Minima Animalia: il bizzarro bestiario di Elio al Teatro Carignano

Uno spettacolo ambizioso e spiazzante sulla “armonia” del mondo animale, presentato dal Circolo dei Lettori all’interno della rassegna Torino Spiritualità. 

di Stefano D. Ottavio  –  “Un moscerino ha meno spiritualità di un cigno?” Questa è la domanda che Elio rivolge al pubblico del Teatro Carignano di Torino durante il suo spettacolo, lo scorso giovedì 29 settembre. L’occasione è il fortunato festival organizzato dal Circolo dei Lettori “Torino Spiritualità”, quest’anno dedicato, con il sottotitolo “D’istinti Animali”, alla riflessione sul mondo animale nella storia dell’arte.

Non c’era quindi contesto migliore per il leader degli Elio e le Storie Tese per presentare “Minima Animalia”, esibizione lirica in compagnia del maestro Roberto Prosseda al pianoforte (e dell’essenziale volta-pagine che assiste il pianista, “il migliore giratore di pagine d’Italia” a detta di Elio).

“Minima Animalia” (storpiatura ironica del testo filosofico “Minima Moralia” di Adorno) è un ciclio di canzoni di “musica contemporanea”, in cui i testi di Elio sono musicati dall’eclettico compositore Luca Lombardi, con l’obbiettivo di rispondere proprio alla domanda iniziale: dare spazio nel mondo dell’arte ad animali solitamente sottovalutati. E così possiamo ascoltare le articolate composizioni dedicate al moscerino piccolo ma rompicoglioni, a quanto è bello uccidere la zanzara, al porco che riesce a sottrarsi dalla macellazione, al criceto che continua a morderti nonostante tutto l’affetto possibile e alla frittata di uova di pidocchio.

Oltre a queste composizioni, c’è spazio per molto altro, tra cui un fantastico quarto d’ora di piano solo, in cui Prosseda si esibisce in un medley di brani dedicati ai volatili, “simbolo di mistero e sublime”, come ad esempio il dialogo di Liszt tra San Francesco e gli uccelli.

Elio è ovviamente il mattatore della serata ed ha il talento di rendere divertenti con le sue presentazioni e intermezzi anche brani “alti”, estratti qua e là dall’“Opera da tre soldi” di Bertold Brecht, da “Pierino e il lupo” o da “Le Nozze di Figaro”. Proprio da quest’opera di Mozart è tratto “Non più andrai farfallone amoroso”, aria che dedica al principale festeggiato del giorno (andate a vedere chi compie gli anni il 29 settembre… inizia con B ma non è Brecht).

Uno spettacolo ambizioso, bizzarro e vario che solo un personaggio come Elio può condurre. Pochi altri possono passare infatti da esibirsi al Teatro Carignano il giovedì sera, ad unirsi agli amici torinesi Ossi Duri in un pub a Rivoli due giorni dopo, l’1 ottobre, per divertirsi cantando qualcosa di Frank Zappa tra una pinta ed un’altra al Birra Ceca Pub 82.

Gallery a cura di Corrado Iorfida