Mostre a Torino a gennaio

A gennaio 2025 si riparte con diverse mostre già conosciute negli scorsi mesi e qualche interessante inaugurazione. Come sempre, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Vediamo subito le più interessanti. Di Martina Saule

Nuovo anno, nuove mostre. Anche se in realtà questo mese sono più le mostre che ci salutano, mentre sarà febbraio il periodo più interessante per qualche inaugurazione (come quella su Henri Cartier-Besson a CAMERA dal 14 febbraio).

In sintesi, tra le mostre da vedere assolutamente prima che chiudano ci sono i capolavori di Gentileschi e Van Dyck alle Gallerie d’Italia, gli oggetti dai set di Hollywood di MOVIE ICONS, esposti al Museo Nazionale della Cinema e “Change! Ieri, oggi e domani, il Po” nelle storiche sale di Palazzo Madama.

Altre invece continueranno ad accompagnarci fino ai primi di febbraio, come le splendide fotografie di Tina Modotti e Mimmo Jodice a CAMERA o l’esposizione dedicata a H.R. Giger (il padre dell’estetica di Alien) al Mastio della Cittadella.

Tra il 2 e il 16 febbraio ultimi giorni anche per vedere “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” e “Blake e la sua epoca” nella storica Reggia di Venaria, la prima incentrata sulla figura e sull’opera di J.R.R. Tolkien (con esposte ben 900 edizioni dello Hobbit e Il Signore degli Anelli) e la seconda sulle opere di William Blake.

Ultimi consigli: un salto al PAV, il Parco Arte Vivente di Torino (uno splendido esempio di eco-architettura) ideato dall’artista Piero Gilardi, che in questo periodo ospita la mostra dell’artista ecuadoregno Adrián Balseca; un focus sul ruolo dell’essere umano nell’ecosistema e sulle dinamiche di potere legate all’estrattivismo e allo sfruttamento della natura (magari da recuperare insieme alle grandiose fotografie di Mitch Epstein alle Gallerie d’Italia, che trattano tematiche più o meno simili ma incentrate sugli Stati Uniti).

Marco Tagliafico, in mostra alla A Pick Gallery.

CAMERA

Ultimo mese per visitare la più completa mostra mai proposta in Italia su Tina Modotti, a cura di Riccardo Costantini – promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e realizzata in collaborazione con Cinemazero – dedicata a una delle figure più rilevanti della fotografia del XX secolo. L’ingiustizia, la povertà e le contraddizione del secolo breve sono al centro delle opere dell’autrice.

Fino al 2 febbraio anche per Mimmo Jodice. Oasi, curata da Walter Guadagnini, con la collaborazione di Barbara Bergaglio e Fondazione Zegna. Esposte ci saranno per la prima volta 40 scatti del fotografo napoletano fatti nel 2008 per la fondazione.

Fotografia di Tina Modotti.

GAM – Galleria d’arte moderna e contemporanea

La GAM da un paio di mesi ha riaperto il secondo piano del Museo. Il nuovo allestimento si articola in 15 sale, che comprendono anche un Deposito vivente dedicato che emula un vero deposito museale.

Tantissimi gli artisti esposti, tra cui Mary Heilmann e Maria Morganti. Per entrambe le artiste, anche una mostra dedicata. La prima, Mary Heilmann, è una delle più importanti pittrici astratte contemporanee, con 60 opere che ne ripercorrono la carriera ai primi dipinti geometrici degli anni ‘70 fino alle recenti tele sagomate in colori fluorescenti. Di Maria Morganti la GAM ne porta la prima grande mostra antologica, con un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1988 e il 2024.

Sempre a Mary Heilmann, sarà dedicata una proiezione al Cinema Massimo il 24 gennaio: “Mary Heilmann: Waves, Roads & Hallucinations” del regista Matt Creed.

Da non perdere anche l’esposizione interamente dedicata a Berthe Morisot, pittrice impressionista e unica donna tra i fondatori del movimento. La mostra ne ripercorre gli esordi legati a Édouard Manet (fratello del marito di Berthe) fino alla sua piena maturità artistica.

In Videoteca è invece possibile ascoltare (e ammirare le copertine) di 471 dischi d’artista, in parte provenienti dalla collezione di Giorgio Maffei e in parte della GAM stessa. Da John Cage, l’intera produzione Fluxus fino alla performane poetry di William Burroughs e tanti altri, tutto sotto la mostra “SilenzioSuono – SoundSilence”.

Berthe Morisot.

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

La Mole si anima con tantissimi oggetti di scena grazie a “MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood”. Lungo il percorso espositivo sarà possibile ammirare props come la piuma di Forrest Gump, la bacchetta magica di Harry Potter, il casco degli Stormtrooper di Star Wars e persino la pallottola di Matrix.

