Da Tyler, The Creator a The Game: i concerti rap dell’anno

Sta per cominciare una stagione di concerti davvero notevole per i fan dell’hip-hop, soprattutto per chi ama la “vecchia scuola” e le sonorità fuori dal comune. A cura di Filippo Santin.

 

Dalla fine di gennaio alla prossima primavera sono attesi in Italia rapper americani parecchio interessanti. Giusto nei giorni appena trascorsi si esibito all’Alcatraz di Milano JPEGMafia, rapper di New York che è quasi impossibile incasellare in una sola definizione, data la quantità “caotica” di influenze nella sua musica. Nelle prossime settimane invece sarà il turno di vere e proprie leggende della old school, così come di protagonisti dell’underground, ma anche di un nome che è oggi fondamentale nella scena musicale mainstream, non solo rap.

 

Rome Streetz – venerdì 31 gennaio @ CSOA LA STRADA (ROMA) 

Si comincia con uno dei membri principali di quella che è, attualmente, una delle etichette hip-hop americane più amate dai fan dello street rap East Coast, ovvero Griselda Records. Il collettivo messo in piedi da Westside Gunn, suo fratello Conway the Machine e Mach-Hommy, negli ultimi dieci anni è diventato un vero e proprio fenomeno di culto, capace di dare nuove sfumature all’immaginario di vita criminale, pur sempre in modo autentico, così come di plasmare un suono innovativo che però mantenesse le sue radici nel classico gangsta rap newyorchese. 

Rome Streetz si muove dunque su questo terreno comune, portando nei suoi pezzi uno stile hardcore, oscuro, ma anche originale, in qualche modo “strano”, secondo tradizionale gusto Griselda.

Farà il suo ritorno nel nostro paese dopo essere stato già qui circa un anno e mezzo fa, ancora grazie a Soul Food Promotions che si occupa di portare da noi pezzi grossi dell’underground, e pure vere icone della vecchia scuola.

Havoc (Mobb Deep) + Big Noyd + Dj L.E.S. – giovedì 13 febbraio @ LOCOMOTIV (BOLOGNA) / venerdì 14 febbraio @ HIROSHIMA MON AMOUR (TORINO) / sabato 15 febbraio @ BIKO (MILANO) / domenica 16 febbraio @ MONK (ROMA)

Ricollegandoci proprio alla frase appena sopra, Soul Food Promotions ha organizzato il tour italiano nel quale verrà celebrato il trentennale di una pietra miliare dell’hip-hop: quello di “The Infamous” dei Mobb Deep, leggendario duo del Queens che ha forgiato il suono del rap East Coast anni Novanta. Rimasto purtroppo orfano di Prodigy a causa della sua scomparsa nel 2017, ora Havoc sarà accompagnato sul palco da Big Noyd e Dj L.E.S., che hanno sempre lavorato da vicino con i Mobb Deep, e che si occuperanno di non far rimpiangere l’aura di Prodigy, considerato uno dei migliori rapper di sempre.

Il rischio lacrimuccia è notevole, soprattutto quando dal vivo partiranno i beat di pezzi come “Survival of the Fittest” o di “Shook Ones Pt. II”, che ancora al giorno d’oggi continuano a risuonare nelle casse e nelle cuffie di ogni vero appassionato di hip-hop. Giusto per rimarcare quanto tuttora i Mobb Deep siano amati, basta dire che ogni data italiana prevista è già sold-out tranne quella di Torino. Il consiglio è quindi di affrettarsi ad accaparrarsi un biglietto.

MIKE – sabato 22 marzo @ MAGNOLIA (SEGRATE – MILANO)

MIKE è un rapper dall’impronta, in un certo senso, sperimentale, suggestionata da nomi come MF DOOM ed Earl Sweatshirt – quest’ultimo è stato una sorta di mentore per lui. Dopo aver ricevuto il plauso della stampa di settore come Pitchfork, Mike si sta ritagliando sempre più la sua fetta di appassionati, di quelli che amano le sonorità lo-fi, i ritmi “chill”, delivery e flow compassati, ma anche liriche che si dimostrano introspettive e poetiche, dando alla sua musica un’aura spesso nostalgica.

All’età di 26 anni ha già un bel repertorio alle sue spalle, basato fra l’altro su otto studio albums – in collaborazione anche con producer come Alchemist – ed è freschissimo d’uscita l’ep “Bear Trap”. Consigliato a coloro che magari si sono stufati delle sonorità un po’ tutte simili del rap mainstream, e che non si fanno spaventare da chi esce dai soliti binari.

