Le “bufale”, come vengono chiamate in maniera informale le notizie false, sono all’ordine del giorno. Che si tratti di una notizia divulgata con la consapevolezza della sua falsità o per la pigrizia di non verificarne la veridicità, distinguere il vero dal falso è un’impresa ardua. La difficoltà riguarda ogni aspetto di interazione con la rete: dalle notizie ai profili dei social, fino alle piattaforme che offrono beni e servizi o alle storie inventate sui casinò live per esempio.
Quante volte ci siamo chiesti se il sito su cui vogliamo fare acquisti o giocare è legittimo e non nasconde, invece, una truffa? Ci sono piattaforme la cui identità e sicurezza non danno adito a dubbi. Scegliere VulkanVegas come sito di casinò online o Amazon per lo shopping non comporta alcun tipo di rischio, ma che dire di altri servizi online, meno conosciuti?
Google, il principale motore di ricerca al mondo, ha deciso di dire assumere un ruolo attivo in proposito.
Le azione concrete di Google contro il falso
Il problema delle fake news non riguarda solo gli utenti più adulti. Anche la generazione Z, considerata la più esperta di tecnologia, cade facilmente nelle trappole di falsi profili, piattaforme truffa e notizie non veritiere, soprattutto se vengono condivise dagli influencer. E l’effetto è ancora più amplificato, dato che la condivisione è ancora più frequente da parte di chi è molto attivo sui social.
La risposta di Google per affrontare il problema si muove su diversi fronti:
- Jigsaw ad esempio è un’unità creata da Google nel 2010 con lo scopo di controllare e impedire casi di disinformazione, abuso e molestie che possano avvenire in rete. Negli ultimi anni l’unità è stata potenziata con l’impiego dell’intelligenza artificiale;
- Altre due tecniche utilizzate da Google tramite la sua unità speciale sono il prebunking e il debunking, che agiscono in via preventiva. In base all’esperienza del team e agli strumenti IA, Jigsaw cerca di anticipare dove possono annidarsi le prossime fake news. Uno degli ultimi casi è stato quello della guerra russo-ucraina, in cui Google ha anticipato la diffusione di false informazioni relative ai profughi ucraini, diffondendo per primo annunci e immagini reali;
- Anche una collaborazione più stretta ed efficace con le autorità dei vari Paesi si è dimostrato un ottimo strumento per la prevenzione di piattaforme truffa, come può accadere per gli acquisti online;
- Infine, un grande impegno è stato dimostrato per la formazione e l’educazione degli utenti, tramite blog, notifiche, avvisi e ogni forma di allerta che sia facilmente fruibile dal pubblico, anche attraverso piattaforme che promuovono giochi da casinò online, per esempio.
In che modo gli utenti possono difendersi dal fake
I primi a doversi difendere da bufale e truffatori sono gli utenti. Per quanto i controlli e i filtri applicati da Google possano essere potenti, vista l’ampiezza infinita della rete è impossibile riuscire a tenere a bada una mole sterminata di informazioni, un numero incalcolabile di piattaforme e la miriade di profili che riempiono i social.
Ecco una rapida lista che può aiutarti a stare alla larga da brutte esperienze:
- Fai attenzione alla fonte da cui deriva la notizia. Se ad esempio trovi la notizia su Facebook o X (in precedenza Twitter), non prenderla come se fosse stata condivisa dalla piattaforma stessa, perché non è così. Verifica quindi chi ha pubblicato il post e la sua credibilità, nonché il background alle spalle;
- Verifica sempre le fonti che sono incluse nell’articolo ed eventuali link esterni, che potrebbero ad esempio rimandare a siti di hacker o finalizzati a scopi poco trasparenti;
- Confronta tra loro diverse fonti e non limitarti a una sola campana. Basta effettuare una veloce ricerca su Google per accedere a siti che potranno confermare o smentire la notizia che hai appena letto;
- Se leggi un post condiviso da amici e familiari e sai che si tratta di una fake news, non esitare a farlo presente e ad evitare un’ulteriore diffusione di una notizia falsa;
- Non fermarti alla lettura del solo titolo di un articolo: spesso leggere solo il titolo può contribuire alla formazione di un’opinione errata, anche se è la recensione di una slot machine. Conoscere ad esempio la causa di una decisione o di un scelta è fondamentale per capire eventuali responsabilità e sapere a carico di chi possono essere addebitate.
Le leggi nel mondo a tutela degli utenti di Internet
Paese che vai, trattamento che trovi, anche per quanto riguarda la tutela degli utenti. Ai due estremi della lotta all’informazione falsa troviamo il diritto alla libertà di pensiero e di parola, anche se falso, e la tutela contro la manipolazione delle persone. Gli Stati Uniti ad esempio hanno adottato una normativa molto garantista della libertà di espressione, che ricade nel 1° Emendamento della Costituzione americana.
Paesi come Singapore adottano invece un regime più severo, anche prima dell’adozione dell’Atto contro la falsità e la manipolazione online. Avvicinandoci all’Europa, nemmeno la Germania ha adottato dei provvedimenti specifici in materia di fake news, salvo la configurazione del reato di diffamazione o simili.
Vista la difficoltà e la delicatezza di stabilire limiti alla libertà di espressione, qualunque essa sia e ad esclusione, ovviamente, della truffa e dell’offesa, molto rimane in mano alle società e ai singoli. Occhi aperti quindi!