Musei aperti: le mostre di febbraio a Torino

Musei e gallerie riaprono in zona gialla: onoriamo il lavoro ed il valore dell’arte e della cultura. Segniamo in agenda tutte le mostre da visitare durante queste settimane di “convivenza” col concetto di coprifuoco. Elenco in continuo aggiornamento. 

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Capa in Color – Sale Chiablese dei Musei Reali

Capa mostra Torino 2020 2021

Per la prima volta in Italia, i Musei Reali presentano una raccolta di oltre 150 immagini a colori di Robert Capa, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate. L’esposizione è nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York, per illustrare il particolare approccio di Capa verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare l’uso del colore nei reportage realizzati tra il 1941 e il 1954, anno della morte. La collezione è presentata da ICP-International Center of Photography, grazie a ICP Exhibitions Committee e ai fondi pubblici del New York City Department of Cultural Affairs in partnership con il consiglio cittadino.

Robert Capa è internazionalmente noto come maestro della fotografia in bianco e nero, ma ha lavorato regolarmente con pellicole a colori fino alla morte, nel 1954. Sebbene alcune fotografie siano state pubblicate sui giornali dell’epoca, la maggior parte degli scatti a colori non erano mai stati presentati in un’unica mostra. Dichiara Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali:

«La verità è l’immagine migliore, la miglior propaganda. Con questa frase celebre, Robert Capa afferma l’importanza del mezzo fotografico come arma di testimonianza e di denuncia. Noto universalmente come figura emblematica del fotoreporter di guerra, Capa documentò in bianco e nero i principali conflitti del Novecento, dalla guerra civile spagnola alla Seconda Guerra Mondiale, dal conflitto arabo-israeliano alla prima guerra di Indocina. Sperimentò l’uso del colore mentre si trovava sul fronte della seconda guerra sino-giapponese, nel 1938, e si avvicinò al cinema intervenendo in una pellicola prodotta da Luis Buñuel (Spagna 36) o quale fotografo di scena sul set del film Notorious, diretto da Alfred Hitc

hcock, che gli consentì di introdurre al neorealismo di Rossellini l’amata Ingrid Bergman. Un’estetica calata nella realtà e un uomo sempre pronto a misurarsi con le miserie, il caos e la storia, fino alla morte avvenuta nel 1954 in Vietnam, mentre scattava una foto. Capa è stato tra i fondatori della storica agenzia Magnum Photo

s con Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Georges Rodger e William Vandivert nel 1947, ancora oggi tra le più importanti agenzie di fotogiornalismo mondiali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la sua poetica si concentrò soprattutto sulle pellicole a colori, ritraendo la vita decadente dell’alta società europea per le riviste, così come attori e artisti. A questa produzione meno nota, ma altrettanto affascinante e inconsueta, è dedicata la mostra Capa in color: il percorso è costituito da 150 immagini che appartengono alla collezione conservata all’International Center of Photography di New York e che sono arrivate a Torino qualche mese prima dell’emergenza sanitaria. Grazie all’accordo con la Società Ares, è ora possibile presentare per la prima volta in Italia, in un’unica mostra, un ritratto della multiforme società internazionale del dopoguerra, grazie al sapiente ed elegante uso del colore. Una mostra importante, sia per la qualità delle immagini che per l’opportunità di estendere l’offerta dei Musei Reali all’attività di un grande maestro del Novecento. Una sfida espositiva che accompagna la ripresa dopo i mesi del confinamento, un modo per “andare più vicino” al pubblico e alla vita, proprio come suggeriva uno degli insegnamenti di Capa: Se le vostre foto non sono abbastanza buone, non siete andati abbastanza vicino».

La mostra Capa in Color è prodotta dalla Società Ares con i Musei Reali e allestita nelle Sale Chiablese dal

26 settembre 2020 al 31 gennaio 2021.

