Guida delle mostre a Torino a Febbraio

Febbraio apre con nuove proposte inaugurate a fine gennaio e altre che arriveranno nel corso del mese. Tra musei più istituzionali e gallerie diffuse, c’è (come sempre) solo l’imbarazzo della scelta. Con questa guida proviamo a fare un po’ di ordine. Di Martina Saule

Il mese di febbraio sembra essere particolarmente florido dal punto di vista artistico. Tra le inaugurazioni più interessanti ci sono ovviamente quelle di CAMERA, che a San Valentino apre due nuovi allestimenti: “Henri Cartier-Bresson e l’Italia“, incentrata sul rapporto tra il celebre fotografo francese e il nostro paese, e “Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990“, dedicata al celebre fotografo torinese.

Mentre la Fondazione Merz giovedì 20 febbraio presenta la mostra dell’artista Yto Barrada: DEADHEAD, realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino. Progetto incentrato sulla metafora di un ritorno all’essenziale per liberare nuove energie, l’esposizione accoglie le opere più rappresentative della ricerca dell’artista, tra cui film, sculture, installazioni, tessuti e stampe, alcune inedite.

Nel corso del mese terminano, invece, la mostra dedicata a H.R. Giger (il padre dell’estetica di Alien) al Mastio della Cittadella, “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” nella storica Reggia di Venaria, incentrata sulla figura e sull’opera di J.R.R. Tolkien (con esposte ben 900 edizioni dello Hobbit e Il Signore degli Anelli) e la mostra dell’artista ecuadoregno Adrián Balseca al PAV, il Parco Arte Vivente di Torino. Quest’ultima è un’indagine sul ruolo dell’essere umano nell’ecosistema e sulle dinamiche di potere legate all’estrattivismo e allo sfruttamento della natura.

“Louis Braddock Clarke. Tomorrow Will Be Louder” a recontemporary dal 20 febbraio.

CAMERA

Dopo le mostre dedicate a grandi maestri della fotografia italiana e internazionale come Tina Modotti e Mimmo Jodice, con il nuovo anno CAMERA è pronta a inaugurare “Henri Cartier-Bresson e l’Italia“, aperta al pubblico dal 14 febbraio fino al 2 giugno 2025.

160 fotografie vintage e numerosi documenti compongono la più importante monografica mai realizzata sul rapporto tra il maestro francese e il nostro paese, partendo dagli anni Trenta e proseguendo sino al momento in cui Cartier-Bresson ha abbandonato la fotografia, negli anni Settanta.

Parallelamente, dal 14 febbraio al 6 aprile 2025, la Project Room ospita la mostra “Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990“. La mostra raccoglie 60 stampe vintage, provenienti dall’Archivio Riccardo Moncalvo e da collezioni private, in bianco e nero e a colori, che ripercorrono quasi 60 anni di storia del fotografo torinese.

“Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990”.

GAM – Galleria d’arte moderna e contemporanea

La GAM da un paio di mesi ha riaperto il secondo piano del Museo. Il nuovo allestimento si articola in 15 sale, che comprendono anche un Deposito vivente dedicato che emula un vero deposito museale.

Tantissimi gli artisti esposti, tra cui Mary Heilmann e Maria Morganti. Per entrambe le artiste, anche una mostra dedicata. La prima, Mary Heilmann, è una delle più importanti pittrici astratte contemporanee, con 60 opere che ne ripercorrono la carriera ai primi dipinti geometrici degli anni ‘70 fino alle recenti tele sagomate in colori fluorescenti. Di Maria Morganti la GAM ne porta la prima grande mostra antologica, con un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1988 e il 2024.

Da non perdere anche l’esposizione interamente dedicata a Berthe Morisot, pittrice impressionista e unica donna tra i fondatori del movimento. La mostra ne ripercorre gli esordi legati a Édouard Manet (fratello del marito di Berthe) fino alla sua piena maturità artistica.

Nella giornata di venerdì 14 febbraio, con la promozione “A San Valentino ama la cultura!“, tutti i visitatori potranno visitare le collezioni permanenti con il biglietto speciale a 1 euro. Aggiungendo 1 euro si potrà accedere anche alle mostre temporanee Mary Heilmann, Maria Morganti e GRASSO. Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. Mentre è esclusa dalla promozione la mostra su Berthe Morisot.

