[REPORT + PHOTO] Claudio Simonetti’s Goblin: quel brivido di colore rosso | Barbara

Claudio Simonetti, dopo una lunga carriera e concerti in tutto il mondo, decide di tornare a suonare dal vivo con il nome Claudio Simonetti’s Goblin, in compagnia di Titta Tani alla batteria e Bruno Previtali alla chitarra e al basso.

di Emanuela Castorina – Goblin è il gruppo che ha fondato con Massimo Morante, insieme hanno creato le colonne sonore di tante pellicole horror dei maestri del genere del calibro di George Romero e Dario Argento. Venerdì 17 è la data catanese ospitata dal Barbara che vede in apertura tre band dal sound metal e power metal, Trinakrius, Haunted e Ancestral. A loro tocca il compito di riscaldare gli animi in attesa di atmosfere più suggestive.

Adesso il palco è avvolto dall’oscurità quando i tre musicisti prendono posto dietro i loro strumenti, poi una debole luce blu mostra un Claudio Simonetti sorridente davanti alla sue tastiere e synth, mentre dà il benvenuto al pubblico per partire subito con Demoni, colonna sonora dell’omonimo film di Lamberto Bava.
Si entra già nel vivo della serata o meglio ci si lascia coinvolgere dalle immagini di morti viventi e corpi divelti proiettate sullo schermo. Le scene più salienti dei film che Simonetti ha magistralmente musicato fanno da cornice per tutta la durata del live, dai demoni agli “Zombi” di Romero, passando in rassegna i film di Dario Argento: “Suspiria”(di recente al cinema per i suoi 40 anni), “Phenomena”, “Tenebre”, “Non ho sonno”.
Nella scaletta presente anche Roller, dall’omonimo disco uscito dopo il successo di “Profondo Rosso” e che rappresenta la massima espressione del prog italiano. Tra un tema e l’altro si scopre in Simonetti un simpatico intrattenitore con siparietti sulla sua carriera, i suoi live e la figura paterna, del quale decide di proporre il brano Gamma.
Il momento che tutti stanno aspettando finalmente arriva, quel La La Mi La La Re annuncia l’inizio del tema di “Profondo Rosso” e più va avanti e più sembra di assistere a un’esplosione.
Infine, in pieno stile cinematografico scorrono sullo schermo i titoli di coda, e sembrerebbe che lo show finisca così ma l’atmosfera è calda e agitata, sono tante l’emozioni che i Goblin sono riusciti a trasmettere al pubblico, e al richiamo del bis rispondono con due composizioni totalmente improvvisate che illuminano letteralmente il palco e la platea.

In America hanno John Carpenter e qui in Italia abbiamo Claudio Simonetti. In coppia con Dario Argento è riuscito a terrorizzare tante generazioni di appassionati del genere horror. Quei film non avrebbero avuto lo stesso impatto emotivo senza le musiche dei Goblin e nonostante il contesto del Barbara non sia quello di un cinema buio o di una cameretta illuminata dallo schermo della tv, un brivido ha percorso la schiena dei molti presenti.

GALLERIA FOTOGRAFICA DI GIUSEPPE PICCIOTTO