Fino a febbraio si può visitare “#Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game” interamente dedicata alle serie televisive che più ci hanno appassionati dagli anni ’90 a oggi. Dodici titoli presentati in ordine cronologico, dai Segreti di Twin Peaks a Mare Fuori.

Musei reali di Torino

Fino a marzo si possono visitare la mostra dedicata a Cleopatra e  “1950-1970 La grande arte italiana. Capolavori dalla galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea“, un percorso espositivo il cui corpus si compone di 80 capolavori provenienti dalla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma. Tra i 21 artisti presenti, opere di Lucio Fontana, Ettore Colla, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto e Carla Accardi.

Palazzo Madama

A Palazzo Madama, fino a metà mese, sarà possibile scoprire “Change!“, mostra che affronta il tema della crisi climatica attraverso le trasformazioni del Po nel corso degli ultimi millenni.

Mentre, a fine mese, entra in scena il percorso dedicato a Primo Levi scrittore di lettere, con una raccolta di oltre vent’anni di messaggi che Levi ha scambiato con lettori tedeschi di Se questo è un uomo, comprese persone che ad Auschwitz stavano dall’altra parte.

Palazzo Barolo

Nelle sale di Palazzo Barolo è possibile ammirare la mostra curata da Luca Bertuzzi sugli oltre 80 anni dell’universo Marvel: tavole originali, manifesti, poster, memorabilia, oggettistica e molto altro compongono il percorso espositivo.

Mentre è prolungata ancora fino a maggio la possibilità a Palazzo Barolo di giocare e interagire con opere e installazioni molto particolari del Museo delle Illusioni. Le stanze diventano labirinti di illusioni ottiche: nulla è ciò che sembra!

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

L’ultima volta che siete andati a godervi lo skyline torinese dalla veduta del Monte dei Cappuccini, avete fatto caso al museo a pochi metri di distanza? Se la risposta è no, approfittatene: il Museo Nazionale della Montagna è un’istituzione storica della città dal 1874. Sempre qui si può ammirare un panorama alternativo di Torino dal grazioso terrazzino.

Due le esposizioni presenti in museo: “Era come andare sulla luna” e “Walking Mountains“. La prima, è dedicata ai 70 anni dalla storica spedizione italiana al K2 e racconta l’impresa dal punto di vista del contributo dell’industria italiana, con fotografie, giornali, attrezzature alpinistiche e documenti storici.

La seconda, invece, continua l’indagine sulla Walking art iniziata dal precedente percorso espositivo, “Stay with Me. A Whole Growing Exhibition”, con le opere di venti artiste e artisti, tra cui Andreco, Giorgio Andreotta Calò, Ellie Berry, Ruben Brulat, Manuele Cerutti e Michael Höpfner.

Castello di Rivoli

Per festeggiare i 40 anni del museo a dicembre hanno inaugurato nuovi percorsi espositivi. Il primo, Overtoure 2024, è il riallestimento della collezione permanente con opere prodotte a partire dal 2000; il secondo l’installazione monumentale di Gabriel Orozco, Shade Between Rings of Air, ispirato al capolavoro dell’architettura italiana La Pensilina, realizzata nel 1952 da Carlo Scarpa per il Padiglione Centrale presso i Giardini della Biennale di Venezia.

Iniziata a fine ottobre, continua Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura, mostra dedicata alla sostenibilità che esplora la collaborazione tra l’uomo e le altre creature viventi, coinvolgendo artisti attivi su questo tema dagli Anni Sessanta fino ad oggi. A cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio.

Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Continuano due delle tre nuove mostre inaugurate a ottobre alla Fondazione Sandretto. Si parte con “Silent Studio“, mostra personale di Mark Manders, affermatosi a livello internazionale per le sue innovazioni nel campo della scultura, e si prosegue con “Your Mouth Comes Second” di Stefanie Heinze, che indaga le principali preoccupazioni dell’artista: tenerezza, vulnerabilità e lo spiritualismo antico e urbano.

Stefanie Heinze “Your Mouth Comes Second”.

Gallerie d’Italia

Sotto i portici dell’aulica Piazza San Carlo, nelle sale di Palazzo Turetti, si trova il polo museale promosso da Intesa San Paolo. Dal 2022 ospita un grande centro per la fotografia e la video arte, così come diverse mostre dedicate a grandi artisti e fotografi.

A ottobre ha inaugurato “Mitch Epstein. American Nature“, la più importante retrospettiva del fotografo americano Mitch Epstein. Raccoglie per la prima volta le serie fotografiche, di grande formato, più significative degli ultimi vent’anni del fotografo, in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale- Tre le tematiche principali trattate, così riassunte: American Power, Property Rights e Old Growth.