In Videoteca è invece possibile ascoltare (e ammirare le copertine) di 471 dischi d’artista, in parte provenienti dalla collezione di Giorgio Maffei e in parte della GAM stessa. Da John Cage, l’intera produzione Fluxus fino alla performane poetry di William Burroughs e tanti altri, tutto sotto la mostra “SilenzioSuono – SoundSilence”.

Berthe Morisot.

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

Fino a marzo si può visitare “#Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game” interamente dedicata alle serie televisive che più ci hanno appassionati dagli anni ’90 a oggi. Dodici titoli presentati in ordine cronologico, dai Segreti di Twin Peaks a Mare Fuori.

Musei reali di Torino

C’è tempo fino a marzo per visitare la mostra dedicata a Cleopatra e  “1950-1970 La grande arte italiana. Capolavori dalla galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea” (nelle sale di Palazzo Chiablese), un percorso espositivo il cui corpus si compone di 80 capolavori provenienti dalla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma.

Tra i 21 artisti presenti, opere di Lucio Fontana, Ettore Colla, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto e Carla Accardi.

Palazzo Madama

A fine gennaio è entrato in scena il percorso dedicato a Primo Levi scrittore di lettere, con una raccolta di oltre vent’anni di messaggi che Levi ha scambiato con lettori tedeschi di Se questo è un uomo, comprese persone che ad Auschwitz stavano “dall’altra parte” del conflitto.

Palazzo Barolo

Nelle sale di Palazzo Barolo è possibile ammirare la mostra curata da Luca Bertuzzi sugli oltre 80 anni dell’universo Marvel: tavole originali, manifesti, poster, memorabilia, oggettistica e molto altro compongono il percorso espositivo.

Mentre è prolungata fino a maggio la possibilità a Palazzo Barolo di giocare e interagire con opere e installazioni molto particolari del Museo delle Illusioni. Le stanze diventano labirinti di illusioni ottiche: nulla è ciò che sembra!

MEF – Museo Ettore Fico

Fine gennaio  ha portato ben tre nuove inaugurazioni al MEF. “Marie-Claire Mitout. Viaggio in Italia” è una raccolta di tempere che ritraggono l’Abbazia di Vezzolano, la Sacra di San Michele, il Duomo di Asti e i giardini antistanti le Porte Palatine, il Museo Egizio, le colline del Monferrato e altri luoghi piemontesi visitati dall’artista. Un diario di viaggio a tutti gli effetti, anche grazie al formato, sempre uguale (21×29,7), delle opere.

La mostra “Ettore Fico. Dialoghi contemporanei“, invece, si suddivide in cinque sezioni (Periferie – Natura silente e Vanitas – Corpi – Luoghi e paesaggi – Astrazione) che affrontano le grandi domande esistenziali: «Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?» riportando nel giusto contesto la figura di Ettore Fico e ponendolo in dialogo con giovani artisti che esprimono, attraverso le loro opere, sensibilità simili e parallele.

Il trittico si chiude con “Luigi Serralunga. Tra Verismo e Simbolismo“, percorso espositivo dedicato al pittore torinese la cui poetica incarna i dettami della tradizione tardo-simbolista, contaminata dalle suggestioni provenienti dalla grande stagione della pittura figurativa ottocentesca. Ritratti di dame ed esponenti della borghesia sabauda, nature morte e scene di caccia: tutti dipinti dalla grafia leggera dell’autore, in tratti al limite del non finito.

“Marie-Claire Mitout. Viaggio in Italia”.

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

L’ultima volta che siete andati a godervi lo skyline torinese dalla veduta del Monte dei Cappuccini, avete fatto caso al museo a pochi metri di distanza? Se la risposta è no, approfittatene: il Museo Nazionale della Montagna è un’istituzione storica della città dal 1874. Sempre qui si può ammirare un panorama alternativo di Torino dal grazioso terrazzino.

Due le esposizioni presenti in museo: “Era come andare sulla luna” e “Walking Mountains“. La prima, è dedicata ai 70 anni dalla storica spedizione italiana al K2 e racconta l’impresa dal punto di vista del contributo dell’industria italiana, con fotografie, giornali, attrezzature alpinistiche e documenti storici.

