Gli esperti hanno parlato di un vero e proprio ecosistema di intrattenimento per spiegare le relazioni tra cinema e mondo del gaming. Un connubio sempre più forte, un legame sempre più evidente che ha portato non solo alla creazione di videogame ispirati a grandi pellicole, ma anche viceversa, ovvero film e serie tv ispirati a grandi videogame.
Basti penare al celebre crossover di Warcraft, diretto nel 2016 da Duncan Jones e basato sull’omonimo videogame della Blizzard Entertainment. Il mondo di Azeroth viene così ripreso in maniera epica e maestosa sul grande schermo e, nonostante una critica abbastanza divisa, il film ha incassato oltre 430 milioni di dollari a livello globale, facendolo diventare uno dei film ispirati a videogame con incasso maggiore. Attualmente il gioco vanta milioni di giocatori in tutto il mondo, per un franchise che è vastissimo e contempla anche nuove espansioni e nuovi progetti cinematografici.
Altro esempio che possiamo fare, spostando le lancette del tempo all’indietro, è quello de I Goonies, pellicola cult degli anni Ottanta, con regia di Richard Donner. La storia per alcuni dovrebbe essere famigliare: si tratta delle avventure di un gruppo di ragazzi che partono alla ricerca di un tesoro nascosto. La storyline perfetta per videogame ma anche per slot machine. L’idea è venuta nel 2018 alla software house Blueprint Gaming che ha deciso di dare una nuova veste a un film iconico del nostro recente passato. Il risultato è stata una slot vivace, con diverse funzionalità, una grafica rinnovata e un gameplay semplice ma funzionale, che ha dato il la ad una saga dei Goonies vera e propria.
Ma che cinema e gaming siano interconnessi lo dimostrano anche videogame che sebbene non si ispirino direttamente a film o serie tv funzionano però da cassa da risonanza o sfruttano il successo di pellicole passate. Lo dimostra Fortnite, perla della scuderia di Epic Games, uno dei giochi online più apprezzato dalle nuove generazioni proprio per la sua capacità di includere eventi live con artisti e attori. Nel 2019, ad esempio, nel suo mondo virtuale è stato organizzato un evento live in cui i giocatori potevano assistere a una proiezione virtuale di un breve film di Star Wars: The Rise of Skywalker. 15 milioni di giocatori simultanei, a dimostrazione di come il mondo del gaming possa agire da sponda per quello del grande schermo.
Ma gli esempi non si fermano qui. Il videogame Batman: Arkham si ispira, neanche troppo velatamente, all’universo cinematografico e fumettistico di Batman. La saga, sviluppata da Rocksteady Studios, è riuscita nell’impresa di portare l’esperienza del Cavaliere Oscuro a livelli inediti, con una trama che richiama i film di Christopher Nolan e permette allo spettatore di interagire in prima persona nell’universo del film che ama. Oppure possiamo parlare di Resident Evil, nato come videogioco horror e diventato successivamente una delle saghe cinematografiche più longeve, con un franchise che ha incassato oltre 1,2 miliardi di dollari in tutto il mondo. Esempio massimo di crossover multimediale è invece The Witcher, nato come libro, diventato un videogioco grazie alla CD Projekt Red, e infine trasformato in una popolare serie Netflix con Henry Cavill.
Il legame tra cinema, serie TV e videogame ha dato vita a numerosi adattamenti di successo, con influenze che viaggiano in entrambe le direzioni. Ed è proprio questo il segreto del loro successo, la reciprocità, la possibilità di influenzarsi in maniera reciproca. Così facendo il successo di un canale diventa un’opportunità per l’altro. Un’arma in più per un settore in crisi come quello del grande schermo, in calo di popolarità e soprattutto di introiti. A ritirare su le sue sorti, allora, può pensarci il gaming.