Il Paese dei Segreti Addii: gli anti-eroi d’Appennino raccontati da Mimmo Sammartino

Poesia e prosa, fiaba e tragedia si intrecciano nel romanzo edito da Hacca: un’immersione nella vita di un piccolo e isolato paesino montano. 

di Carla Paolo – Il paese dei segreti addii, l’ultimo romanzo di Mimmo Sammartino, racconta la storia di un paese d’Appennino, Pietrafiorita, incastonato nel cuore delle montagne del Mezzogiorno e destinato a spopolarsi a causa del suo isolamento. Sono pochi gli abitanti che ancora si ostinano a restare, sono coloro che in quel posto sperduto e nascosto si sentono a casa e sono gli stessi che una mattina di Natale assistono ad un evento mai accaduto prima: la candida neve caduta copiosa durante la notte viene sporcata ed offesa da un rigagnolo scarlatto che scivola tra le vie del paese, facendo presagire nulla di buono. Tutti gli abitanti assistono a questo evento straordinario e tutti, in un modo o nell’altro, hanno le esistenze e le storie intrecciate.

I personaggi sono la componente fondamentale di questo romanzo corale d’Appennino: si tratta di uomini e donne costretti dalla vita a ricoprire il ruolo di antieroi. Tutti si sono trovati a dover fronteggiare abbandoni, amori ostacolati, morte, guerra, pregiudizi e orgoglio, ma allo stesso modo hanno sempre dovuto scontrarsi con la forza della vita che non si arrende alla disperazione e alle perdite che questa porta con sé.

«I bambini avevano ascoltato storie impressionanti su quei sepolcri: sotto quelle tombe riposava il dolore mai placato di vite strappate ai giorni con colpevole anticipo, senza possibilità di riscatto e redenzione.  Sotto quelle pietre s’erano arresi al mondo disperati amori lasciati senza abbracci, esistenze labili divorate dal fuoco, il rimpianto della madre per il figlio che s’era perduto quando era ancora troppo giovane il tempo»

Protagonista indiscusso di questo romanzo è il dolore di chi resta, come suggerisce il poetico titolo. Si tratta di un racconto in cui sono ben amalgamati poesia, fiaba, realtà, canti, preghiere e prosa, rendendo la narrazione leggera nei toni, quasi sussurrata, poetica e struggente nello stile, realistica nei personaggi, fortemente caratterizzati.

Lo sfondo su cui si muovono queste vite è Pietrafiorita, paesino di montagna come tanti altri, dimenticato e nascosto al resto del mondo, attraversato dalle sempre uguali dinamiche dei piccoli paesi in cui tutti si conoscono e in cui si è costretti a vivere a stretto contatto. Eppure, in questo villaggio che sembra sfidare spazio e tempo, nessun dolore è risparmiato.

Tutti questi elementi – il paesino isolato, la piccola comunità, la coralità del romanzo – non possono che far tornare in mente un altro luogo mitico della letteratura: Macondo, il paese protagonista di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, caratterizzato dalla ricchezza di personaggi che si inseguono di generazione in generazione, alle volte creando confusione nel lettore, altre volte incitandolo ad immergersi più pienamente nella lettura. Sammartino, ne Il paese dei segreti addii, pur vantando una consistente varietà di personaggi – che non si avvicina però alla molteplicità del romanzo di Márquez – riesce a raccontare le loro storie con ordine e compostezza, approfondendo maggiormente anche la componente psicologica.

Il grande talento dello scrittore lucano risiede nel modo in cui rende la lettura intensa e travolgente: il tono sospeso e fiabesco che attraversa tutta la narrazione non fa che mascherare l’angoscia che domina le vicende dei personaggi – in particolare quelle del Senzanome – che diventa via via sempre più intensa, a piccole dosi, fino ad esplodere nel finale.

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Mimmo Sammartino IL PAESE DEI SEGRETI ADDII pp. 177, 15€ Hacca edizioni, Maltignano 2016