Sito: capaincolor.it Infoline: 338 169 1652 – info@capaincolor.it

Orario di apertura: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)

Biglietti: intero € 13, ridotto: € 10 (over 65, insegnanti, giornalisti non accreditati, tessere convenzionate), ridotto ragazzi € 5 (ragazzi tra 11 e 18 anni compiuti). Pacchetto famiglia: fino a 2 adulti € 10 cad. e ogni ragazzo tra 11 e 18 anni € 5 cad. Omaggio: possessori dell’Abbonamento Piemonte Musei, Torino Card, bambini da 0 a 10 anni, persone con disabilità, dipendenti MIBACT, giornalisti in servizio previa richiesta di accredito all’indirizzo info@capaincolor.it – I biglietti possono essere acquistati online sul sito capaincolor.it

Diritti di prenotazione e prevendita: singoli € 1.50, gruppi € 18 per gruppo

Gruppi: i gruppi (fino a 12 pax) potranno accedere in mostra prenotandosi obbligatoriamente tramite e-mail: info@capaincolor.it, solo per le seguenti fasce orarie: dal martedì al venerdì, con ingresso riservato tra le 9.30 e le 10.00 e tra le 18.00 e le 19.00; sabato e domenica, con ingresso tra le 13.00 e le 14.00. Tempo di permanenza massimo: 1 ora

Attività didattiche a cura di CoopCulture (tariffe biglietto escluse): visita mostra scuole € 60,00, visita mostra + laboratorio: € 80,00, prenotazioni e informazioni al numero +39 338 169 1652 o via e-mail info@capaincolor.it

Aperture straordinarie: 1 ottobre: 10-21, 1 novembre 10-21, 7 dicembre 10-19, 8 dicembre 10-21, 24 dicembre 10-17, 26 dicembre 10-21, 28 dicembre 10-19, 31 dicembre 10-17, 1 gennaio 14-21, 4 gennaio 10-19, 6 gennaio 10-21. Chiuso venerdì 25 dicembre.

Paolo Ventura. Carousel – Camera

Paolo Ventura mostra Torino

Dal 17 settembre all’8 dicembre CAMERA ospita Carousel, un percorso all’interno dell’eclettica carriera di Paolo Ventura (Milano, 1968), uno degli artisti italiani più riconosciuti e apprezzati in Italia e all’estero. Dopo aver lavorato per anni come fotografo di moda, all’inizio degli anni Duemila si trasferisce a New York per dedicarsi alla propria ricerca artistica. Sin dalle sue prime opere unisce una grande capacità manuale a una visione poetica del mondo, costruendo scenografie all’interno delle quali prendono vita brevi storie fiabesche e surreali, immortalate poi dalla macchina fotografica. Con «War Souvenir» (2005), rielaborazione delle atmosfere della Prima Guerra Mondiale attraverso piccoli set teatrali e burattini, ottiene i primi importanti riconoscimenti, come l’inserimento all’interno del documentario della BBC «The Genius of Photography» nel 2007. Dopo dieci anni negli Stati Uniti, rientra in Italia dove realizza alcuni dei suoi progetti più celebri, all’interno dei quali mescola fotografia, pittura, scultura e teatro, come ad esempio nella scenografia di «Pagliacci» di Ruggero Leoncavallo, frutto dell’importante collaborazione con il Teatro Regio di Torino, di cui CAMERA ha esposto alcuni lavori preparatori a gennaio 2017.

In quest’occasione le sale di CAMERA presentano alcune delle opere più suggestive degli ultimi quindici anni – provenienti da svariate collezioni, oltre che dallo studio dell’artista – in un’assoluta commistione di linguaggi che comprende disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Non si tratta, tuttavia, di un percorso lineare né di una retrospettiva, quanto piuttosto di una messa in scena di tutti i temi ricorrenti della sua poetica, fra i quali spiccano quello del doppio e della finzione. In mostra anche due progetti inediti: «Grazia Ricevuta», rivisitazione affettuosamente ironica del tema dell’ex voto, e “La Gamba Ritrovata” frutto di una residenza svolta presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, avviata grazie alla collaborazione fra CAMERA e l’ente ministeriale.