 

Tyler, The Creator + Lil Yachty + Paris, Texas – mercoledì 30 aprile @ UNIPOL FORUM (ASSAGO – MILANO)

Per descrivere con cura Tyler, The Creator servirebbe ben più di un trafiletto. Si tratta infatti non solo di un rapper, bensì di una figura eccentrica, parecchio poliedrica, che fin dai suoi esordi da giovanissimo una quindicina di anni fa si è sempre spinto oltre, al di là di quelli che nel rap erano gli standard sia di sonorità che di immaginario. Senza alcun timore si è fatto trasportare ovunque desiderasse, passando attraverso fasi molto diverse fra loro e che nei dischi si sono manifestate attraverso le influenze più disparate – dalle canzoni romantiche vicine al soul anni ’70, fino a beat sperimentali quasi affini al noise – ma allo stesso modo nell’estetica, spesso ironica, che lo ha portato sia nel vestire che nell’aspetto visual ad allontanarsi dai cliché del rap, di quello che si prende troppo sul serio.

Ritenuto a oggi, sia dalla critica che dal suo pubblico affezionato, un genio della musica contemporanea, soprattutto dopo l’uscita di “Igor” nel 2019 Tyler, The Creator ha creato un mondo che è solo suo, in ogni sfaccettatura, e che nessun altro sembra in grado di replicare davvero. Adesso che poi è riuscito addirittura a fare il grande salto nel mainstream della musica, lo aspetta in Italia una cornice degna di tale portata, il Forum di Assago – dove fra l’altro sarà accompagnato da Lil Yachty e Paris, Texas – grazie all’organizzazione di D’Alessandro e Galli.

 

Talib Kweli – domenica 2 marzo @ LOCOMOTIV (BOLOGNA)

Si torna in questo caso a parlare di un’autorità del rap old school newyorchese, ovvero Talib Kweli. Insieme a Mos Def, verso la fine degli anni Novanta, ha dato alle stampe uno dei più bei dischi hip-hop di quel periodo, noto come “Black Star”, un mix perfetto di atmosfere jazz e liriche intelligenti, per poi proseguire la sua carriera da solista. Conservando ancora sonorità raffinate e una certa profondità nei testi, Talib Kweli ha portato avanti un’idea di rap che andasse a toccare anche certe corde politico-sociali, riuscendo allo stesso tempo a lavorare con producer mainstream come Kanye West o i Neptunes.

L’ideale quindi per chiunque sia legato al rap fatto di messaggi e anche alle sfumature eleganti dei sample soul, r’n’b, da cui l’hip-hop si è sviluppato.

 

The Game – martedì 4 marzo @ FABRIQUE (MILANO)

Il rapper nato e cresciuto a Compton, città nella contea di Los Angeles che ha dato i natali anche a N.W.A. e a Kendrick Lamar, è esploso come un tuono nella scena rap di metà anni Duemila. Grazie al sodalizio con 50 Cent – con il quale in realtà, non molto dopo, sarà coinvolto in un’aspra battaglia ancora in atto – The Game esordì in cima alle classifiche, vendendo milioni di copie non solo negli Stati Uniti ma anche nel mondo. La West Coast non vedeva un rapper avere tanto successo dai tempi di 2Pac e Snoop Dogg, e grazie anche a un carisma notevole e all’aiuto di produttori come Dr. Dre, The Game riuscì a riposizionare L.A. sulla mappa.

Negli anni seguenti ha sfornato altrettanti progetti interessanti, collaborando spesso con nomi grossi della scena rap. Ultimamente ha fatto dei cosiddetti “passi sbagliati”, soprattutto a causa di un carattere non molto facile che lo ha portato addirittura a dichiarare guerra a Eminem. Tuttavia, se si tralasciano certi episodi, The Game resta un rapper assolutamente da vedere dal vivo per qualunque fan cresciuto con il rap degli anni Duemila, ma anche per chi quegli anni non li ha vissuti, visto che hit come “Hate It Or Love It” o “How We Do” compaiono ancora in migliaia di playlist rap (il concerto sarà a cura di All Things Live Italy).

 

KRS-One – sabato 5 aprile @ LINK (BOLOGNA)

Chi è mai stato capace di restare fermo e in silenzio quando parte “Woop-woop, that’s the sound of da police?!”. KRS-One è un nome scritto a fuoco nella storia dell’hip-hop, uno di quegli mc che negli anni Ottanta ha contribuito a plasmare non solo un certo suono – quello sporco di cemento dei quartieri popolari di New York – ma anche una certa mentalità, nel suo caso basata sul rap come mezzo per veicolare degli insegnamenti. Tra i veri padrini del boom bap e dell’attitudine conscious, il rapper soprannominatosi “The Teacha” è ancora pronto a calcare il palco per far esplodere la sua voce, mettendo in scena la sua visione politicizzata, impegnata, e il suo desidero di mostrare il lato più puro e diretto, oltre che di coinvolgimento collettivo, base della cultura hip-hop nelle sue origini. 

Anche in questo caso ad aver portato in Italia una leggenda dell’old school è stata Sound Food Promotions.