Punk pop e biochimica, caffeina e college rock: ecco perché ci siamo innamorati di tutte le facce di “Milo” e non possiamo mancare all’unica data italiana dei Descendents.
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_di Stefano D. Ottavio
Avvisiamo tutti coloro che già conoscono a fondo la storia del punk americano e/o amano le sonorità in questione: non avete bisogno di questo articolo per convincervi ad andare al Carroponte di Milano il prossimo 11 Giugno, in fondo alla pagina c’è il link dell’evento e tante care cose. Per tutti gli altri che non sanno chi siano i Descendents o li hanno sentiti nominare dal classico amico nerd saccente che tutti abbiamo, ecco per voi un veloce ed indolore elenco per scoprire qualcosa di più su una delle realtà più influenti del panorama punk rock mondiale.
1. LA DISCENDENZA DEI DESCENDENTS
Eh sì, perchè grazie alla band californiana, formatasi nel 1978 a Los Angeles, creatrice di album seminali ed ancora attuali come “Milo Goes To College” (1982) ed “Everything Sucks” (1996), sono nate band come NOFX, Blink 182, Green Day, Offspring, Rise Against e così via. Questa non è solo una logica supposizione ma, come si può vedere in “Filmage: The Story of Descendents/All”, consigliatissimo documentario del 2013, artisti come Dave Grohl , Fat Mike e Mark Hoppus dichiarano che i Descendents, con la loro cura per le armonie vocali, una spiccata ed inedita sensibilità pop, fantastiche linee di basso melodiche e canzoni d’amore senza vergogna spalmate sulla velocità dei Ramones, sono la fonte da cui hanno attinto praticamente tutte le band del cosiddetto pop punk, genere che avrà poi il suo apice commerciale negli anni a cavallo tra ’90 e ’00.
2. HARDCORE NERDS
Per comprendere quanto sono unici i Descendents, basterebbe guardare i vecchi filmati dei loro concerti negli anni ’80, in cui si esibivano vestiti come tutti i giorni, nu jeans e na maglietta e gli (iconici) occhiali da vista, con il solo pensiero di spaccare con la musica e di non calarsi nella “divisa” da punk rocker con creste e chiodi, come sembrava obbligatorio all’epoca. Ma cosa è ancor più lontano dai soliti stereotipi musicali sex/drugs/rock n roll di un cantante punk che ha una vita parallela da scienziato? Milo Aukerman, frontman e “logo” della band (compare in versione cartoon su quasi tutte le copertine dei loro album), al di fuori dei Descendents è un ricercatore biochimico in attività, ed il dottorato conseguito nell’Università del Wisconsin-Madison è stata la causa di un temporaneo allontanamento dalla band, periodo in cui c’è stata la formazione degli All, che erano praticamente i Descendents con un altro cantante. Ancora adesso, Milo alterna weekend in cui suona al Coachella davanti a 20mila persone che pogano, a lunedì in cui fa riunioni e conferenze scientifiche all’università mostrando slide ai colleghi, in pieno stile Superman/Clark Kent.
3. UN INFINITO AMORE PER IL CAFFE’ TRADOTTO IN MUSICA
Oltre a parlare di amori falliti, l’essere rifiutati dalla società e dalle ragazze, scoregge, passione per il cibo da fast food, pesca e ancora scoregge, una tematica ricorrente nella produzione dei Descendents è l’amore per il caffè, bevanda di cui tutta la band è dipendente e motivo per cui hanno sempre suonato così velocemente. Dopo aver disseminato qua e là nella loro discografia pezzi come “Coffee Mug”, da Everything Sucks, alla caffeina è dedicato il titolo dell’ultimo esaltante album “Hypercaffium Spazzinate” (2016, Epitaph). Il nome ha origine da un esperimento scientifico di Milo, che a quanto pare in laboratorio è riuscito a sintetizzare una sostanza più potente ed efficace del normale caffè, come lui stesso ha dichiarato in una recente intervista di Noisey che si è svolta, guarda caso, in una caffetteria newyorkese.
4. WHEN I GET OLD…
La motivazione più semplice e logica? I Descendents sono ancora vivi, ancora in forma e con una formazione che non cambia dal 1987! Non siamo di fronte ad una di quelle reunion in cui suona il cugino di un componente originale e una serie di turnisti di vent’anni, ma stiamo parlando di una famiglia unita più che mai dall’amore per la musica ed il caffè anche a 50 anni suonati, che ha ancora tanta voglia di fare tour e divertirsi. Il bassista Karl Alvarez ha dichiarato in una recente intervista che la sua più grande paura nella vita è quella di perdere un componente del gruppo e Bill Stevenson, batterista, compositore della maggior parte dei pezzi e leader della band, è recentemente sopravvissuto ad un tumore al cervello. Senza aver fatto passare molto tempo dal delicato intervento chirurgico sta già calcando i palchi di tutti mondo, serve aggiungere altro?
I DESCENDENTS ARRIVERANNO IN ITALIA L’11 GIUGNO AL CARROPONTE DI SESTO SAN GIOVANNI (MI) PER L’UNICA DATA ITALIANA. QUI IL LINK ALL’EVENTO UFFICIALE.