Nuovo appuntamento al Teatro Regio di Torino con l’Anteprima Giovani dedicata agli Under 30: in scena, lunedì 19 febbraio, Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, diretto dall’illustre Riccardo Muti. Articolo a cura di Roberta Scalise.
Da Riccardo a Riccardo Muti: il Teatro Regio di Torino si prepara ad accogliere uno dei capolavori verdiani, Un ballo in maschera, narrazione della sequela di eventi che condurrà alla morte del governatore di Boston sotto il regno di Carlo II, Riccardo, diretta da un altrettanto protagonista mondiale del panorama operistico contemporaneo, l’illustre Riccardo Muti. L’opera calcherà il palco di piazza Castello lunedì 19 febbraio, dove, a partire dalle ore 20, si terrà la nuova Anteprima Giovani dedicata agli spettatori Under 30.
Tra i lavori più popolari e, al contempo, più ostici del compositore di Parma, l’opera ha visto il suo debutto esattamente il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma (e non, come previsto, al Teatro San Carlo di Napoli), riscontrando, fin da subito, criticità legate alla presunta natura oltraggiosa dell’intreccio, protagonista di un’aggressiva censura e di molteplici critiche.
Focus precipuo della vicenda è, infatti, l’amore tellurico e coinvolgente tra Riccardo, conte saggio e illuminato di Warwick e governatore di Boston, e Amelia, moglie del suo segretario (nonché fidato amico) Renato. Ambientata alla fine del XVII secolo, sotto il regno di Carlo II, la storia – che, presto, si tramuterà in tragedia – prende abbrivio dai preparativi di un ballo in maschera promosso dallo stesso Riccardo, organizzato per rivedere Amelia, di cui è segretamente innamorato – ma nei confronti della quale non osa esporsi per fedeltà e rispetto nei confronti dell’amico.
Un rispetto che, tuttavia, sarà in qualche modo infranto, e che si rende oggetto delle previsioni della maga Ulrica, la quale, al termine di un rituale, comprende che il ballo diverrà palcoscenico di sangue, vendetta e disperazione. Nonostante gli avvertimenti, Riccardo deciderà di ospitare ugualmente la festa, venendo anche a conoscenza, nel frattempo, del ricambiato amore nei suoi riguardi da parte di Amelia.
Dopo la reciproca confessione dell’affezione sventurata che avvolge entrambi, i due (potenziali) amanti – incontratisi in un cimitero – decidono, però, di abdicare alla propria passione per la considerazione nutrita verso Renato, al punto da condurre Riccardo a firmare il decreto che consentirà il rimpatrio di quest’ultimo e di Amelia in Inghilterra (rinunciando, in tal modo, al suo amore per la donna).
Ma gli sforzi saranno vani. Renato, infatti, viene a conoscenza della passione che travolge il conte e la moglie e decide di unirsi alla congiura ordita da parte di alcuni notabili, alla cui guida risultano Samuel e Tom. Nell’arco del ballo in maschera – nonostante gli interventi del paggio Oscar, l’unico personaggio en travesti del mondo verdiano – si consumerà, dunque, la sciagura: Riccardo viene ucciso per mano di Renato, il quale, dopo aver visto il decreto firmato, contemplerà le tragiche conseguenze della sua azione.
Alla conduzione dell’orchestra, il genio di Riccardo Muti, nuovamente sul podio del Teatro Regio in seguito a Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart, presentato in streaming nel marzo 2021, e al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, andato in scena nel novembre 2022.
Alla regia, invece, vi sarà Andrea De Rosa, ex direttore del Teatro Stabile di Napoli e attualmente alla direzione del TPE Teatro Astra di Torino, già collaboratore del Maestro Riccardo Muti per quanto concerne il Don Pasquale di Donizetti (Ravenna, Madrid) e Il matrimonio inaspettato di Paisiello (Festival di Pentecoste di Salisburgo). Il pubblico sabaudo ha, inoltre, avuto la preziosa opportunità di apprezzare la lettura registica di De Rosa nel Manfred di Schumann/Byron e nel dittico formato da Goyescas di Granados e Suor Angelica di Puccini.
A prestare volto e voce ai protagonisti, infine, vi saranno: l’artista di fama internazionale Piero Pretti (Riccardo); il trentottenne baritono, attore e regista – ma anche saggista, traduttore e drammaturgo con un dottorato in italianistica – Luca Micheletti (Renato); e la cantante russa Lidia Fridman, astro nascente nel panorama operistico, classe 1996 e interprete sensibile, dalla voce ben calibrata e fluida e dalla presenza scenica incisiva.
I prossimi appuntamenti dell’Anteprima Giovani saranno i seguenti:
- La fanciulla del west – Giovedì 21 marzo, ore 20;
- Le villi – Giovedì 18 aprile, ore 20;
- Der fliegende Holländer – Mercoledì 15 maggio, ore 20;
- Il trittico – Martedì 18 giugno, ore 19.30.