Torino omaggia Gus Van Sant

Una mostra al Museo del Cinema e una retrospettiva al Cinema Massimo per celebrare il regista di Portland, che mercoledì 5 ottobre sarà presente alla proiezione della sua pellicola più iconica, “Belli e dannati”, appena restaurata in digitale.

di Giulia Scabin  –  Coprodotta dal Museo Nazionale del Cinema con la Cinémathèque Française di Parigi e la Cinémathèque de Lausanne, approda a Torino dal 6 ottobre 2016 al 9 gennaio 2017 la mostra ICONE, a cura di Matthieu Orléan e con il coordinamento italiano a cura di Grazia Paganelli e Stefano Boni, che ricostruisce interamente la carriera artistica del regista americano Gus Van Sant. La mostra sarà accompagnata parallelamente dal Cinema Massimo di Torino, con una retrospettiva che riproporrà tutti i film del regista di Portland in lingua originale sottotitolati in italiano.

gusvansant

«Un manifesto poetico di quei perdenti che non saranno mai compresi da una società crudele dalla quale si emarginano, nel vano tentativo di trovare se stessi»

La rassegna sarà inaugurata mercoledì 5 ottobre alle ore 21, con la proiezione del restauro in digitale della sua pellicola più iconica, Belli e dannati, del 1991, introdotta da Gus Van Sant in persona. Nel film, il grigiore e le luci artificiali di Seattle si alternano in una danza onirica al cielo blu e agli spazi desertici dell’Idaho, luogo segreto e magico del protagonista, interpretato da uno splendido River Phoenix.  Il suo candore intatto, mai scalfito dalle brutture della vita, è un elemento emblematico del cinema di Gus Van Sant, in un manifesto poetico di quei perdenti che non saranno mai compresi da una società crudele dalla quale si emarginano, nel vano tentativo di trovare se stessi.

Nel 2003, è Elephant a portare al regista il primo grande successo cinematografico, grazie alla Palma d’oro vinta a Cannes per miglior film e miglior regia, imponendolo all’attenzione del grande pubblico come uno degli autori più interessanti nella scena indipendente statunitense, capace di addentrarsi nello scontro tra adolescenza e maturità, nel bisogno di amore e nelle dinamiche sociali di un presente squallido che prova a redimersi.

Con la sua ultima pellicola, La foresta dei sogni, uscita nel 2015, l’autore si riconferma creatore di un cinema esistenziale e anticonformista, sovversivo e portatore di una sofisticata ricerca formale. Dai dipinti alle iconiche polaroid degli inizi, passando per le sequenze più rappresentative del suo cinema e i cortometraggi inediti, la mostra vuole, insieme alla rassegna, accompagnare lo spettatore verso una più profonda comprensione della poetica dell’eclettico regista, tra classicismo e sperimentalismo di un cinema che ha ancora molto da dire.

Ecco il programma completo della rassegna:

Belli e dannati (My Own Private Idaho)
(Usa 1991, 104’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Mike e Scott sono due ragazzi di strada. Mike, di estrazione sociale più umile, soffre di narcolessia. Scott, di famiglia borghese perbene, prima accompagna Mike in un’infruttuosa ricerca della madre; poi, però, lo abbandona per partire con una ragazza di cui si è innamorato. A Mike non resta che continuare da solo.
Mer 5, h. 21.00 – Sala Uno – Ingresso euro 4,00/Dom 9, h. 20.30
La proiezione del 5 ottobre sarà presentata da Gus Van Sant

Mala Noche
(Usa 1985, 80’, video, b/n, v.o. sott.it.)
Il primo lungometraggio di Gus Van Sant è un romanzo omosessuale intenso e vibrante. Un giovane gay si innamora follemente di Johnny, immigrato messicano clandestino che non parla una parola di inglese e non è neppure maggiorenne. Ispirato a un racconto di Walt Curtis, filmato in 16 mm e in bianco e nero.
Ven 7, h. 16.30/Dom 9, h. 16.30

Drugstore Cowboy
(Usa 1989, 99’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Bob è a capo di una piccola banda di consumatori di droga che visitano e rapinano spesso i drugstore che incontrano sulla loro strada. Quando una di loro muore per overdose, Bob decide di smettere di drogarsi. Nel film compare in un cameo lo scrittore della beat generation William Burroughs,
Ven 7, h. 18.15/Dom 9, h. 18.30

Cowgirl – Il nuovo sesso (Even Cowgirls Get the Blues)
(Usa 1993, 93’, 35mm, col., v.o. sott it.)
Van Sant porta sullo schermo l’intraducibile romanzo di Tom Robbins, vero e proprio cult degli anni Settanta. Storia di Sissy, una ragazza dagli enormi pollici, che alterna i suoi vagabondaggi in autostop alla professione di modella. Arriva in una fattoria nel West dove vivono le cowgirls, ribelli nate, un po’ lesbiche, un po’ femministe, un po’ folli.
Ven 7, h. 20.30/Sab 8, h. 18.30

Da morire (To Die For)
(Usa 1995, 102’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Suzanne Stone è una bionda e bella ragazza di Little Hope con il sogno di sfondare in televisione. Moglie adorata di Larry Maretto, figlio di un ristoratore italo-americano in odore di mafia, decide di ucciderlo nel momento in cui l’uomo avanza la richiesta di un figlio e di una vita borghese e provinciale. La Barbie killer mette a segno il suo colpo usando la sua seduzione.
Ven 7, h. 22.15/Sab 8, h. 16.30

