pubblico, immobili, per cinque giorni.
La memoria fotografica dell’opera è stata sempre veicolata da un’unica immagine di Claudio Abate, utilizzata anche per il manifesto ufficiale della mostra. Ma un altro fotografo, Fausto Giaccone, agli esordi della sua carriera, riuscì a documentare questo progetto epico di uno degli artisti più sfuggenti della scena artistica dell’epoca. Rimasto inedito per quasi cinquant’anni, il suo servizio fotografico ha dato vita a un libro integralmente visivo, in forma di leporello: una sequenza di scatti in bianco e nero che raccontano Lo Zodiaco attraverso il passaggio dei visitatori e dello stesso De Dominicis nello spazio della galleria. Intervengono Matteo Di Castro, Giuseppe Garrera (collezionista / Business School del Sole 24 ore), Fausto Giaccone (fotografo) e Luca Lo Pinto (curatore / editore).

9) ENRICO BAJ. AUTOMITOBIOGRAFIA 04/11/2018 – 18:00-19:00 Book Corner

Enrico Baj. Automitobiografia

Con un titolo ironico e composito Enrico Baj licenzia nel 1983 la prima edizione della sua Automitobiografia. L’artista, ormai famoso sulla scena nazionale e internazionale, ricompone il grande mosaico della sua vita seguendo una vocazione letteraria che in quegli anni si fa sempre più prolifica e incalzante.
Figura eclettica in contatto con le cerchie culturali europee, Baj sceglie di raccontarsi attraverso una narrazione a ritroso nel tempo, che porta il lettore tra i personaggi, artisti e intellettuali, e gli oggetti che hanno segnato la sua vita: da un lato Arturo Schwarz, Man Ray, Marcel Duchamp, Surama, Edoardo Sanguineti, Breton, Man Ray, De Chirico e Jaguer, dall’altro una moto Kawasaki o un semplice ascensore.
Al centro di tutto la passione e l’impegno per un rinnovamento dell’arte, nella forma e nei contenuti, per recuperare quella fusione tra arte e vita teorizzata da Jarry e Breton. Intervengono Roberta Baj, moglie di Enrico Baj, Ugo Nespolo, artista, e Angela Sanna, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

10)  LA TARTARUGA. STORIA DI UNA GALLERIA 04/11/2018 – 17:00-18:00 Book Corner

La Tartaruga. Storia di una galleria

Dalla sua apertura a Roma nel febbraio 1954, la Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis assunse un ruolo di prim’ordine per lo sviluppo dell’arte italiana d’avanguardia. Nel corso degli anni Cinquanta ospitò mostre rilevanti, tra cui le prime personali in Europa di Franz Kline e Cy Twombly, e all’inizio degli anni Sessanta fu tra i primi spazi espositivi privati italiani a intrecciare rapporti con gli Stati Uniti, il primo a promuovere nella Capitale le ricerche pop, divenendo il punto di riferimento per quel gruppo di giovani artisti destinati a far parte della cosiddetta ‘Scuola di Piazza del Popolo’. Basandosi su un capillare spoglio del suo archivio, il volume costituisce il primo studio analitico dell’attività della galleria, approfondendone gli anni cruciali dal 1954 al 1968, ma fornendo al contempo la prima puntuale ricostruzione cronologica dell’intera attività espositiva ed editoriale fino alla scomparsa del gallerista avvenuta nel 2004. Intervengono Ilaria Bernardi, autrice del libro, storica dell’arte e curatrice e Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia Albertina di Torino e curatrice.