Dopo qualche trasposizione sul grande schermo, ora, la visionaria opera letteraria di Lovecraft diventerà una serie televisiva.
di Ramon Rodriguez Lioia – Attenzione, fermi tutti. Dobbiamo dare un comunicato stampa che potrebbe sconvolgere le fondamenta di questo universo, e forse di altri. Quest’anno, forse, finalmente uno dei più attesi e ricercati adattamenti media di tutti i tempi potrebbe iniziare a vedere la luce; l’opera letteraria di H.P. Lovecraft potrebbe finalmente diventare una serie tv, portando finalmente sullo schermo uno degli autori fantastici più influenti del secolo, se non il più influente in assoluto.
Lovecraft è conosciuto dai più come l’autore del cosiddetto “Ciclo di Cthulhu”, o come l’inventore del “Necronomicon”, ma più nel dettaglio è autore di un numero enorme di racconti a cavallo fra la fantascienza e il fantasy, dai fortissimi elementi onirici e dalla prosa goticheggiante e volutamente british. Poco conosciuto nella sua epoca, salvo il gruppo di altri autori con cui intrattenne un ricchissimo rapporto epistolare (e che peraltro espansero moltissimo l’universo da lui immaginato), venne riscoperto successivamente, diventando fonte di ispirazione per la musica, la letteratura, l’arte e – inevitabilmente – anche i “nuovi media”, come il cinema o i videogames.
Nelle sue opere, Lovecraft ha ridisegnato i canoni dell’orrore nella letteratura, creando l’angoscia da tematiche come l’occulto, l’onirico, l’oltre-il-conosciuto, le altre dimensioni; sua è l’idea della “conoscenza proibita”, di come l’uomo non debba spingersi “oltre” quanto deve sapere, pena la follia o l’incontro con mostruosità cosmiche – sia nel senso di “provenienti dallo spazio” che nel senso di “infinitamente superiori”. I picchi di morbosità e di inquietudini raccontati da Lovecraft hanno poi spinto altri autori ad ampliare, come abbiamo detto, l’universo letterario dei “Grandi Antichi”, le misteriose e potentissime divinità stellari immaginate dal nostro, rendendolo complesso e coerente.
Finora, tuttavia, salvo pochi tentativi, sul grande o piccolo schermo abbiamo visto solamente opere “ispirate” a Lovecraft, “tratte liberamente” da qualcosa di suo – lui stesso riteneva il cinema “infantile” d’altronde, e si augurava di non vedere mai adattamenti dei suoi racconti (è importante comunque citare almeno Il seme della Follia di Carpenter e Re-Animator di Gordon, giusto per tirarne fuori due che con ottima probabilità conoscerete.
Pochi giorni fa – con una notizia così importante da farci fermare le rotative e far pubblicare l’articolo il prima possibile – la Asylum Production, sussidiaria TV di Legendary Entertiment, ha annunciato di stare preparando una serie in 16 episodi basata sui più celebri racconti di Lovecraft. Purtroppo (o per fortuna?) non si tratta della stessa Asylum autrice di imprescindibili perle del cinema come Sharknado, ma di uno studio di produzione meno scanzonato; in base a quanto riferito da bleedingcool.com, i due produttori Lorenzo di Bonaventura e Dan McDermott avrebbero per le mani la sceneggiatura di un pilot realizzato da Mattew Francis Wilson. Fra i racconti che si vocifera potrebbero trovare posto nella serie non mancheranno ovviamente i racconti del Ciclo di Cthulhu, l’Orrore di Dunwich e la Maschera di Innsmouth.
Il vero dettaglio che farà fremere i fan lovecraftiani, però, è il fatto che questo screenplay sembra essere stato autorizzato dai suoi eredi; è risaputo infatti che la Lovecraft Estate sia piuttosto micragnosa nel gestire il copyright sulle opere dell’autore di Providence (come dimostra la fantastica storpiatura in “Ktulu” che hanno dovuto inventarsi i Metallica per la suite “The Call of Ktulu”, appunto): cosa questa che ci fa ben sperare, e soprattutto immaginare che avremo a che fare con un prodotto che potrebbe essere seguito anche da qualche insider, a garanzia, questo, di una certa qualità.