[REPORT] Gramatik: impossibile star fermi | Villa Ada

Una notte fresca che si è scaldata con il sound potente di un prodigio dell’elettronica mondiale durante la rassegna Roma Incontra il Mondo. 

Dubstep, electro, trip hop, hip hop e glitch sono solo alcune influenze che confluiscono nel sound massiccio di Gramatik. Con 8 album, 3 EP e numerosi singoli e remix alle spalle si è presentato sul palco di Villa Ada Roma Incontra il mondo portando tutta la sua energia. Una tempra musicale fatta di bassi, di hip hop strumentale che lo ha portato alla nomination come miglior artista chill out al Beatport Music Award nel 2010 e agli European MTV Music Awards. Un musicista che va controcorrente rispetto alla tradizione della terra da cui proviene, la Slovenia, che si è fatto solo ed esclusivamente grazie all’appeal della sua musica ricca di vitalità.

Negli ultimi tempi si è affermato ancor di più nel panorama musicale grazie alle partecipazioni a festival di fama mondiale come Lollapalooza , Glastonbury, Coachella e Sonar, dove ha presentato il nuovo album “Epigram”. Insomma un prodigio della musica elettronica internazionale che raccoglie e semina sempre più successo. La sua storia inizia in Slovenia dove sin da bambino giocava con i beat sul suo PC poi si è trasferito a Brooklyn dove ha iniziato a respirare tutta un’altra aria che lo ha ispirato per i suoi pezzi intrisi di riferimenti sociali e politici che coinvolgono delle radici musicali che vanno oltre l’elettronica che abbracciano il soul, il rap e la tradizione blues e jazz.

Questa capacità di unire vari generi in un unico lavoro è decisamente il suo marchio di fabbrica. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla sera del 20 luglio: cosa vuol dire sentirlo live? È una vera e propria esplosione, che ti coinvolge e ti entra dentro facendo rimbalzare ogni molecola del corpo. Impossibile non ballare o non saltare e non venire rapiti e coinvolti dalle luci che scandiscono i tempi della dupstep. Si diventa un unico corpo, grande, mai stanco di muoversi. E anche se subentra la stanchezza il corpo e la mente procedono al ritmo della musica per inerzia perché è impossibile fermarsi.

È la “maledizione” di questi bassi che ti porti dietro per i giorni successivi quando ci pensi e continui ad ondeggiare e ballare con la mente. Oltre a Denis Jasarevic, alias Gramatik, presenti on stage in apertura dello sloveno i Geek x Vrv,  un duo elettro hip-hop di base a Parigi che ha pensato di scaldare il pubblico al meglio con il loro sound fusion che si sposa perfettamente come apertura a Gramatik. Un continuum di elettronica intensa che ha fatto tremare il parterre per tutta la notte.