Curata da Walter Guadagnini, con la collaborazione di Monica Poggi, la mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione della prima monografia dedicata all’opera di Paolo Ventura. Il volume, edito da Silvana Editoriale, ripercorre quindici anni di attività dell’artista attraverso la presentazione di ventuno serie realizzate dal 2015 a oggi, offrendo un’interpretazione singolare e assolutamente originale della staged photography. Oltre al saggio dello stesso Guadagnini, al suo interno troviamo un testo della scrittrice e critica letteraria Francine Prose e una lunga intervista di Monica Poggi.

Per le informazioni sulle visite guidate, cliccare qui.

Andy Warhol Palazzina di Caccia di Stupinigi

Andy Warhol mostra Torino 2020 2021

Dal 24 ottobre  2020 al  31 gennaio 2021 presso la PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

ANDY WARHOL è … SUPER POP!

ANDY WARHOL Through the Lens of Fred W. McDarrah          

Il viaggio estroso e colorato nella vita di Warhol attraverso le lenti di McDarrah, per conoscere genio, creatività ed innovazione del padre della Pop Art. Per comprendere il suo mondo, la sua essenza di uomo e la sua opera, capace di influenzare l’arte ed il pensiero della società contemporanea.

Per la prima volta a Torino, un’esposizione unica che raccoglie oltre settanta opere ufficiali: fotografie, serigrafie, litografie, stampe, acetati, ricostruzioni fedeli degli ambienti e dei prodotti che Warhol amava e da cui traeva ispirazione.

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Sailor Moon – Mufant

Sailor Moon Torino mostra

Da giovedì 24 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 è possibile visitare la mostra nei consueti giorni e orari di apertura del museo: da gio. a dom. dalle 15:30 alle 19:00.

Si accede alla mostra temporanea, senza prenotazione, con i biglietti standard del museo i quali comprendono la visita al percorso espositivo permanente.

LA MOSTRA

Tre sale del museo saranno dedicate alla mostra «Sailor Moon: 25 anni in Italia», in esposizione dal 19 settembre 2020, in occasione dell’inaugurazione del Festival, al 10 gennaio 2021.
La mostra, con circa 300 pezzi, celebra i 25 anni dall’arrivo di Sailor Moon in Italia: partendo dal fenomeno italiano, si va alla scoperta delle origini del personaggio, fino a celebrarne l’importanza per il femminismo e per la comunità LGBT che l’ha incoronata icona gay. In esposizione giocattoli e materiale scolastico italiano, riviste, gadget, e il merchandise uscito per l’anniversario giapponese, tra oggetti magici e bambole.
L’artista Davide La Montagna, cultore romantico di anime giapponesi, arricchirà la mostra con interventi site specific dedicati alla protagonista dell’esposizione e con opere che ha realizzato per l’occasione.

La mostra è curata da Leone Locatelli, Silvia Casolari e Davide Monopoli in collaborazione con heroica.it, sito dedicato alle figure femminili nell’immaginario collettivo, e vede il prezioso contributo di Nino Giordano, che ha lavorato al rilancio italiano di Sailor Moon nel 2010-2011. La locandina dell’evento è stata realizzata da Pietro Antonazzi.

Push The Limits – Fondazione Merz

Fondazione Merz

La Fondazione Merz compie 15 anni e, nel riaprire al pubblico i suoi spazi dopo la chiusura imposta dal COVID 19, torna e rilancia con un grande progetto espositivo che già nel titolo si propone come un invito ad andare oltre e ad esercitarsi al futuro.

PUSH THE LIMITS è un progetto che indaga su come l’arte si ponga al limite per spostare di continuo l’asse del pensiero, della percezione e del discorso per immettere nuovi elementi; dire sì o no quando la “normalità” esita; evidenziare quello che è suggerito nel presente e non rimanere fermi.

Le artiste che abbiamo invitato e che generosamente ci hanno accompagnato anche durante il periodo del lockdown hanno colto quest’occasione per riaffermare l‘urgenza di liberare l’infinità dei possibili.

MAO – China Goes Urban

La nuova epoca della città

da 16 Ottobre 2020 a 9 Maggio 2021

LA MOSTRA È PROROGATA FINO AL 9 MAGGIO

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino dà avvio alla programmazione autunnale volgendo uno sguardo al futuro, e lo fa attraverso una mostra originale dal titolo “China Goes Urban. La nuova epoca della città”, curata dal Politecnico di Torino e da Prospekt Photographers, in collaborazione con la Tsinghua University di Pechino e Intesa Sanpaolo.

