Guida agli eventi teatrali di maggio a Torino

Andiamo alla scoperta degli eventi da segnare in agenda nel mese di maggio.  A cura di Martina Saule.

Ci avviciniamo verso la fine della stagione teatrale 2024/2025, ma questo non significa in città manchino spettacoli, anzi. Sono infatti tantissimi gli spettacoli che si alternano tra i diversi teatri sabaudi, con alcune perle che meritano davvero.

A questo proposito, segnaliamo subito Giovanna d’Arco, in scena dal 2 all’11 maggio al Teatro Astra, figura il cui segno che ha lasciato nella storia è così profondo che continua a permeare la nostra contemporaneità. Una donna (una ragazza) che ad appena 17 anni impugna le armi, guida un esercito, compiendo battaglie decisive, e che a 19 anni viene processata e arsa viva. Prima eroina, quasi messianica, e poi sacrificata. Una radicalità, quella di Giovanna, che per secoli è stata addomesticata, poiché modello femminile che rompe con gli ideali imposti. Cosa resta di lei, oggi?

L’11 maggio al Teatro Studio Bunker è invece Frida Kahlo, rivoluzionaria pittrice messicana, a raccontarsi in Frida, Una bomba avvolta in nastri di seta. Un monologo che va oltre alla dimensione del monologo ma che diventa opera pittorica in scena, accompagnata dalle musiche messicane originali dell’epoca.

Da menzionare anche La gatta sul tetto che scotta (ispirato all’omonimo dramma teatrale di Tennessee Williams) al Teatro Carignano: una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale (dettaglio ad esempio censurato nella famosa trasposizione cinematografica del 1958, con Elisabeth Talor e Paul Newman), presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere.

Al Teatro Gioiello, invece,  Il Medico dei Maiali racconta cosa succede quando il re d’Inghilterra muore all’improvviso durante l’inaugurazione di un albergo in Scozia, con il medico di palazzo che tarda ad arrivare per colpa di un temporale. Caso vuole, che l’unico medico presente sia un veterinario, specializzato in maiali, che capisce subito che il re non è morto d’infarto come i consiglieri vorrebbero far pensare, ma sta al gioco. Intanto, arriva il principe ereditario, un giovane scialbo, che rimane solo con il veterinario, quest’ultimo pronto a cogliere un’occasione che forse, poi, non si rivelerà tale.

E poi altri classici, musical e molto altro. Ecco cosa ci aspetta nel cartellone di maggio.

Teatro Carignano

Al Carignano va in scena l’ideale della trilogia cechoviana diretta da Leonardo Lidi, questa nuova produzione celebra il legame poetico tra la drammaturgia del maestro russo e quella dell’americano Tennessee Williams e si configura come un ulteriore passo in avanti nell’esplorazione dell’animo umano e dei suoi travestimenti.

Passato e futuro, identità sessuale e famiglia tradizionale, una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale: La gatta sul tetto che scotta è un drammatico presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere.

Teatro Alfieri

Un viaggio indimenticabile tra le melodie e le coreografie del classico hollywoodiano. Cantando sotto la pioggia è uno dei classici della storia del musical.

Tratto dall’omonimo film del 1952, questo esilarante musical è diventato famosissimo e amato dal pubblico di tutte le età. La storia è ambientata a Hollywood negli ultimi giorni dell’era del cinema muto, e si concentra sul protagonista romantico Don Lockwood, il suo compagno Cosmo Brown, l’aspirante attrice Kathy Selden e la protagonista di Lockwood, Lina Lamont, i cui toni vocali tutt’altro che dolci la rendono un’improbabile attrice. Questa nuova edizione italiana è prodotta da Fabrizio Di Fiore Entertainment e Luciano Cannito ne firma la regia, la coreografia, l’adattamento e la traduzione italiana.

Teatro Gobetti

Dopo aver ricevuto il Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena nel 2017 e aver conquistato le platee italiane, Stabat Mater torna sul palcoscenico in una forma diversa, con un nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato nella volontà di far rivivere un progetto che tratta tematiche politicamente e socialmente centrali come l’autodeterminazione e la libertà d’espressione identitaria.

La storia che viene raccontata è quella di uno scrittore trentenne alle prese col diventare adulto e il trovare una collocazione nel mondo. Una collocazione che viene cercata nella relazione con l’altro e nell’emancipazione dalla madre, figura fagocitante e, per lui, simbiotica. Il lavoro è un invito a pensare noi stessi come autori della nostra “forma”, concependo i tasselli identitari che ci compongono non come una gabbia, ma come strumenti per comunicare con l’altro.