Non solo fotografie, fino al 12 gennaio è possibile ammirare anche due opere incredibilmente prestigiose: la Madonna col Bambino dipinta a Roma da Orazio Gentileschi intorno al 1610 e la Madonna della paglia di Antoon van Dyck.

“Mitch Epstein. American Nature”.

Fondazione Merz

Ancora un mese per vedere la seconda parte della precedente mostra “Mario Merz. Qualcosa che toglie il peso”. Anche il nuovo percorso espositivo si concentra sui lavori di Mario Merz, in occasione del centenario della nascita dell’artista il 1° gennaio 2025.

In mostra una selezione di lavori tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta. Alle opere già presenti nel primo allestimento, per questa nuova fase, si aggiungono tre altre opere imponenti in termini di contenuto e di misura.

PAV – Parco Arte Vivente

Fino a febbraio, il PAV presenta la prima mostra persona in Italia dell’artista ecuadoregno Adrián Balseca (1989) a cura di Marco Scotini. Qui l’artista indaga il rapporto tra l’essere umano e l’ecosistema, analizzando come economia, ecologia e memoria siano intersecate, attraverso dinamiche di potere e sfruttamento della natura.

Il titolo della mostra Cambio de fuerza si riferisce allo slogan “La fuerza del cambio” (la forza del cambiamento) utilizzato alla fine degli anni ’70 durante la campagna elettorale di Jaime Roldós Aguilera, primo presidente democraticamente eletto dopo anni di dittatura.

La Venaria Reale

Continua Tolkien. Uomo, Professore, Autore con oggetti, libri, lettere e supporti digitali. Un vero viaggio nella Terra di Mezzo dell’autore. Da non perdere anche Blake e la sua epoca, mostra delle opere più belle di William Blake conservate alla Tate UK, qui esposte insieme agli artisti che più le hanno ispirate, tra cui Henry Fuseli, Benjamin West e John Hamilton Mortimer.

William Blake.

Museo Nazionale dell’Automobile – Torino

125 volte FIAT” è un percorso espositivo dedicato ai 125 anni della storica aziende torinese. Saranno esposte otto vetture rappresentative della storia del celebre marchio, accompagnate da una ricchissima selezione di bozzetti, progetti, fotografie e documenti.

Nella mostra “Torino stop” dell’artista Cristian Chironi, invece, è la Fiat 127 ad essere messa al centro. Una vettura ribattezzata “Camaleonte” perché il colore della carrozzeria cambia a seconda di dove sosta.

Mastio della Cittadella

A dieci anni dalla scomparsa di Hans Rudi Giger, arriva in Italia una retrospettiva dedicata all’artista visionario, noto per aver creato l’estetica del film Alien. La mostra esplora il suo stile unico, quel “biomeccanico” che ha influenzato profondamente generi come il fantasy, il surrealismo e l’horror.

Con oltre 100 opere tra dipinti, sculture e video provenienti dal Museo Giger in Svizzera, l’esposizione celebra l’impatto di Giger su cinema, moda, musica e arti visive, trasformando l’immaginario contemporaneo dell’oscuro.

OGR Torino

Alle OGR continua Retinal Rivalry, mostra personale di Cyprien Gaillard curata da Samuele Piazza. Nell’ambito della Torino Art Week, l’opera video dell’artista parigino, visibile per la prima volta in Italia, trasforma il mezzo filmico in scultura, esplorando il potenziale stereoscopico e psichedelico delle immagini. Ambientato in vari luoghi della Germania, il film abbandona la narrazione per concentrarsi sulla visione pura, alterando la percezione del mondo visibile.

La videoinstallazione di Rebecca Moccia, “Cold As You Are“, commissionata in occasione della 27esima edizione di Luci d’Artista, raccoglie scene intime e pubbliche riprese con una termocamera, vengono combinate in una sequenza che unisce diversi elementi e narrazioni.

MAO Torino – Museo d’Arte Orientale

Rabbit Inhabits the Moon al MAO di Torino celebra il 140° anniversario delle relazioni tra Corea e Italia, esplorando l’eredità di Nam June Paik. La mostra, curata da Davide Quadrio e Joanne Kim, presenta 17 opere di Paik, incluse iconiche installazioni, e nuove produzioni di sei artisti coreani contemporanei come Sunmin Park e Ahn Kyuchul. Il percorso è arricchito da manufatti coreani storici e una sezione dedicata alla cultura sciamanica.

Continua anche la seconda edizione di “Declinazioni Contemporanee“, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse.

