Guida alle mostre di Milano: autunno 2024

Le mostre di Milano più interessanti dei prossimi mesi, a cura di Elena Canavicci.

Milano è una città che propone costantemente numerose esposizioni ed eventi imperdibili. Dalla mostra su Picasso all’exhibition su Barbie, ecco una selezione delle mostre autunnali più interessanti presenti in città.

LE MOSTRE A PALAZZO REALE

All’interno di Palazzo Reale, cuore culturale della città di Milano, sono ospitate le mostre di tre colossi dell’arte del Novecento: Pablo Picasso, Edvard Munch ed Enrico Baj.

In Picasso lo straniero, grazie a un’inedita raccolta di documenti legati al periodo in cui l’artista si trasferì a Parigi agli inizi del 1900, Picasso si presenta sotto una nuova prospettiva: quella di straniero che a fatica tenta di trovare una sua identità artistica in un clima ostile. Questa ricerca è articolata in un percorso espositivo composto da oltre 90 opere che affrontano tematiche tuttora caldamente dibattute come l’immigrazione e il nazionalismo.

Munch. Il grido interiore è stata organizzata in occasione degli 80 anni dalla morte del pittore norvegese. Si tratta di 100 opere tra dipinti, disegni e stampe realizzate da Munch tra il 1880 e il 1944, tutte provenienti dal museo di Oslo a lui dedicato e incentrate sul tema dell’inquietudine e del tormento interiore che caratterizzano l’artista, considerato uno dei precursori dell’espressionismo.

In occasione del centenario dalla nascita dell’artista milanese, la mostra BAJ chez BAJ celebra uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale tramite una cinquantina di opere di Enrico Baj che vanno dai primi anni ’50 ai primi anni del 2000, riscoprendo i suoi personaggi surreali e le sue creature fantascientifiche che scardinano il conformismo borghese e si oppongono a ogni forma di potere tramite gli strumenti dell’ironia e del grottesco.

Oltre alle mostre artistiche, Palazzo Reale ospiterà in occasione dei suoi cent’anni dalla nascita, una mostra incentrata sulla carriera di Mike Buongiorno, storico presentatore che ha sancito una significativa evoluzione della televisione e dei costumi degli italiani.

Baj chez Baj, Palazzo Reale

LE MOSTRE AL MUDEC

Il Museo delle Culture di Milano (MUDEC) che si dedica alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo, oltre alla sua collezione permanente che raccoglie oggetti provenienti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Oceania, ospiterà nei suoi spazi tre esposizioni temporanee.

La mostra su Niki de Saint Phalle è strutturata in otto sezioni che raccontano la sua vita artistica.
Conosciuta principalmente per le sue Nanas (delle coloratissime sculture con sembianze femminili e grottesche), l’artista franco-americana è vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici che l’hanno portata a sfidare gli stereotipi di genere attraverso l’arte, affrontando le tematiche della femminilità, della sensualità e l’amore per la vita come creazione. La mostra presenta 110 opere e un’elegante selezione di vestiti della Maison Dior, un riferimento al passato da modella dell’artista.

Strettamente correlata agli obiettivi del MUDEC, la mostra Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider, racconta la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut, quella forma artistica che Dubuffet definisce estranea al sistema dell’arte, libera da condizionamenti stilistici, politici e sociali, prodotta da quegli artisti scissi dal mondo dell’arte e, per questo, definiti outsiders.

Dal 7 Novembre il museo ospiterà la mostra fotografica Dust from Home di Fernanda Liberti, artista brasiliana che in questo progetto si ispira alle storie migratorie della sua famiglia presentando un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Oltre a Dust From Home saranno esposte anche le fotografie vincitrici della seconda edizione del Photo Grant di Deloitte, il cui tema di quest’anno è Possibilities: i fotografi guardano al futuro con l’obiettivo di cogliere le possibilità di cambiamento e trasformazione del tempo presente.

Le Nanas di Niki de Saint Phalle

LE MOSTRE ALLA TRIENNALE DI MILANO

Per gli appassionati di architettura, design e moda, sono assolutamente imperdibili alla Triennale di Milano le mostre su Monica Bolzoni, figura chiave del design e della progettazione della moda; Elio Fiorucci, fondatore del celebre marchio d’abbigliamento che ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia; Gae Aulenti, una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei.

La mostra di Carlo Orsi a Palazzo Morando

Nel cuore del quadrilatero della moda invece, presso la storica dimora di Palazzo Morando che ospita l’ampia collezione di Costume e Moda del comune di Milano, dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 verrà presentata al pubblico la mostra Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo, una retrospettiva antologica composta da oltre 100 fotografie in bianco e nero provenienti dall’archivio personale dell’autore. Il percorso di visita sarà suddiviso in sezioni scandendo le tematiche affrontate da Orsi durante la sua prestigiosa carriera: una prima sezione è dedicata alla città di Milano e ai suoi protagonisti, in particolare incentrandosi sui lavori di Orsi per il libro “Milano 1965” e la rivista “Città”; la seconda si focalizza sui ritratti di vari personaggi di spicco del Novecento tra cui anche i Beatles e Arnaldo Pomodoro; un’altra segue le collaborazioni dell’autore con vari marchi spaziando dal campo della moda a quello del design, dall’architettura alla pubblicità; mentre un’ultima sezione sarà invece riservata ai suoi reportage di volontariato svolti in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia.

