Gli edifici aperti saranno oltre 140, con più di 70 nuovi luoghi rispetto alla prima edizione. E sono luoghi che ancora una volta raccontano l’infinita varietà di Torino: dall’architettura contemporanea, con edifici appena completati e mai aperti prima, alle eccellenze del patrimonio storico.
Una collezione che coinvolge tutti i quartieri, per conoscere gli ambienti nascosti dietro a facciate e cortili del nostro quotidiano.
Tra panorami e sotterranei
Le new entry sono prestigiose, sono importanti, hanno creduto nel progetto. La Nuvola Lavazza aprirà le porte per un tour eccezionale che arriverà fino alla terrazza, con spazi mai presentati prima al pubblico. La “Villa e la Torre” di Bernini2, con il loro volume dinamico, sono fra i progetti contemporanei più recenti a Torino. La visita al Grattacielo Intesa Sanpaolo ci porterà fino alla serra, con la sua incredibile vista dal punto più alto della città. E pensando ai panorami su Torino, come non citare il La Salle? Con la sua pianta ottagonale, il Centro domina la città dalla collina e offre uno scenario emozionante.
Ma non ci sono soltanto i panorami sulla città. C’è anche una nuova Torino sotterranea da esplorare. Scopritela visitando le gallerie del Pastiss, che con il suo labirinto sotto terra difendeva la Cittadella. Open House Torino darà l’opportunità straordinaria di inaugurare l’Area archeologica Pietro Micca, scoperta durante gli scavi in corso Galileo Ferraris – una vera prima assoluta.
–
Tra novità e conferme
Le novità sono davvero molte. C’è la felice convivenza di architettura e natura nel Giardino Segreto, ai piedi del Monte dei Cappuccini. C’è il dietro le quinte del Café Müller, nuovo spazio per gli spettacoli di Cirko Vertigo, e gli studi celati nel cortile di Palazzo Scaglia di Verrua, unica dimora rinascimentale originale. Ci sarà poi il design contemporaneo di tanti loft e appartamenti privati che si apriranno ai cittadini con grande generosità.
Tante anche le conferme dell’edizione 2017: hotel dagli interni contemporanei come l’NH Collection Piazza Carlina e il Duparc Contemporary Suites; i gioielli di architettura barocca trasformati in appartamenti moderni, a partire da The Number 6, “la casa più bella del mondo” nel 2015 – ma questa volta si apre l’attico! E poi le opere del Palazzo della Luce, luoghi cult come il Dancing Le Roi progettato da Carlo Mollino, le sorprendenti case nei cortili come Casa Okumé in Crocetta o La Casa tra gli Alberi a San Salvario.
Sul sito openhousetorino.it (in aggiornamento) trovate già le schede di molti spazi aperti, con le fotografie, gli orari e le modalità di visita.
La mappa cartacea con il programma completo sarà disponibile in diversi luoghi della città a partire dal 28 maggio mentre è già scaricabile in pdf dal sito.
Attenzione: le visite avvengono generalmente per ordine di arrivo, senza bisogno di registrazioni precedenti. In alcuni casi, per questioni logistiche o di sicurezza, è invece necessario prenotarsi: per i pochi luoghi che richiedono prenotazioni, le registrazioni apriranno il 26 maggio, alle 11, direttamente sul sito.