Nella sezione dedicata al Giappone è invece possibile visitare “Hanauri“, la mostra fotografica dedicata ai venditori di fiori giapponesi, con scatti originali e le albumine colorate a metà a metà Ottocento realizzate da Linda Fregni Nagler. Completano il percorso kimono, lacche e kakemono originali.

Museo Nazionale del Risorgimento

La mostra “Rileggere il Risorgimento. Torino / Italia: 1884-2024“, curata da Alessandro Bollo, Silvia Cavicchioli e Daniela Orta, è un omaggio, a 140 anni dall’evento, al primo allestimento del Museo del Risorgimento: il Tempio del Risorgimento all’interno dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 nel Parco del Valentino, prima della costituzione, nel 1901, del Museo.

Cosa resta di questi valori? Cosa significa oggi il Risorgimento? Come interpretarne le storie, i personaggi in una chiave attuale e contemporanea? 

Fondazione Accorsi-Ometto

Alla Fondazione Accorsi-Ometto prosegue la mostra dedicata al grande artista Giorgio de Chirico, in particolare al lavoro portato avanti dal 1921 al 1928 e qui racchiuso in 70 opere tra disegni e dipinto di De Chirico e fotografie di Man Ray e Lee Miller. Cruciale per la sua adesione alla corrente surrealista è l’anno 1924, così come il rapporto (complesso) con Andre Bréton, fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e con sua moglie Gala.

Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Agnelli presenta la più grande mostra mai dedicata a Salvo, pittore siciliano trapiantato a Torino avvicinatosi inizialmente all’Arte Povera e all’arte concettuale, per poi dedicarsi (scelta abbastanza non convenzionale all’epoca) completamente alla pittura.

Pinacoteca Albertina

All’Albertina sono esposte più di trecento anni di incisioni normalmente tenute nel caveau dell’Accademia. Presenti opere di grandi valore storico, come le prime incisioni cinquecentesche della Cappella Sistina di Michelangelo, insieme ad altre più contemporanee, in dialogo con la produzione della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia.

Polo del 900

Al Polo del 900 fino a maggio si può visitare “Combattere. Verso la Liberazione“, mostra impegnata a raccontare la Resistenza attraverso fotografie, documenti e oggetti dell’epoca.

Promotrice delle Belle Arti

Situata nel cuore del Parco del Valentino, la Promotrice delle Belle Arti si arricchisce di ben due mostre temporanee. La prima “Banksy & Friends” immerge i visitatori tra gli oltre ottanta pezzi in esposizioni di artisti anticonformisti e rivoluzionari come Banksy, Jago, TvBoy, David LaChapelle e Damien Hirst. Consumismo, potere, guerra e giustizia sociale: queste le tematiche che uniscono i lavori presenti in mostra.

Mentre “Klimt – The Golden Experience” è un percorso immersivo tra le opere del celebre artista austriaco, con videomapping e realtà virtuale che coinvolgono i visitatori in un’esperienza multisensoriale.

Gallerie di Torino: una breve guida

Allontanandosi dai poli museali più istituzionali, scopriamo che la città è disseminata di affascinanti gallerie storiche così come di realtà giovanissime che ospitano progetti anche molto interessanti.

Come i lavori di Emilio Ferro in mostra alla Galleria Umberto Benappi, artista che combina luce, suono e arti visive in interessanti sculture luminose attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia.

O ancora, le pennellate libere di Herbert Brandl, artista austriaco che coglie “frammenti di paesaggio” (come profili di montagne o fenomeni atmosferici ) in maniera spontanea, e le figure femminili senza volto su sfondi bianchi e gessosi carichi di materia pittorica di Julião Sarmento, entrambi in mostra alla Galleria Giorgio Persano fino al 25 gennaio.

Alla Galleria WEBER & WEBER, invece, si alternano i lavori di alcuni grandi nomi dell’arte contemporanea: Franco Angeli, Pier Paolo Calzolari,  Antonio Carena, Mario Ceroli, Piero Gilard, Horiki Katsutomi, Bice Lazzari, Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Carol Rama, Salvo, Mario Schifano e molti altri.

Discorso simile alla MARCOROSSI artecontemporanea, con Sembra ieri. #2 Viaggio in trent’anni di arte contemporanea che per il trentesimo della galleria sceglie di dare spazio tredici artisti che ne hanno caratterizzato il percorso più recente: Arcangelo, Matteo Basilé, Riccardo De Marchi, Ivan De Menis, Marco Gastini, Rune Guneriussen, Paolo Icaro, Mirco Marchelli, Hidetoshi Nagasawa, Emiliano Ponzi, The Bounty Killart, Marco Tirelli e Paolo Ventura.

Di seguito le altre mostre nelle gallerie torinesi a gennaio.

Opere di Martino Gamper in mostra alla Galleria Franco Noero.

(La lista è in continuo aggiornamento!)