Consigli letterari di gennaio

Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario… A cura di Alessio Moitre. 

Si può solo che iniziare l’anno con la medesima concentrazione del passato. Il resto si vedrà strada facendo. Con poco sforzo si può già darsi delle dritte, buttandosi nella lettura di alcuni testi. Certo nessuno sa che cosa avverrà ma nella maggioranza dei casi c’è una splendida presa di coscienza, di ciò che è e di ciò che non potrà essere. Si escludono insomma un paio d’impicci, quel che ci resta è la considerazione di un tempo tremendamente imprevedibile ma per questo adatto all’uomo. 

Emanuele Atturo, “Roger Federer è esistito per davvero”, 66thand2nd editore

Siamo in un buon clima. I nostri connazionali tennisti, dopo anni non felici, stanno riemergendo ed anche l’interesse del pubblico sta crescendo notevolmente. Su piazza, nonostante l’età, c’è ancora un signore, svizzero, di nome Federer, parrebbe essere uno dei, se non, il più grande tennista mai esistito. Potete valutare da parte vostra perché come detto è ancora in attività ma un giorno si dovrà spiegare che questo fenomeno è esistito per davvero. Emanuele Atturo si porta nel futuro, approfittando del presente ancora fluido.

Michel Houellebecq, “Annientare”, La nave di Teseo

Non vi piace Houellebecq? Pazienza, siete in buona compagnia ma schivarlo, a differenza di altri soggetti, non è possibile. Perché l’autore francese è affratellato alla realtà e seppur non sempre nei suoi scritti ci si ritrovi, rimane uno dei principali scrittori del nostro tempo. Il suo ultimo libro, “Annientare” è un mattone spacca vetri, sia di testo che di spessore. Dunque sappiatelo e se proprio non vi garba appesantire la vostra libreria, c’è anche in formato ebook. 

Paolo Ciampi, “Anatomia del ritorno”, Italo Svevo edizioni

Quante volte siamo ritornati. Magari per caso o per calcolo, forse per esigenza o perché ci saltava così. Ti fermi a pensarci per un secondo e ti si aprono considerazioni inaspettate, perfino letterarie. Forse la lettura di Ciampi vi può aiutare, o forse no, o forse una via di mezzo che non fa mai male perché permette di lasciare tutto come sta senza esacerbare gli animi. Te ne vai e poi devi tornare. Entrambi i frangenti sono curiosi ed allora, perché non rifletterci un po’ sopra?

Halldor Laxness, “Il paradiso ritrovato”, Iperborea

Per importantissimi autori come Susan Sontag, Alice Munro, Jonathan Franzen, lo scrittore premio Nobel islandese Laxness è un punto di riferimento. Allora voi mi direte: io non so manco chi sia! Splendido, perché ora esce questo testo: “Il paradiso ritrovato” e si dal caso che era inedito in Italia ed è considerato un assoluto capolavoro. Mi sembra il caso di darci sotto, che ne dite? 

Antonio Veneziani, “Canzonette stradaiole”, Hacca editore

Ogni tanto ci toccherebbe fare uno sforzo ed uscire dalle nostre certezze. Antonio Veneziani è un poeta, saggista, traduttore, evocatore e creatore di eventi, alle volte persin culturali. Con Hacca editore ha già pubblicato alcuni scritti e questo è l’ennesima prova di uno spirito particolare, di un vento che forse non transita più tanto spesso per l’Italia. Io me lo andrei a vedere.