La seconda, invece, continua l’indagine sulla Walking art iniziata dal precedente percorso espositivo, “Stay with Me. A Whole Growing Exhibition”, con le opere di venti artiste e artisti, tra cui Andreco, Giorgio Andreotta Calò, Ellie Berry, Ruben Brulat, Manuele Cerutti e Michael Höpfner.

Castello di Rivoli

Per festeggiare i 40 anni del museo a dicembre hanno inaugurato nuovi percorsi espositivi. Il primo, Overtoure 2024, è il riallestimento della collezione permanente con opere prodotte a partire dal 2000; il secondo l’installazione monumentale di Gabriel Orozco, Shade Between Rings of Air, ispirato al capolavoro dell’architettura italiana La Pensilina, realizzata nel 1952 da Carlo Scarpa per il Padiglione Centrale presso i Giardini della Biennale di Venezia.

Iniziata a fine ottobre, continua Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura, mostra dedicata alla sostenibilità che esplora la collaborazione tra l’uomo e le altre creature viventi, coinvolgendo artisti attivi su questo tema dagli Anni Sessanta fino ad oggi. A cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio.

Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Continuano due delle tre nuove mostre inaugurate a ottobre alla Fondazione Sandretto. Si parte con “Silent Studio“, mostra personale di Mark Manders, affermatosi a livello internazionale per le sue innovazioni nel campo della scultura, e si prosegue con “Your Mouth Comes Second” di Stefanie Heinze, che indaga le principali preoccupazioni dell’artista: tenerezza, vulnerabilità e lo spiritualismo antico e urbano.

“Mark Manders. Silent Studio”.

Gallerie d’Italia

Sotto i portici dell’aulica Piazza San Carlo, nelle sale di Palazzo Turetti, si trova il polo museale promosso da Intesa San Paolo. Dal 2022 ospita un grande centro per la fotografia e la video arte, così come diverse mostre dedicate a grandi artisti e fotografi.

Continua “Mitch Epstein. American Nature“, la più importante retrospettiva del fotografo americano Mitch Epstein. Raccoglie per la prima volta le serie fotografiche (tutte di grande formato) più significative degli ultimi vent’anni del fotografo, in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale.

Tre le tematiche principali trattate, così riassunte: American Power, Property Rights e Old Growth.

“Mitch Epstein. American Nature”.

Fondazione Merz

La Fondazione Merz a Torino presenta, da giovedì 20 febbraio a domenica 18 maggio 2025, la mostra dell’artista Yto Barrada intitolata DEADHEAD, a cura di Davide Quadrio con Giulia Turconi e realizzata in collaborazione con il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino.

Il titolo della mostra rimanda alla pratica agricola di rimuovere foglie e fiori appassiti di una pianta per stimolarne la crescita. Riprendendo la metafora di un ritorno all’essenziale per liberare nuove energie, l’esposizione accoglie le opere più rappresentative della ricerca artistica di Yto Barrada, tra cui film, sculture, installazioni, tessuti e stampe, alcune delle quali appositamente realizzate per l’occasione.

PAV – Parco Arte Vivente

Visitabile ancora fino a metà mese, il PAV presenta la prima mostra persona in Italia dell’artista ecuadoregno Adrián Balseca (1989) a cura di Marco Scotini. Qui l’artista indaga il rapporto tra l’essere umano e l’ecosistema, analizzando come economia, ecologia e memoria siano intersecate, attraverso dinamiche di potere e sfruttamento della natura.

Il titolo della mostra Cambio de fuerza si riferisce allo slogan “La fuerza del cambio” (la forza del cambiamento) utilizzato alla fine degli anni ’70 durante la campagna elettorale di Jaime Roldós Aguilera, primo presidente democraticamente eletto dopo anni di dittatura.

Il 23 febbraio sarà possibile partecipare a una visita guidata della mostra, gratuita per i possessori di Abbonamento Musei. Per prenotarsi basta andare sul sito ufficiale dell’iniziativa.