La mostra

Nel 1978, il 18% della popolazione cinese abitava nelle aree urbane. Da allora, gli abitanti delle città sono aumentati al ritmo di circa l’1% all’anno e sono attualmente il 60% del totale della popolazione. Nuove infrastrutture e nuovi insediamenti hanno progressivamente cambiato il paesaggio, trasformando i diritti di proprietà, travolgendo i confini amministrativi, “mangiando” gli spazi rurali e i villaggi.
Davanti ai nostri occhi scorre il veloce e dirompente processo di urbanizzazione cinese. Capirlo non è semplice: le categorie e i modelli che abbiamo a disposizione non servono. Ridurre l’urbanizzazione cinese all’esagerazione e al difetto porta a nascondere un cambiamento epocale che ridefinisce ruoli e relazioni, non solo dal punto di vista geopolitico, ma anche dal punto di vista culturale, dell’immaginazione e delle possibilità. Un cambiamento reso ancora più acuto da questi tempi incerti, segnati dalla pandemia.
China Goes Urban propone di cambiare punto di vista, di guardare alla realtà più che inserirla in categorie e modelli prestabiliti. È un invito a ritornare a esplorare il mondo, un viaggio nella città e nell’architettura del presente e del futuro e intorno al concetto di città: un concetto apparentemente semplice, che tutti pensiamo di conoscere e di capire, ma che si frantuma nella molteplicità che caratterizza l’urbano del nostro tempo.

FRIDA KAHLO – Through the lens of Nickolas Muray alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Dal 13 Febbraio al 25 Aprile 2021

La mostra evento, il viaggio emozionale nella vita dell’icona mondiale Frida Kahlo, il percorso per conoscere la donna, viverla e comprenderne l’essenza, fatta di forza, coraggio, talento e un immenso amore.

Next Exhibition ed Ono Arte, organizzatori della mostra, garantiscono importanti novità e sorprese rispetto al precedente allestimento. 

World Press Photo – Palazzo Madama

La più importante mostra al mondo di foto­giornalismo torna in città.

Nata nel 1955 e con base ad Amsterdam, la Fondazione World Press Photo si distingue per essere una delle maggiori organizzazioni indipendenti e no-profit impegnata nella tutela la libertà di informazione, inchiesta ed espressione, promuovendo in tutto il mondo il fotogiornalismo di qualità.

Oltre ad offrire un ampio portfolio di attività comunicative, educative e di ricerca, la World Press Photo Foundation vanta il concorso di fotoreportage più prestigioso al mondo con la partecipazione annuale di oltre 6.000 fotoreporter, provenienti dalle maggiori testate editoriali mondiali come Reuters, AP, The New York Times, Le Monde, El Paìs per nominarne solo alcuni.

La mostra internazionale sarà inaugurata ad Amsterdam ad aprile, prima di iniziare il suo tour mondiale in 100 città e 45 paesi.

Il concorso di World Press Photo rappresenta e concentra i più alti standard della fotografia d’attualità nella foto vincitrice dell’anno, la “World Press Photo of The Year”, selezionata nell’ambito di diverse categorie: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports e Spot News.

Alcune delle immagini premiate con questo titolo sono diventate iconiche, altre hanno stabilito dei trend, altre ancora hanno influenzato il fotogiornalismo tanto da mutarne lo stile e dettarne gli standard.

La mostra internazionale “World Press Photo Exhibition 2020” farà tappa a Torino, presso il Museo Palazzo Madama il 9 ottobre e rimarrà aperta fino al 18 Gennaio 2021.

Orari / Exhibition Times

Giovedì – Venerdì: 12:00 – 19:00
Sabato – Domenica: 10:00 – 19:00
(ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura)

Ticket
Possibilità di visite guidate a cura della cooperativa Theatrum Sabaudiae
0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
info: www.palazzomadamatorino.it

TICKET INTERO: € 12,00

TICKET RIDOTTO: € 10,00