Visore 3D per videogame live: come usarlo?

L’avvento della tecnologia digitale ha rivoluzionato il mondo dei videogame e soprattutto con l’arrivo dei visori 3D ci troviamo a giocare Ion modo totalmente differente rispetto ad una decina di anni fa. Questi oggetti, che possiamo trovare in commercio sotto forma di casco semi- integrale o di semplici occhiali, permettono di catapultarci in una Realtà Virtuale, interagendo con il videogioco e le sue funzionalità in modo nuovo, più realistico. Oltre alla Realtà Virtuale, quindi una realtà che sostituisce quella fisica, sovrapponendosi a questa, i visori sono nati anche alla Realtà Aumentata, cioè quel tipo di realtà che aggiunge informazioni al mondo reale, appunto “aumentandone” le potenzialità, oppure, alla Realtà Mista (un’ibridazione fra le due precedenti).

Sempre più videogame, ma anche i giochi online, fra tutti anche i portali di live casinò o i browers game hanno scelto di integrare la possibilità del gioco 3D nella loro offerta. Teniamo conto che nella maggior parte dei casi, un contenuto 3D nasce soltanto per essere fruito con visori e al contrario, uno che non è nato per essere 3D non potrà essere fruito diversamente. Questo è vero soprattutto per i visori da videogioco, con funzioni limitati: vedi per esempio la generazione di visori della Sony per Play Station, nati esclusivamente per la Realtà Aumentata o la Realtà Virtuale dei videogiochi del marchio.

Come usare i visori 3D? Vanno collegati ad un device?

Esistono diversi tipi di visori, alcuni detti “stand alone”, poiché permettono di giocare senza un collegamento diretto ad un qualsiasi device, ma al contrario funzionano da soli. Questi sono adatti al gioco, ma anche ad altre attività, come l’interazione in Realtà Aumentata con le app del nostro smartphone, piuttosto che la fruizione di un film. Purtroppo, esistono ancora poche tipologie valide di visori stand alone e sono tutte piuttosto scomode da indossare perché troppo pesanti ed invadenti. (Il che li rende indossabili per al massimo qualche ora senza avere mal di testa e fastidi vari).

Ci sono poi dei visori, la maggior, parte oseremmo dire, che invece hanno bisogno di collegamento per poter funzionare. A pc, piuttosto che a smartphone o console, vanno configurati inizialmente tramite un’app dedicata. È il caso ad esempio di Oculus, il visore di Meta, il quale va collegato al telefono quando questo si troverà in modalità Wireless e poi configurato tramite l’app da scaricare “Oculus Meta” disponibile su Apple store e Google Play.

In alcuni casi, il telefono da collegare sarà inserito direttamente all’interno dello schermo del visore, in un apposito “cassettino” e poi disposto in modalità wireless per potersi connettere e parlare con visore. In questo modo sarà possibile vedere in 3d determinati filmati, anche quelli creati per essere visti a 360 gradi, in 3D. Per chi non lo sapesse, esistono anche filmati su You Tube, nati per essere fruiti in questa modalità. Non tutti i video possono essere visti in 3D ovviamente, ma solo quelli che nascono con le caratteristiche tali da poter essere fruiti con i visori. Tali filmati sulla nota piattaforma sono perlopiù filmati di paesaggi o tour virtuali che ti permettono di fare il giro delle capitali europee in modo talmente realistico, da sembrare di trovarti lì.

Questa modalità di utilizzo “con scomparto” era tipica dei primi visori, risalenti a 5-6 anni fa di diversi marchi, che presi dalla foga della “corsa alla novità” hanno immesso sul mercato visori limitati, utilizzabili per la sola visione di filmati o fotografie predisposte per essere fruite in 3D. Il loro meccanismo di azione quindi, non si basava sull’installazione di applicazioni particolari, bensì solo della visualizzazione di video in 3d, da You Tube o da qualsiasi altra piattaforma di contenuti.

Oggi i visori un pochino più moderni, puntano alla compattezza e alla portabilità, ma soprattutto alla possibilità di fruizione integrata di diversi contenuti: app, film, ma anche giochi live.

Quali sono i giochi nati per i visori?

Ne esistono davvero tantissimi: quelli per tenersi in forma che prevedono un movimento nell’ambiente fisico da parte dell’utente e non un gioco “statico” con un joystick tradizionale e giochi sparatutto o di racing. La varietà è tanta e l’offerta sul mercato è destinata ad aumentare.

Eventuali controindicazioni: quanto tempo utilizzare il visore

Come dicevamo, i visori odierni risultano un tantino scomodi e soprattutto pesanti perché molto spessi. Soprattutto quelli nei quali si integra il telefono, ci ritroviamo ad indossare non solo il visore, ma anche quindi, il nostro stesso smartphone!

Non esistono però particolari controindicazioni se non le solite date per ogni dispositivo digitale/ elettronico. Stare parecchie ore con un visore sugli occhi può causare affaticamento della vista e peggioramento di questo soprattutto se si è astigmatici o miopi.

Un’altra domanda frequente è: “Posso utilizzare i visori se indosso gli occhiali da vista?” Certamente! Anzi, è fortemente consigliato se si hanno problemi di vista, poiché, proprio come già detto, queste tecnologie affaticano la vista.

Tra le controindicazioni più gravi, troviamo però nausea e mal di testa generalizzati, ma soprattutto per le donne durante il ciclo mestruale o la gravidanza; pertanto, i visori vengono sconsigliati in questi momenti delicati.