La Venaria Reale

Continua “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” con oggetti, libri, lettere e supporti digitali. Un vero viaggio nella Terra di Mezzo dell’autore.

Museo Nazionale dell’Automobile – Torino

125 volte FIAT” è un percorso espositivo dedicato ai 125 anni della storica aziende torinese. Saranno esposte otto vetture rappresentative della storia del celebre marchio, accompagnate da una ricchissima selezione di bozzetti, progetti, fotografie e documenti.

Mentre nella Project Room – fino a domenica 18 maggio – va in scena la mostra “C/ART. L’arte di giocare con l’automobile“. Esposizione realizzata dall’artista contemporaneo Robert Kuśmirowski e curata da Guido Costa e Davide Lorenzone che consiste in un’installazione ambientale nella quale sono esposte automobili giocattolo e vetturette provenienti da diverse collezioni e musei italiani. Le vetture esposte coprono un periodo che va dalla fine del XIX secolo fino agli Anni Novanta del XX secolo.

“C/ART. L’arte di giocare con l’automobile”.

Mastio della Cittadella

A dieci anni dalla scomparsa di Hans Rudi Giger, arriva in Italia una retrospettiva dedicata all’artista visionario, noto per aver creato l’estetica del film Alien. La mostra esplora il suo stile unico, quel “biomeccanico” che ha influenzato profondamente generi come il fantasy, il surrealismo e l’horror.

Con oltre 100 opere tra dipinti, sculture e video provenienti dal Museo Giger in Svizzera, l’esposizione celebra l’impatto di Giger su cinema, moda, musica e arti visive, trasformando l’immaginario contemporaneo dell’oscuro. Meglio visitarla il prima possibile: la mostra terminerà il 16 febbraio.

MAO Torino – Museo d’Arte Orientale

Rabbit Inhabits the Moon” al MAO di Torino celebra il 140° anniversario delle relazioni tra Corea e Italia, esplorando l’eredità di Nam June Paik. La mostra, curata da Davide Quadrio e Joanne Kim, presenta 17 opere di Paik, incluse iconiche installazioni, e nuove produzioni di sei artisti coreani contemporanei come Sunmin Park e Ahn Kyuchul. Il percorso è arricchito da manufatti coreani storici e una sezione dedicata alla cultura sciamanica.

In programma anche due performance legate a “Rabbit Inhabits the Moon”: la prima di Diana Lola Posani, sound artist, perfomer vocale facilitatrice di Deep Listening (23 febbraio), la seconda delle pianiste Gloria Campaner  e Sun Hee You con l’installazione Nocturne No. 20 / Counterpoint di Kyuchul Ahn (12 febbraio).

Continua anche la seconda edizione di “Declinazioni Contemporanee“, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse.

Nella sezione dedicata al Giappone è invece possibile visitare “Hanauri“, la mostra fotografica dedicata ai venditori di fiori giapponesi, con scatti originali e le albumine colorate a metà a metà Ottocento realizzate da Linda Fregni Nagler. Completano il percorso kimono, lacche e kakemono originali.

Museo Nazionale del Risorgimento

La mostra “Rileggere il Risorgimento. Torino / Italia: 1884-2024“, curata da Alessandro Bollo, Silvia Cavicchioli e Daniela Orta, è un omaggio, a 140 anni dall’evento, al primo allestimento del Museo del Risorgimento: il Tempio del Risorgimento all’interno dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 nel Parco del Valentino, prima della costituzione, nel 1901, del Museo.

Cosa resta di questi valori? Cosa significa oggi il Risorgimento? Come interpretarne le storie, i personaggi in una chiave attuale e contemporanea? 

Fondazione Accorsi-Ometto

Alla Fondazione Accorsi-Ometto prosegue la mostra dedicata al grande artista Giorgio de Chirico, in particolare al lavoro portato avanti dal 1921 al 1928 e qui racchiuso in 70 opere tra disegni e dipinto di De Chirico e fotografie di Man Ray e Lee Miller. Cruciale per la sua adesione alla corrente surrealista è l’anno 1924, così come il rapporto (complesso) con Andre Bréton, fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e con sua moglie Gala.

Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Agnelli presenta la più grande mostra mai dedicata a Salvo, pittore siciliano trapiantato a Torino avvicinatosi inizialmente all’Arte Povera e all’arte concettuale, per poi dedicarsi (scelta abbastanza non convenzionale all’epoca) completamente alla pittura.

Pinacoteca Albertina

All’Albertina sono esposte più di trecento anni di incisioni normalmente tenute nel caveau dell’Accademia. Presenti opere di grandi valore storico, come le prime incisioni cinquecentesche della Cappella Sistina di Michelangelo, insieme ad altre più contemporanee, in dialogo con la produzione della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia.

Polo del 900

Al Polo del 900 fino a maggio si può visitare “Combattere. Verso la Liberazione“, mostra impegnata a raccontare la Resistenza attraverso fotografie, documenti e oggetti dell’epoca.

Promotrice delle Belle Arti

Situata nel cuore del Parco del Valentino, la Promotrice delle Belle Arti si arricchisce di ben due mostre temporanee. La prima “Banksy & Friends” immerge i visitatori tra gli oltre ottanta pezzi in esposizioni di artisti anticonformisti e rivoluzionari come Banksy, Jago, TvBoy, David LaChapelle e Damien Hirst. Consumismo, potere, guerra e giustizia sociale: queste le tematiche che uniscono i lavori presenti in mostra.

Mentre “Klimt – The Golden Experience” è un percorso immersivo tra le opere del celebre artista austriaco, con videomapping e realtà virtuale che coinvolgono i visitatori in un’esperienza multisensoriale.

Gallerie di Torino: una breve guida

Allontanandosi dai poli museali più istituzionali, scopriamo che la città è disseminata di affascinanti gallerie storiche così come di realtà giovanissime che ospitano progetti anche molto interessanti.

Tra le inaugurazioni più interessanti del mese “Scomparsa/Disparition” di Sibylle Duboc alla Mucho Mas, con opere (sculture, sperimentazioni fotografiche, video e performance) che “evocano le conseguenze della nostra era, l’Antropocene, in cui le risorse naturali utilizzate quotidianamente inevitabilmente scompariranno“. L’opening è fissato per il 13 febbraio, alle ore 18:30.

Segue, il 20 febbraio, il nuovo percorso espositivo targato Recontemporary: “Tomorrow Will Be Louder” di Louis Braddock Clarke, in collaborazione con il Seeyousound International Music Film Festival. “Un’esperienza audiovisiva allucinatoria modellata attraverso una combinazione di ecologie sonore a forma umana e tempo profondo” a cui si accompagna il progetto fotografico “Silent Sun Splatter” con scatti di una fitta rete vulcanica della Tripla Giunzione nell’Atlantico.

La Galleria Gliacrobati di Via Ornato, invece, giovedì 6 febbraio apre le porte su “E mi piace di notte ascoltare le stelle #3“. Terza tappa del progetto itinerante a cura di Sara Conforti Hòfer, con opere tessili partecipative ispirate dalle pagine del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupèry.

Mentre sabato 8 febbraio un po’ di romanticismo (siamo o non siamo a San Valentino?) negli spazi di Con/Temporary Spaces di Via Mazzini: fino al 15 febbraio sarà possibile visitare “All I Need is Love“, mostra collettiva che celebra l’amore in tutte le sue forme con opere di vari artisti contemporanei, come Stefano Bettonte, Martina Cerrato, Ekaterina Dushchenko e Vova.

Alla Galleria WEBER & WEBER, invece, fino a fine mese (22 febbraio) si alternano i lavori di alcuni grandi nomi dell’arte contemporanea: Franco Angeli, Pier Paolo Calzolari,  Antonio Carena, Mario Ceroli, Piero Gilard, Horiki Katsutomi, Bice Lazzari, Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Carol Rama, Salvo, Mario Schifano e molti altri.

Interessante anche il reportage fotografico di Luigi Chiurchi e Pietro Ienca a seguito di un viaggio ne Le Isole di Tahiti, esposto al Leica Store di Torino (in Via Carlo Alberto).

Di seguito le altre mostre nelle gallerie torinesi a febbraio.

“Le Isole di Tahiti, L’anima primordiale” di Luigi Chiurchi al Leica Store.

(La lista è in continuo aggiornamento!)