Shigeto: I’m a drummer first of all

 

Dopo il recente ritorno sulla scena con Intermission ep, Shigeto torna in Europa per un tour invernale con tre date italiane: Venezia, Milano e Porto Sant’Elpidio (6, 7 e 10 febbraio). Ad aprire le date altri artisti di casa Ghostly International: Lord Raja e Heathered Pearls.

Non è materiale didattico quello che voglio fornirvi, lo giuro, ma pensavo a questo fatto che alla base di ogni studio antropologico c’è un aspetto imprescindibile: la ricostruzione del contesto. Detta molto più banalmente, nella vita di tutti i giorni lo chiamiamo “mettersi nei panni degli altri”, e se i panni sono quelli di Zach Saginaw, in arte Shigeto, dobbiamo pensare a un ragazzo nato e cresciuto nel Michigan tra Ann Arbor e Detroit. Detto ciò, se penso alla musica in una città come Detroit, la mente viene subito illuminata da due flash: gli anni ’60 del soul targato Motown Records (Stevie Wonder, The Four Tops, Marvin Gaye, The Temptations) e, decenni più tardi, la nascita della musica techno. Da quando aveva circa dieci anni, Shigeto ha iniziato a suonare la batteria in varie formazioni jazz e al momento dell’incontro con l’elettronica non ha smesso di essere quello che è sempre stato: un batterista. Eccoci più chiara la genesi della sua elettronica dalle ritmiche spezzate ispirate al jazz, scaldata dai suoni organici che si incontrano con beat hip hop in un’atmosfera onirica.

Le prime pubblicazioni di Shigeto avvengono sotto Moodgadget, una “sotto-etichetta” digitale della Ghostly International, e dopo un paio di anni eccolo entrare ufficialmente nel roster Ghostly, sotto lo stesso tetto di Gold Panda, Tycho, Recondite e tanti altri brillanti dell’elettronica. Dopo due ep, nel 2010 esce il primo disco “Full Circle”, seguito due anni più tardi da “Lineage”; ma quello che lui stesso ha più volte definito il suo primo vero album è “No Better Time Than Now” (2013). L’ambiente che ci circonda diventa musica, i suoni sono sempre più veri, concreti, basta chiudere gli occhi per toccarli. Non ci sono più pareti, possiamo essere ovunque vogliamo e possiamo farlo ora. “Shigeto” oltre ad essere il secondo nome di Zach (nonché il nome del nonno ed un chiaro omaggio alle sue origini giapponesi), significa letteralmente “diventare più grande”, e con quest’ultimo album Zach è cresciuto veramente moltissimo.

Dal 2013 ad oggi Shigeto si è dato da fare in molti altri progetti: ha registrato con rapper di Detroit, suonato in un quartetto jazz, messo a punto il nuovo live set e costruito un nuovo studio. Abbiamo dovuto aspettare ottobre 2015 per sentire nuovamente la sua musica con l’uscita di “Intermission”, un ep di sei tracce che lo stesso Shigeto ci presenta come “a collection songs that point to the past, present, and future“. Un ep di transizione, per darci un assaggio delle idee ed ispirazioni che lo porteranno dritto al prossimo album.

[quote] I haven’t found the next step for me yet. I’ve been making loads of music as always, but I’m still looking for that concrete new path. [/quote]

Nell’attesa che trovi la sua nuova strada, ecco dove e quando si esibirà l’artista americano:

Sabato 6 febbraio a Venezia @Spazio Aereo

Domenica 7 febbraio a Milano @Circolo Magnolia

Mercoledì 10 febbraio a Porto Sant’Elpidio @Harmonized

Garantita carica emozionale a milioni di volt, e luce fu.