Formula 1: la Ferrari già inizia a guardare al 2024

La strada verso la risalita sembra ancora lunga e irta di ostacoli per la Ferrari. Non siamo neanche a metà stagione, ma è evidente che quest’anno il “cavallino rampante” non riuscirà a togliersi grandi soddisfazioni: Max Verstappen appare irraggiungibile in vetta alla classifica e sia Charles Leclerc sia Carlos Sainz Jr. rischiano di non arrivare nemmeno al podio finale.

Il pilota spagnolo, tra l’altro, sta registrando un rendimento migliore rispetto al collega monegasco, che dovrebbe essere la punta di diamante della scuderia: ulteriore segno della grande confusione che vige a Maranello. Meglio iniziare già a pensare al 2024, allora, così da risolvere quanto prima i problemi individuati negli ultimi tempi.

In primis, il “porpoising”, che comporta i saltellamenti delle vetture. Come se non bastasse, gli pneumatici si rovinano troppo facilmente e anche la trazione è da rivedere. La SF-23 ha palesato dei passi in avanti a partire dal Gran Premio di Spagna, ma alcuni dettagli sono ancora da limare. A Silverstone sono state utilizzate delle mescole più morbide e le gomme hanno retto.

Nel complesso, però, l’attuale monoposto non riesce ancora ad offrire una certa costanza nelle prestazioni, per quanto secondo il team principal Frederic Vasseur (arrivato in pompa magna dopo il licenziamento di Mattia Binotto) il gap con la Red Bull sia già diminuito. Servirà però una nuova geometria delle sospensioni, con particolare attenzione a quella anteriore. A causa dei tempi ristretti, alcune modifiche che si vorrebbero apportare sin da subito devono essere rimandate alla prossima stagione.

Con delle nuove sospensioni è possibile migliorare il bilanciamento dinamico e ridurre il degrado degli pneumatici. L’intento è quello di rendere il DRS (il dispositivo che riduce la resistenza aerodinamica) più simile a quello della Red Bull. La Ferrari starebbe pensando a una nuova versione di diffusore. A poco a poco ci si avvicinerà al modello aerodinamico da adottare ufficialmente a partire dal prossimo campionato. Quella che ha in mente Vasseur è una vera e propria rivoluzione, che coinvolgerà altresì diversi componenti del team.

Enrico Cardile sarà il direttore tecnico responsabile della monoposto, Enrico Gualtieri il capo dei motoristi, Diego Tondi il capo degli aerodinamici e responsabile degli sviluppi e Diego Ioverno il Racing Director e Direttore Sportivo. Secondo il team principal servirebbe una quarantina di nuove figure per rinnovare degnamente l’organico.

Vasseur aveva criticato aspramente il lavoro di Binotto e ora intende agire ancora più liberamente. Pare che il dirigente francese starebbe pensando finanche di ingaggiare alcuni ingegneri della Red Bull e della Mercedes.

Insomma, è evidente che alla Ferrari dovranno spremersi le meningi ancora a lungo per tornare ai fasti di un tempo. Oggi la Red Bull viaggia a vele spiegate, ma anche la Mercedes e la McLaren sembrano avere una marcia in più rispetto alle “Rosse”.

Le scommesse sulle scuderie di F1 non mettono mai la Ferrari in primo piano e gli addetti ai lavori non sono troppo fiduciosi su un pronto rilancio della casa automobilistica. Leclerc e Sainz sono chiamati agli straordinari: occorre più di qualche risultato per far ricredere gli scettici…