Psycho
(Usa 1998, 103’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Marion Crane ruba i soldi dall’ufficio, raggiunge il motel Bates e viene uccisa nella doccia. Remake al dettaglio di certosina precisione del capolavoro di Alfred Hitchcock. Ri-messa in scena raffinatissima di un classico intramontabile, con poche, più o meno marcate, variazioni e differenze.
Sab 8, h. 22.30/Dom 16, h. 16.00

Will Hunting – Genio ribelle (Good Will Hunting)
(Usa 1997, 123’, 35mm, col., v.o. sott.it.)
All’Institute of Technology del Massachussets un luminare matematico propone su una lavagna un problema molto complesso. La mattina dopo il problema è risolto. Il genio è Will Hunting, addetto alle pulizie, che vive solo e ha un carattere anarchico e violento. Dedicato alla memoria di Allen Ginsberg e William S. Burroughs, entrambi morti nel ‘97.
Lun 10, h. 16.00/Dom 16, h. 18.00

Scoprendo Forrester (Finding Forrester)
(Usa/Gran Bretagna 2000, 136’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Jamal, sedicenne di colore del Bronx, viene ammesso in una scuola privata di Manhattan grazie alla sua abilità negli sport. Un giorno irrompe nella vita di William Forrester, un anziano scrittore che, dopo aver vinto un Premio Pulitzer, si è ritirato a vivere come un recluso. Jamal lascia un quaderno con i suoi scritti in casa di Forrester dando il via a una vicenda che cambierà la vita di entrambi.
Lun 10, h. 18.15/Dom 16, h. 20.30

Gerry
(Usa 2002, 103’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Due ragazzi di nome Gerry (Matt Damon e Casey Affleck, anche autori della sceneggiatura), spinti verso una meta ignota, si perdono nel deserto. Primo capitolo di una trilogia dedicata alla giovinezza (Elephant e Last Days sono i due successivi), nella quale Van Sant si fa portavoce di una concezione lenta e meditativa del tempo cinematografico. Il film non è mai uscito in Italia.
Mar 11, h. 16.30/Lun 17, h. 18.30

Elephant
(Usa 2003, 81’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Van Sant riflette sulla strage compiuta da due studenti nei confronti di compagni e professori nel liceo di Columbine negli Usa. Lo fa con un film di breve durata in cui si affida a una macchina da presa che pedina alcuni dei protagonisti che diverranno vittime o assassini. Palma d’oro e il premio per la migliore regia a Cannes.
Mar 11, h. 18.30/Lun 17, h. 20.30

Last Days
(Usa 2005, 85’, 35mm, col., v.o. sott.it.)
Blake è un musicista di successo ma ciò non basta a placare i suoi turbamenti interiori. Vaga disordinatamente nel bosco, tra le stanze della sua casa piena di gente anche sconosciuta. Infine, mentre amici e discografici lo stanno cercando, pone termine alla sua esistenza. Ispirato agli ultimi giorni di vita di Kurt Cobain.
Ven 14, h. 16.30/Mer 19, h. 20.30

Paranoid Park
(Usa/Francia 2007, 85’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Paranoid Park è il nome di un parco per appassionati di skateboard di Portland, in cui si ritrovano gli skater più folli, anime dannate della città, giovani senza tetto, senza futuro, che bruciano le proprie vite sulla pista. Alex, 16 anni, attratto da quello che per molti è un paradiso artificiale, si avventura nel parco, dove accade però l’irreparabile. Una sera, accidentalmente, causa la morte di un agente di sicurezza. Decide di non dire nulla.
Ven 14, h. 18.15/Mer 19, h. 22.15

Milk (Harvey Milk)
(Usa 2008, 128’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Gli ultimi 8 anni della vita di Harvey Milk, da quando decide di trasferirsi con il compagno Scott a San Francisco, fino a quando, sostenuto dalla sua comunità, sorprende tutti e diventa un militante e promotore dei diritti degli omosessuali. Nel 1977 viene eletto consigliere comunale, primo omosessuale ad avere accesso a una importante carica pubblica in America.
Mar 18, h. 16.00/Lun 24, h. 20.45

Promised Land
(Usa 2012, 106’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Steve Butler è un agente in carriera di una grossa compagnia, con il compito di convincere gli abitanti di una cittadina rurale a cedere i loro terreni per dare spazio alle trivellazioni per l’estrazione di gas naturale. Si prevede che, stretti dalla morsa della crisi, molti non avranno difficoltà a cedere le loro proprietà.
Mar 18, h. 18.30/Lun 24, h. 16.15

L’amore che resta (Restless)
(Usa 2011, 95’, Hd, col., v.o. sott. it.)
Annabel Cotton è una bella e dolce malata terminale di cancro che ama intensamente la vita e il mondo della natura. Enoch Brae è un ragazzo che si è isolato dal mondo da quando ha perso i genitori in un incidente. Quando i due si incontrano a una cerimonia funebre, scoprono di condividere molto nella loro personale esperienza del mondo. Con Mia Wasikowska e Henry Hopper.
Mar 25, h. 16.30/Dom 30, h. 20.30

La foresta dei sogni (The Sea of Trees)
(Usa 2015, 110’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Dopo la morte della moglie, Arthur Brennan (Matthew McConaughey) va in Giappone, nella foresta di Aokigahara, nota come “la foresta dei sogni”, dove uomini e donne si recano a contemplare la vita e la morte. Sconvolto dal dolore, Arthur penetra nella foresta e vi si perde, per poi ritrovarsi grazie a un incontro importante.
Mar 25, h. 18.30/Lun 31, h. 16.00