La particolare declinazione di post-rock della band islandese torna a scaldare i cuori del pubblico italiano in due concerti organizzati da Live Nation.
Dopo cinque anni dallo loro ultimo live italiano, tornano il prossimo autunno i Sigur Rós per due show, il 3 ottobre 2022 a Padova al Kioene Arena e il 4 ottobre 2022 a Milano al Mediolanum Forum.
Dopo nove anni di silenzio discografico, interrotto dalla sola pubblicazione nel 2020 di “Odin’s Raven Magic”, versione orchestrale del poema islandese Hrafnagaldr Óðins, i Sigur Rós stanno scrivendo e registrando il loro nuovo album in studio dall’ultimo e conterrà nuove canzoni e live insieme a materiali tratti dalla loro discografia lunga 25 anni. I membri fondatori dei Sigur Rós, Jónsi e Georg Holm, si sono riuniti, sia in studio che per il tour, all’ex membro Kjartan Sveinsson, il quale, dopo quasi un decennio, si era allontanato per concentrarsi su altri progetti.
I Sigur Rós sono una delle band islandesi di maggior successo di tutti i tempi. Le origini della band risalgono al 1994, quando tre adolescenti, Jónsi Birgisson, Ágúst Ævar Gunnarsson e Georg Hólm, si uniscono per formare un gruppo musicale. La scelta di chiamarsi Sigur Rós viene dettata dal fatto che nacque la nipote di Birgisson chiamata Sigurrós, un nome molto comune in Islanda che significa “Rosa Della Vittoria”.
Dopo un primo singolo, “Fljúgðu”, vengono immediatamente notati da Björk, la quale inserisce il brano in un proprio disco. I Sigur Rós rimasero confinati nel territorio islandese fino al primo album, “Von”, che vide la luce nel 1997, seguito nel 1998 da un remix, “Recycle Bin”. Nel 1999 la band pubblica “Ágætis Byrjun”, che ottiene un grande successo internazionale.
I Sigur Rós cominciano a raggiungere prestigiosi riconoscimenti anche fuori dall’Islanda e, grazie al trionfo ottenuto, fanno da spalla a gruppi come Godspeed You! Black Emperor e ai Radiohead, oltre a partecipare a numerosi festival in giro per l’Europa, ricevendo anche recensioni positive da “Entertainment Weekly” e “The Wire”, negli Stati Uniti. Alla fine del 2001, “Ágætis Byrjun” viene dichiarato Il Miglior Album Islandese Del Secolo.