Quello che per Seeyousound sarà un closing party, per Genau sarà un opening: il nuovissimo format #LOFT, firmato dalla crew torinese, decollerà questo sabato 4 febbraio all’Azimut Club, a chiusura della terza edizione del Festival Internazionale di Cinema Musicale.
_di Annalisa Di Rosa
A celebrare questo battesimo di fuoco dietro la consolle, sarà il sacerdote Domenico Crisci, in rapida ascesa verso l’Olimpo della techno più incazzata, tribale e adrenalinica.
Pochi producer possono vantare un nonno proprietario di un club notturno. Ancora meno sono quelli che possono vantare un nonno proprietario di un club notturno chiamato Hipe, dove hanno transitato negli anni diversi top dj. Domenico Crisci invece può. Il locale di famiglia si trovava a pochi passi da casa, in quel di Caserta, e le casse martellanti sono state uno dei primi ricordi sonori di baby Crisci. Dal collezionare vinili e sintetizzatori, a prendere un aereo per Londra dove affinare la tecnica ed imparare a cavalcare l’onda elettronica, il passo è stato breve. Al Sae Institute della City, Crisci interiorizza una certa disciplina, che perfeziona ancora con una spruzzata di stile made in Italy nella sede Sae di Milano. Alla conclusione del suo percorso formativo, di certo un computer lo sa accendere: ma Crisci è un artigiano a cui piace usare martello e mani e che usa il computer solo per le mail.
«Ci vuole un certo savoir faire anche per aprire in due lo sterno dell’ascoltatore»
Notato dalla L.I.E.S. di Ron Morelli, Domenico firma releases dal sapore newyorkese ma sempre prepotentemente post-industrial: come se tracciasse una sorta di asse Brooklyn-Berlino-Milano-Londra difficilmente replicabile e sicuramente identitaria. Nel suo cv troviamo uscite per label come Russian Torrent Versions e per la Jealous God di Silent Servant, Regis e James Ruskin, ma il producer ha recentemente deciso di mettere su casa fondando la sua etichetta, Summa Cum Laude.
Viaggio inaugurale della neonata label è stato il rilascio di “The Violinist”, un EP che condensa tutte le influenze finora respirate da Crisci. Il producer casertano ha spesso affermato che tutto quello che fa è immaginare dei mondi, degli scenari fantastici ma precisi, e di trascriverli poi nel modo più pulito possibile, senza coloranti né conservanti aggiunti. Il risultato è un lavoro analogico di alta ricerca qualitativa, ma non per questo meno martellante, a conferma che ci vuole un certo savoir faire anche per aprire in due lo sterno dell’ascoltatore.
Domenico Crisci è, in buona sostanza, un producer per cui forse qualsiasi categorizzazione risulterebbe riduttiva. E’ uno che ti schiaffeggia con i guanti bianchi: firmare la presenza ad un suo set è un’esperienza da provare.
Ad aprire il set di Crisci, troveremo Kessa di Genau e Blacksun della crew Devil’s Dancers: una squadra di tutto rispetto dall’intransigente impronta techno, per chiudere degnamente il cerchio del percorso visivo-sonoro proposto da Seeyousound Festival, nell’atmosfera minimal-dark dell’Azimut Club.
Photo di copertina by: Giovanni Calemma & Antonio Picardi