La danza macabra di Alberto Martini al Castello Sforzesco

Per gli appassionati del dark e del macabro, in occasione dei 70 anni dalla morte dell’artista e disegnatore Alberto Martini, nelle Salette della grafica del Castello Sforzesco sarà allestita fino al 19 gennaio 2025 la mostra Alberto Martini. La danza macabra. Si tratta di una suggestiva serie di disegni che ruotano intorno all’allegoria della morte e alla danza macabra, due tematiche affrontate da Martini in alcuni suoi importanti lavori come L’Albo delle morte e le sue celebri cartoline della Danza macabra europea. Questi suoi lavori lo fecero diventare uno degli illustratori italiani più apprezzati sia in Italia che in Europa, tanto che le sue illustrazioni affiancano spesso i testi di autori come Dante Alighieri, Luigi Pulci, Edgar Allan Poe e William Shakespeare.

La danza macabra di Alberto Martini

Il seicento emiliano al Museo Bagatti Valsecchi

Con l’obiettivo di sostenere il restauro delle opere del Museo Zauli di Faenza danneggiate dall’alluvione nel 2023, il Museo Bagatti Valsecchi ospita fino al 10 novembre Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem. La mostra è incentrata sul Barocco emiliano, presentando le opere di Reni, Lanfranco e Procaccini che vengono messe in relazione con le sale del museo, seguendo come filo conduttore quello degli sguardi intimi e devoti tipici dei soggetti seicenteschi. Allo stesso tempo è possibile ammirare anche le sculture di Carlo Zauli, importante scultore e ceramista di Faenza che ha introdotto significative innovazioni nell’arte della ceramica. Il costo del biglietto alla mostra sarà di 15 euro e comprenderà l’ingresso, l’audioguida e un contributo di 2 euro per il restauro delle opere del Museo Zauli.

Le sculture di Lorenzo Bartolini alla Fondazione Luigi Rovati

Fino al 16 febbraio 2025, la Fondazione Luigi Rovati presenta la mostra Il volto e l’allegoria: Sculture di Lorenzo Bartolini. Sviluppandosi lungo tre sale, le opere esposte propongono le tematiche dell’allegoria e del ritratto, stimolando una rivalutazione dell’arte quattrocentesca propria del purismo italiano della prima metà dell’800, di cui Bartolini è senza dubbio uno dei maggiori esponenti. Nelle sue eleganti sculture, l’artista sintetizza il rapporto fra bellezza naturale e trasformazione culturale.

Metal Panic al PAC

Presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea), dal 27 novembre al 9 febbraio 2025 sarà allestita Metal Panic, un’esposizione pensata appositamente per gli spazi della struttura e che ripercorre la produzione di Marcello Maloberti. La protagonista della mostra è la città di Milano, un luogo carico di storia che ha accompagnato l’artista nella costruzione della sua carriera. Tramite il tema della sacralità, dell’elemento spirituale e un continuo rimando al quotidiano, Maloberti rivolge alla città e ai suoi abitanti una vera e propria “dichiarazione d’amore”.

Space Dreamers in Piazza Beccaria

In Piazza Beccaria – esattamente a due passi dal Duomo – in seguito al suo straordinario successo, la mostra immersiva Space Dreamers è stata prolungata fino al 31 dicembre 2024. Si tratta di 16 installazioni interattive ideate dalle artiste designer Elena e Giulia Sella con l’obiettivo di offrire a chiunque un’esperienza immersiva che combini creatività, design, comunicazione e tecnologia, ponendo al centro dell’attenzione l’universo.

Installazione immersiva Space Dreamers, Piazza Beccaria

I 65 anni di Barbie a Next Area

Next Area è una location in Via Paolo Sarchi inaugurata la scorsa primavera e che fino al 19 gennaio 2025 ospiterà Barbie: A Cultural Icon Exhibition. La mostra rende omaggio a ben 65 anni di moda e ispirazione, dimostrando come Barbie non sia solo una bambola ma una vera e propria icona culturale e di stile. L’obiettivo della mostra è quello di spingere i visitatori a riflettere su come la società si sia evoluta in ogni generazione, presentando oltre 250 bambole e accessori vintage.

La mostra di Saodat Ismailova all’Hangar Bicocca

Fino al 12 gennaio 2025, Pirelli Hangar Bicocca ospiterà la mostra A Seed Under Our Tongue dell’artista e regista uzbeka Saodat Ismailova. I suoi lavori si basano sull’intersezione tra cinema, suono e arte visiva, riflettendo sul potere della natura, l’eredità coloniale e il delicato rapporto tra umanità e ambiente. Sovrapponendo ricordi, paesaggi, tempi e storie diverse (sia personali che collettive), in A Seed Under Our Tongue, l’artista unisce varie narrazioni creando un’atmosfera stratificata in cui i visitatori si trovano immersi tra complesse realtà culturali, sociali e politiche.

Il progetto espositivo di Meriem Bennani alla Fondazione Prada

Dal 31 ottobre al 24 febbraio 2025, la Fondazione Prada ospita For My Best Family, il nuovo progetto espositivo dell’artista marocchina Meriem Bennani. Si tratta di un progetto estremamente ambizioso in termini di complessità, dimensioni e durata del processo creativo (2 anni di attività), in cui l’artista combina un’installazione meccanica con un film d’arte co-diretto con la regista israeliana Orian Barki. For My Best Family indaga i diversi modi di stare insieme che caratterizzano gli attuali ecosistemi sociali, sperimentando allo stesso tempo con umorismo, realismo magico ed esprimendosi con vari linguaggi, tutte caratteristiche proprie della ricerca artistica di Bennani.

Le opere di Kelly Akashi alla GAM

Presso la GAM, in collaborazione con Fondazione Furla, l’artista Kelly Akashi presenta fino a l’8 dicembre 2024 una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con gli spazi e la collezione del museo. Basandosi sul concetto della riflessione, l’artista plasma materiali come vetro, cera e bronzo, per creare forme che riproducono elementi naturali (piante, fiori e conchiglie) o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo.

Kelly Akashi, GAM di Milano