Dal 4 al 26 giugno a Palazzo Paesana una retrospettiva sul lavoro del collettivo di Tortona, tra sensualità gotica e Pop Art, visioni psichedeliche e dettagli macabri.
Martina Galanti – Il 4 giugno presso il Palazzo Saluzzo Paesana è stata inaugurata la mostra DARK NOUVEAU ad opera del collettivo artistico Malleus; originario di Tortona, il collettivo composto da Lu, Poia e Urlo, espone per la prima volta in Italia. La mostra è visibile fino al 26 giugno ed è curata daEnrico Debandi.
Le opere esposte, 100 fra serigrafie, poster art e opere rare ed inedite, sono organizzate in due spazi espostivi: il primo è l’ex Teatro Paesana, che ospita le opere dedicate alla poster art realizzata per gruppi musicali quali Iggy Pop, Foo Fighters, Chemical Brothers, Cure, Prodigy, Sex Pistols e Sonic Youth; il secondo è l’Appartamento Padronale, al piano nobile del palazzo, dove vengono presentate le opere rare e inedite organizzate in sale che sviluppano diverse tematiche.
Il collettivo Malleus è formato da tre ragazzi di Tortona , Lu, Poia e Urlo; dal 2002 in avanti si esprime in tutti i tipi di arte visiva, dall’illustrazione alla video-art, passando per la produzione di stampe serigrafiche fatte a mano. L’iconografia alla base del loro lavoro proviene da un vasto paesaggio che comprende arti figurative, in particolare espressionismo e simbolismo, Art Nouveau e Surrealismo, Pop Art, arte psichedelica ma anche fumetti, fotografia, cinema e letteratura.
Il catalogo completo di poster creati fino ad oggi dai Malleus comprende lavori per artisti tra i quali: The Black Keys, Deftones, Down, Dresden Dolls, Eyehategod, Helmet, Iggy Pop & The Stooges, Muse, The Prodigy e molti altri.
Essendo già molto conosciuti e apprezzati all’estero (le loro opere sono state esposte in mostre collettive e individuali in tutto il mondo, da Atlanta a Philadelphia, Rio de Janeiro e Antewerpen, San Francisco e Amburgo) non potevano non ritagliarsi un proprio spazio in Italia: al piano nobile nell’Appartamento Padronale dunque è possibile ammirare la maggior parte delle opere di DARK NOUVEAU (ad eccezione di quelle dedicate alla poster art situate nell’ex Teatro Paesana); il percorso espositivo si articola in diverse sezioni quali quelle dedicate a Dario Argento, in cui particolare attenzione va riservata all’opera Profondo Rosso, significativamente stampata su pelle, richiamando così i guanti dell’assassino.
Nella sala riservata al cinema subito colpisce l’opera dedicata a Theda Bara (interprete del Cleopatra del 1917), la vamp per antonomasia, la prima e la più sfrontata per l’epoca; sempre in questa sala è possibile assistere alla proiezione del video musicale del progetto Farwest Zombee del gruppo musicale Ufomammut di cui due degli artisti di Malleus fanno parte. Il video è in perfetto stile gotico e ricco di richiami alla Dea madre, figura a a cui il collettivo Malleus sovente s’ispira: infatti qui una creatura umana viene chiamata alla vita ed è possibile vedere figurativamente il potere che la vita esercita su questo nuovo essere.
Le citazioni sono invece protagoniste di un’altra sezione della mostra; si trova qui la citazione deiPreraffaelliti con la versione di Malleus dell’Ophelia e altre che con richiami assolutamente chiari rendono onore e trasformano miti e capolavori dell’arte e della musica come Electric Frankestein e l’opera in cui Kurt Cobain viene inserito nella Notte stellata di Van Gogh.
La sala religiosa è forse quella più irriverente che attraverso immagini dal gusto provocatorio colpisce il fruitore; l’immagine che forse colpisce di più è l’inginocchiatoio posto di fronte al manifesto del tour europeo dei Linea 77.
Tuttavia il vero fil rouge della mostra è sicuramente l’universo femminile: la donna come Dea madre, musa che ispira e che si fonde con lo l’universo dell’Art nouveau e con la melancolia dei Preraffaelliti trovando un vibrante supporto nei manga, nell’arte psichedelica e nel surrealismo.
L’atmosfera delle opere di Malleus è frutto dell’unione di diversi stili accostati in modo inusuale, combinando una dimensione fiabesca (caratteristica dell’Art nouveau) a una sensualità che si esprime in modi nuovi e inediti.