Fonderie Limone

Spettacolo firmato dal giovane Diego Pleuteri, diretto da Leonardo Lidi e interpretato da Alfonso De Vreese Alessandro Bandini, torna in scena per raccontarci l’amore attraverso la storia di A e B. Poco importa chi sono veramente questi due amanti, ciò che conta sono le loro anime travolte da questo sentimento inesplorabile. Piccoli oggetti, gesti quotidiani, gli scontri, gli avvicinamenti, il segreto inesprimibile di tutto ciò che costruisce la vita di una coppia, nelle sue gioie e nei suoi dolori, dall’inizio alla fine.

Teatro Astra

A maggio, il Teatro Astra brucia con la prima nazionale dedicata alla vita, brevissima, di Giovanna d’Arco. Figura oggi come all’epoca quasi mitologica, dapprima elevata a icona, poi messa al comando di eserciti e infine processata e arsa viva ad appena 19 anni.

Nasce in un momento difficile per la Francia: la Guerra dei Cent’anni, tra saccheggi e violenze, sembra non aver mai fine. In questo contesto, la gente ha bisogno di qualcosa ed ecco che si diffonde una profezia: una vergine proveniente da un bosco riporterà l’ordine. Ed ecco che arriva Giovanna. Ma oggi, di lei, cosa resta?

In tutti i modi si è provato ad “addolcirla” — capelli lunghi, abiti femminili e volto angelico. Ma Giovanna si sottrae a questi modelli imposti, la stessa donna che non si è mai piegata, non ha mai ubbidito, neanche davanti a una giuria di cinquanta uomini, tutti ecclesiastici, che l’hanno messa al rogo.

Teatro Regio

  • Hamlet (15/05/25 > 27/05/25)

Con le sue danze piene di brio, le scene spettrali e le grandi arie da cantare con il cuore in mano, dalla prima rappresentazione nel 1868 e per settant’anni, Hamlet fu uno dei titoli di punta dell’Opéra di Parigi, diventando il maggior successo di Ambroise Thomas, un’operista della generazione di Wagner e di Verdi con uno stile improntato all’immediatezza.

Il libretto è ispirato liberamente all’omonima tragedia di Shakespeare: Hamlet, figlio del re di Danimarca, scopre che il padre è stato ucciso dallo zio, per poter così sposare la regina e impossessarsi del trono. Per smascherare l’assassino, il giovane dovrà sacrificare persino l’amore della fedele Ofelia. Il finale è tutt’altro che scontato.

Teatro Colosseo

Nel 1954, arrivano due signori attempati a un convegno sui giovani scrittori. Uno dei due è Tomasi di Lampedusa, che dirà a un giornalista: piacerebbe scrivere anche a me, ho in mente un romanzo storico. E attraversa passo dopo passo, con un racconto incalzante e spesso incredibile, e a tratti divertente, tutte le sliding doors per cui questo romanzo storico non avrebbe mai visto la luce, non sarebbe stato un successo, oppure sarebbe stato schiacciato dalla politica. E quando alla fine riesce ad aprire tutte le porte giuste, e diventa Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, un successo mondiale.

Francesco Piccolo ripercorre e racconta tutta la storia della pubblicazione del Gattopardo, il destino triste di uno scrittore che non saprà mai cosa succederà al suo libro, le questioni politiche e letterarie, gli scontri tra scrittori, e infine gli scontri tra registi. E mostrerà alcune scene del film – che è talmente legato al romanzo che viene indicato come una delle trasposizioni esemplari della storia del cinema, e si parla dell’uno o dell’altro come se fossero due possibili fruizioni della stessa opera – per cercare di raccontare cosa c’è dentro questo libro di così potente e misterioso.

Teatro Gioiello

Il re d’Inghilterra muore all’improvviso durante l’inaugurazione di un albergo in Scozia. Fuori, il temporale impedisce al medico di palazzo per arrivare a constatare il decesso. Tale compito viene assegnato all’unico medico presente presso la struttura, ma il caso vuole che sia un veterinario, specializzato in maiali. Il veterinario capisce che il re non è morto d’infarto come i consiglieri vogliono far credere, ma sta al gioco. Nel frattempo, arriva in albergo il principe ereditario, un giovane scialbo e, a suo stesso dire, stupido, vestito da nazista perché stava partecipando a una festa a tema durante il gay pride.

