[REPORT + PHOTO] Gli Scontati: antifrastici per vocazione | Teatro Machiavelli

Gli Scontati di Lorenzo Kruger e Giacomo Toni portano in scena il loro spettacolo che guarda alla musica di Paolo Conte con eleganza, istrionismo e originalità.

di Valentina Battini  –  È il piccolo palco del Teatro Machiavelli, la cornice del concerto degli Scontati. Un nome che suona già come un’antifrasi, visto che Lorenzo Kruger e Giacomo Toni risultano ben lontani dalla scontatezza e dalla banalità. Ed infatti nonostante la scena risulti piuttosto minimalista nel suo allestimento, con un pianoforte nero e qualche cubo di legno, e la loro mise decisamente composta ed elegante, poco dopo il primo Se ti prendo dalle noti eleganti e il testo poetico di loro produzione, l’istrionismo del cantautore romagnolo viene fuori incontenibile come non mai, per una performance che supera la definizione stessa di “canzone-teatro”.
Ciò che si consuma nella sala concerti del Machiavelli è qualcosa che va oltre le etichette, un ibrido tra un varietà ed una pièce teatrale. La sintonia tra Lorenzo e Giacomo è palpabile e ha reso l’intera serata dinamica e coinvolgente. Gli innumerevoli siparietti con il pubblico, così come le simpatiche scene tra loro impreziosivano un contesto, già peculiare nell’intimità creatasi tra gli artisti ed i presenti in sala.

È chiaro che con gli Scontati non si è in presenza di un progetto che esegue cover di Paolo Conte, ma di un duo che seduce le orecchie degli ascoltatori e non perde mai la propria identità artistica. La scaletta è costellata da pezzi classici del “maestro” come Bartali, Come di o Onda su onda come tributo a Lauzi, che si alternano alla poeticità di brani come Walter, o Genio, tratti dal loro album d’esordio “Studi interrotti”. Il tutto eseguito magnificamente dalla calda voce di Kruger e dalla serpentina velocità di Toni alla tastiera del pianoforte.
Sono incontenibili, dinamici, scenici, si arrampicano, suonano qualunque cosa, dalle aste del microfono alle pareti dei cubi di legno. Un duo oserei dire perfetto, capace di stupire ed ammaliare sul palco, con quel fascino d’altri tempi ormai raro da trovare.

Galleria fotografica di Carmelo Tempio

(02/04/2016)

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