[REPORT] Mish Mash 2017: polaroid di una calda estate

Il festival Mish Mash è giunto alla sua seconda edizione il 5 e 6 agosto scorsi, all’interno del Castello di Milazzo in provincia di Messina. Noi abbiamo seguito la prima delle due serate.

di_Daniele Messina

La line-up scelta dal Mish Mash 2017 e dall’Associazione Mosaico – che ne rappresenta la torre di controllo – ha presentato gran parte dei nomi di spicco venuti fuori nell’anno in corso dalla scena indie/alternative nostrana, avvicinando il pubblico siciliano (già da anni di palato fine grazie a manifestazioni quali Ypsigrock, Zanne ed Indiegeno Fest, tra le altre) alle nuove realtà in ascesa.

Le prime note sono quelle suonate da Colombre, giovane musicista marchigiano, in tour a riscuotere i primi meritati consensi. Gran voce e performance dal vivo, il cui culmine si raggiunge – lo testimonia la reazione del pubblico – sul brano Blatte (ft. Iosonouncane nella versione in studio), vero e proprio singolo del disco e traccia più ascoltata su Spotify, e Pulviscolo.

 

È poi il momento del duo che negli ultimi mesi ha regalato un nuovo volto alla scena indipendente italiana: quello hip-pop/rap dei quartieri romani. Carl Brave & Franco 126 portano in tour il loro Polaroid (Bomba Dischi, 2017) fatto di un sound subito altamente riconoscibile, orecchiabile, fresco. Belle rime, bei testi vicini alla quotidianità ed alla semplicità che caratterizzano la vita in gruppo (quello degli amici di sempre) di un qualunque quartiere di città – Trastevere nel caso di Carlo Luigi Coraggio e Franco Bertolini – ma totalmente spogliata da quella vena profondamente rancorosa ed incazzosa che da anni permea il rap nostrano, portandolo talvolta a non essere consono ad un ascolto eterogeneo. Da rivedere la performance dal vivo, non ce ne vogliano Carlo e Franco ma a chi di Polaroid ne apprezza sfumature, melodie e chicche sonore, assistere ad un live che ne è quasi totalmente privo non è sicuramente produttivo. C’è tanto talento, ci sono gran belle basi, resta da perfezionare il passaggio vocale dal risultato di uno studio di registrazione (eccezionale) al live, ad un palco con gente entusiasta davanti. Il live di Carl Brave & Franco 126 è sicuramente una delle più genuine Polaroid del Mish Mash 2017, da appendere in camera e riguardare fra un paio di anni, che scommettiamo saranno rosei.

 

Gazzelle è il nome di punta della prima serata del Mish Mash 17, prima di lasciare testa e convulsioni pure ai ritmi pazzeschi di Clap! Clap!.

Superbattito (Maciste Dischi, 2017) è il disco che gira la penisola riscuotendo il giusto sostegno ed entusiasmo di un pubblico – quello di questa prima serata – che snocciola uno ad uno i brani malinconici e nostalgici di Flavio Pardini, brani perfetti per chi in quel cassetto dei ricordi, di belle polaroid ne tiene a bizzeffe.

Non sei tu, Balena, Meltinpot, Sayonara, Zucchero filato sono scandite dal pubblico che segue perfettamente il labiale dell’artista romano – maglia Slipknot e taglio à la Sick Boy di Trainspotting – sempre collegato empaticamente a chi gli sta davanti per tutta la durata del live. NMRPM (Non mi ricordi più il Mare) è il pezzo che corona una serata di ottima musica e che lascia ben sperare per il futuro di chi, nonostante tutta la buona volontà, non riesce proprio a perdersi nella qualità che l’FM italiano offre.

Clap! Clap! chiude con un dj set potentissimo, frenetico e convulso dal primo cenno arrivato dagli altoparlanti. Il dj e producer toscano, Cristiano Crisci, è instancabile dietro alla console, tira fuori ogni goccia di energia e sudore dai presenti che, a loro volta, non possono rimanere impassibili davanti ad un set così coinvolgente e febbrile. A Thousand Skies (Black Acre, 2017) è l’ultima fatica e l’arma del delitto nei confronti del pubblico pagante e… danzante.

L’ora è tarda, la notte è calata da parecchio sulle splendide mura del Castello di Milazzo. Clap! Clap! saluta e di questa prima serata del Mish Mash Festival rimangono tante, tantissime, belle fotografie da portarsi dentro rincasando da una torrida serata estiva siciliana.