Il principe chiede di rimanere solo con il medico. Deve preparare il suo primo discorso alla nazione e non sa dove mettere le mani. Il veterinario capisce che ha un’opportunità, ma deve giocarsi bene le sue carte…

Teatro Erba

Un’epidemia di peste, che ricorda in modo impressionante quella che visse William Shakespeare nel 1592-94, causa la chiusura dei teatri. In un teatro, però, sono rimasti due attori e il pubblico. Le autorità vietano di lasciare la struttura. Non resta che proporre una carrellata sulle opere del Bardo, aspettando tempi migliori… da questi spunti parte l’attento lavoro drammaturgico, in un godibilissimo viaggio in compagnia di Prospero e Puck, Amleto e Schylock, Giulietta e Marcantonio.

Cubo Teatro – Off Topic

Francesco Granata nel settembre del 1925 si impicca perché scopre di avere un tumore incurabile. La moglie, incinta, sola, partorisce al cimitero il figlio Tindaro Granata, che nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia. Maria Casella, nel ’44, si innamora di Tindaro; disobbedendo al padre, la giovane scappa con Tindaro, facendo la “fuitina”. Nel 1945 nasce Teodoro Granata, che diventato adulto, emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del 1978. Adulto, fugge anche lui dalla Sicilia per diventare attore.

San Pietro in Vincoli

Ballroom è un’esperienza di comunità in cui persone di diverse generazioni si riuniscono attraverso la danza. La sala da ballo come contenitore della memoria, amori e passioni vissute, oppure semplicemente sfiorati. Gli spettatori compiono un viaggio nei loro ricordi grazie all’empatia che si crea con gli interpreti. E così, la semplice geometria di un luogo si trasforma in una sala da ballo, che qui si arricchisce di elementi pop e di richiami al mondo dello speed dating.

Cafè Müller

« Ho creato in me varie personalità. Creo personalità costantemente. Ogni mio sogno si incarna immediatamente nell’attimo stesso in cui è sognato, in un’altra persona che comincia a sognarlo, una persona diversa da me ». Queste parole di Fernando Pessoa sono il cuore pulsante di Heroes, una creazione che attraversa danza, teatro fisico, musica dal vivo e performance contemporanea per esplorare il tema dell’identità frammentata e della metamorfosi continua dell’essere.

Cinque performer — quattro danzatori-attori e una musicista dal vivo (violoncellista e compositrice di musica elettronica) — evocano sulla scena un caleidoscopio di identità, attraversando mondi diversi e cangianti. Ogni personaggio rappresenta una figura ispirata a icone del cinema o della musica, da David Bowie, cui lo spettacolo deve il titolo, al presentatore di Cabaret, passando per figure storiche del clown come Grock e la famiglia Fratellini.

Casa Gianduja

Inaugurato solo lo scorso ottobre, è sempre il momento giusto per scoprire la nuova Casa Gianduja di via Pettinati 10, a due passi dal Museo dell’Automobile.

E a maggio va in scena proprio la storia di Gianduja, un ragazzo senza paura che viaggia per il mondo. Una sera si ferma a una locanda ma non c’è posto. Il padrone della locanda gli parla di un castello dove può passare la notte, ma solo se ne ha il coraggio: chiunque ci abbia pernottato è stato trovato morto al mattino. Giovannino la vede come una bella sfida e va a passare la notte nel castello.

Teatro Studio Bunker

In via Niccolò Paganini l’11 maggio appare Frida, limpido esempio della forza delle donne, icona di emancipazione e affermazione. Lo spettacolo rivela la vita della rivoluzionaria pittrice messicana attraverso le sue emozioni e la trasposizione in racconto di alcune delle sue opere più significative.

Le sue parole sono state una eco dirompente, segno tangibile di una forza che ha superato ogni dolore fisico e spirituale con il suo sovversivo, inesauribile e esplosivo amore per la vita. Un testo tratto da diversi scritti e ricerche su Frida Kahlo e da una attenta analisi delle emozioni e pensieri sottesi nelle sue opere, il tutto reso nella forma di un racconto teatrale.

Teatro Concordia (Venaria Reale)

Una favola quella di Freddie e dei Queen fatta rivivere dalla penna di uno dei più prestigiosi autori italiani, Francesco Freyrie. Uno spettacolo nello spettacolo dove video, musica e favola si intrecciano in un crescendo di emozioni, dagli esordi ad A Night at the Opera, dal Live Aid a Wembley. Con la regia di Daniele Sala per rivivere sul palco la leggenda di una band che ha scritto la storia…del Rock e non solo. Alla voce, direttamente da The Voice Of Italy, Beppe Maggioni.